Sinner val bene un Giallo d’Arles 2020
di Antonio Di Spirito
E’ domenica mattina, 26 gennaio 2025, cielo plumbeo, silenzio insolito ed irreale, traffico stranamente scarso anche per una domenica mattina.
Ah, ecco perché: Sinner sta entrando in campo con Zverev a Melbourne per giocarsi l’Australian Open; tutti davanti alla TV. Primo set 6-3: si comincia bene, anche se l’ansia porta tanta sofferenza! I più ansiosi guardano solo il risultato, costantemente aggiornato, su internet.
Il secondo set si decide al tie break: 7-6. “Non lo raggiungerà più”, mi sento di dire.
E mi sento tanto come il Presidente Pertini, quando allo stadio Bernabeu di Madrid, al terzo goal dell’Italia sulla Germania per la finale mondiale, agitando l’indice destro verso il Re Juan Carlos di Spagna, gli disse: “Non ci riprenderanno più”!
Il terzo set non è stata una passeggiata e l’ansia era sparita; ed allora, ho cominciato a pensare ad un buon risotto su una base di pesce.
Ora manca una grande bottiglia per festeggiare Sinner.
L’ho trovata!
Quintodecimo
Giallo d’Arles 2020 – Greco di Tufo DOCG
Le uve provengono da Tufo; fermenta e rimane per circa tre mesi in piccole botti di rovere. Continua la sua maturazione in acciaio e, poi in bottiglia, senza alcun intervento di chiarificazione.
Il colore è gallo con riflessi verdognoli, molto brillante. Generoso al naso con intensi profumi di frutta gialla, bacche di tiglio, note di salvia, maggiorana ed una leggerissima foglia di pomodoro e, poi di nuovo la frutta: albicocca e mela; sempre misurato, mai stucchevole. L’ingresso al palato è impattante: si apprezzano note di frutta tropicale e sapori di agrumi maturi; è goloso, sapido, speziato e regala quel pizzico di mineralità tufacea tipica del territorio; ma è sempre la sua freschezza agrumata, senza peraltro eccedere, a governare una lunga beva equilibrata ed elegante.
Il gran capo ha fatto un’ACE con lo stappo.FRANCESCO