Taverna del Capitano
Piazza delle Sirene, 10
Tel. 081 808 1028
Taverna del Capitano, scorcio del panoramaAlfonso Caputo e lo staff d cucina
Taverna del Capitano anche quest’anno il rito è stato rispettato e consumato. Non può esistere stagione senza una nostra visita appena apre i battenti. Una puntatina con Guido Barendson in una stagione strana, iniziata a giugno invece che a Pasqua, con tanti problemi da affrontare.
Nel frattempo la placida baia della piccola frazione di Massa Lubrense si è riposata, i pesci sono venuti a sfidare gli abitanti in lokcdown fino a riva come dagli anni ’50 non avveniva.
Una bella serata con un paio di bottiglie portate dalla mia cantina e provare i sapori forti e senza sconti di un mare bellissimo e buonissimo sempre interpretato alla grande da Alfonso che quest’anno ha il piacere di avere anche i figlio Matteo nella brigata.
In sala Mariella e Claudio rasentano una perfezione assoluta e sempre più piacevole. Ci si sente a casa e questo è il motivo principale per cui tutti vogliono venire qui.
Bene, guardatevi i piatti che abbiamo mangiato, per dolce ovviamente gli spaghetti alla Nerano e poi vi leggete i diec i motivi per cui non poteve fare a meno di venire qui, come noi, almeno una volta l’anno.
Taverna del CapitanoTaverna del Capitano
Taverna del Capitano – La salaTaverna del Capitano – Tonno in foglia di ficoTaverna del Capitano -Spaghettino Pastificio dei Campi aglio e olio in zuppa di pesceTaverna del Capitano -Spaghettino aglio e olio e zuppa di mareTaverna del Capitano – Pasta mista in zuppa di murena: l’esaltazione del mischiato potente Pastificio dei CampiTaverna del Capitano – Calamari ripieni di fiori di zucca su salsa di scorfanoTaverna del CapitanoTaverna del Capitano -Gamberi avvolti in filetti di sarago con crema di cappeti e pescheTaverna del Capitano -Triglia e mandorle con asparagi e zucchneTaverna del Capitano – Il mio dessert – spaghetti alla NernoTaverna del Capitano -Gelato ai frutti di bosco e fragoleTaverna del Capitano – 2007 fresco, limpido, ancora giovanissimo
Qui dove il mare e la terra delle Sirene si baciano per sempre bisogna venire almeno una volta nella vita.
No. Ripetiamo. Qui dove il mare e la terra delle Sirene si baciano per sempre bisogna venire almeno una volta all’anno.
Taverna del Capitano è un posto unico, dove storia e accoglienza si intrecciano alla buona cucina, è una esperienza completa che seguiamo con passione da anni ormai senza registrare mai un calo di tensione. Anzit, anno dopo anno, c’è qualcosa di più bello. Ci sono almeno dieci buone ragioni per venire qui nel 2019.
1-La prima è la qualità della materia prima che fa la differenza. Alfonso Caputo è stato giustamente chiamato il cuoco pescatore, come conosce lui il mare dvvero pochi in Italia visto che ci gioca da quando era bambino. L’estrazione di sapore è di qualità assoluta.
2-Il secondo motivo è mangiare i migliori spaghetti alla Nerano di sempre, e già questo, da solo sarebbe un buon motivo di viaggio.
3-Ma anche mangiare la pasta mista con la murena, uno dei migliori piatti di mare mai inventato dal genio umano.
4-Perchè l’accoglienza di Claudio e Mariella in sala è una delle più belle del mondo, calda e professionale, pignola e allegra, attentat ai minimi dettagli.
5-La immensa cantina, gestita da Mariella, una delle prime donne sommelier italiane, è una lezionea cielo aperto per tutti. Si passa da tutti gli Champagne possibili e immaginabili ad una delle migliori carte con i vini della Campania con tante verticali altrimenti impossibili da trovare oltre che naturalemente a tutto il resto del mondo. Ma in assoluto è lo stellato che dedica maggiore attenzione al territorio.
6-L’unico rumore che sentire è il mare, ci si ddormenta cullati e ci si risveglia coccolati.
7-La nuova stanza per le colazioni è ariosa e ricca di sole, annuncia già quale sarà la giornata. Mangerete salumi della Penisola, tonno fatto in proprio, ricotta fresca, pomodori che sanno di pomodori e poi tutto il settore dolce che è da sballo.
8-Il mare vi fa continuamente il solletico ai piedi, sicché è impossibile non fare un grande bagno o prendere la barca e arrivare a Capri o a Positano navigando una delle coste più sensazionali del mondo.
9- Dimenticate l’auto, sentirsi a casa senza le rotture che avete a casa.
10- La stagionalità del menu, la sua variabilità, fanno di questo ristorante uno di quei luoghi dove potete mangiare cose diverse ogni giorno. La cucina di Alfonso si è modellata sulla scuola francese e la tecnica affronta la materia prima enza stravolgerla, ma valorizzandola. Tutto, dagli sfizi iniziali sino al sontuoso momento dolce contribuisce a create una esperienza unica.
Taverna del Capitano, pane, burro e aliciTaverna del Capitano, il paneTaverna del Capitano, le statuine di legno ai tavoliTaverna del Capitano, gamberetti di nassaTaverna del Capitano, totani e patateTaverna del Capitano, crostacei 2019Taverna del Capitano, sconcigliTaverna del Capitano, l’insalata di crudoTaverna del Capitano, pasta mischiata con la murenaTaverna del Capitano, spaghetti alla neranoTaverna del Capitano, spaghetti aglio, olio e limone, con seppia in acqua di cavolo neroTaverna del Capitano, pollo patate e scarolaTaverna del Capitano, pre dessert al finocchiettoTaverna del Capitano, piccola pasticceriaTaverna del Capitano, la fragolaTaverna del Capitano, santa rosaTaverna del Capitano, ravioli di cioccolato in brodo di fruttaTaverna del Capitano, i sorbetti alla fruttaTaverna del Capitano, vini
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Un commento
Marco contursi
16 giugno 2020 - 17:00Sempre un gran bel posto.
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