Taste Alto Piemonte 2023: gli assaggi della sesta edizione, ancora al castello di Novara

4/5/2023 1.1 MILA LETTURE

di Simona Paparatto

Nella storica cornice del Castello Visconteo Sforzesco di Novara, si è appena conclusa (15/16/17 aprile 2023) la sesta edizione della grande rassegna, con cadenza annuale, dedicata ai vini del Piemonte orientale, promossa ed organizzata dal Consorzio di Tutela Nebbioli Alto Piemonte che, dal 1999, si impegna nella valorizzazione delle Denominazioni di Origine, ovvero le DOCG Gattinara e Ghemme e le DOC Fara, Sizzano, Lessona, Bramaterra, , Colline della Sesia, Boca e Colline Novaresi e più a nord, Valli Ossolane.

La tregiorni è stata caratterizzata da banchi d’assaggio e da masterclass di approfondimento sulle denominazioni, tenute da AIS Piemonte, che (insieme all’ottima iniziativa Wine Weeks: due intere settimane di degustazioni dei vini del nord Piemonte, con la presenza dei produttori, nei locali aderenti del territorio), hanno coinvolto un interessato pubblico di appassionati ed operatori del settore, con un’affluenza che ha superato le aspettative, a dimostrazione del fatto che l’interesse verso i vini di questa parte del Piemonte, sta crescendo anno dopo anno. All’interno del castello, è inoltre stato possibile ammirare una mostra fotografica dal titolo “I Volti dell’Alto Piemonte”, che ha visto come soggetti, i solari volti dei produttori partecipanti all’evento e l’allestimento di un’enoteca temporanea ha permesso al pubblico presente di acquistare i vini proposti in degustazione.

L’enoteca temporanea ha permesso l’acquisto dei vini in degustazione ai banchi d’assaggio

Prima di passare alla presentazione dei vini è corretto fare un sunto della zona vinicola. I suoi differenti terroirs sono stati generati dalla potentissima esplosione di quel supervulcano che 290 milioni di anni or sono, provocò variazioni climatiche e geologiche su tutta la Terra, collassando poi su sé stesso. Quando, 50 milioni di anni fa, la placca africana si scontrò con quella europea creando le Alpi, risalì in superficie l’intera struttura vulcanica, ormai divenuta fossile, sulla quale oggi sussistono le valli delle province di Novara, Vercelli, Biella, solcate dal fiume Sesia. Qui il vitigno Nebbiolo, il vero protagonista, conosciuto come Spanna, nell’arco di pochi chilometri, cambia profumi e sapore!

I suoli morenici, porfidici, acidi, minerali e ricchi di scheletro della DOC Boca (Novara) danno vini eleganti, intensi, sapidi, con tannini suadenti; i suoli porfidico-rocciosi della DOCG Gattinara (Vercelli) donano vini profondi, austeri, d’evoluzione; i terreni ancora porfidici ed argillo calcarei della DOC Bramaterra (Biella, Vercelli) danno ai vini caratteristiche minerali e intensamente fruttate, rendendoli adatti al lungo affinamento; i terreni sabbiosi con depositi marini della DOC Lessona (Vercelli) danno vini molto eleganti, dai tannini levigati e dai fini profumi; I sedimenti marini su suoli alluvionali della DOC Coste della Sesia (Biella e Vercelli), danno vini di buona ricchezza minerale, fini ed equilibrati; i suoli fluvio glaciali e morenici delle DOC Fara (Novara), Sizzano (Novara) e della DOCG Ghemme (Novara), conferiscono ai vini finezza, buona intensità olfattiva, corpo, tannini morbidi, insieme a buona piacevolezza di beva; i suoli della DOC Valli Ossolane (Verbano-Cusio-Ossola), di matrice colluvio-alluvionale e morenica, conferiscono ai vini fresca austerità, profondità e grande finezza, con tannini accennati ma presenti ed integrati, con i profumi classici del Nebbiolo, qui chiamato Prunent.

Il territorio è protetto dal Monte Rosa, che in inverno, attenua i venti freddi provenienti da nord e nei periodi estivi fa da mitigatore, grazie ai venti freschi provenienti dai ghiacciai, che soffiano tra le valli.

Tutto ciò rende i vini di questi areali, eleganti, freschi con connotazione minerale ed in grado, soprattutto negli ultimi anni, di sapersi distinguere per qualità e tipicità.

Le aziende partecipanti sono state 52, mentre i vini disponibili in sala stampa sono stati 46 (mancando all’appello tra gli altri: Travaglini, La Prevostura e Paride Iaretti) dei quali segnalo quelli (anteprime e non) che ho maggiormente apprezzato.

Colline Novaresi Nebbiolo DOC 2018 Opera 32 – La Capuccina Nebbiolo in purezza.

Brillante granato trasparente. Profumi di viola e frutti rossi, poi spezie suadenti con la liquirizia in evidenza. Fresco, morbido, equilibrato, di appagante beva, con chiusura ancora fruttata. Matura 18 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia e sei mesi in bottiglia. Affina 18 mesi in botte grande di rovere di Slavonia e sei mesi in bottiglia.

La Cappuccina

Via Cappuccina, 7

28060 Cureggio NO