Terra di Rosso 2017 Galardi


Cantina Galardi

Cantina Galardi

di Antonella Amodio

Terra di Rosso 2017
22,00 €
Galardi
S.P. Sessa Mignano Frazione San Carlo
81037 Sessa Aurunca ( Caserta ) tel 0823 708900  [email protected]

Amiamo molto il vitigno piedirosso, tipicamente campano e coltivato in gran parte del territorio regionale. Se poi è allevato e vinificato da una cantina che ha contributo con la sua produzione a incrementare la qualità del vino campano, allora è da provare.

Terra di Rosso 2017

Terra di Rosso 2017

Parlo della cantina Galardi, che ha dato i natali al Terra di Lavoro, vino apprezzato e conosciuto in tutto il mondo, al vertice delle classifiche enologiche, dimostrando da più di 25 anni (riferiti alla prima vendemmia) che razza di capolavori vitivinicoli è capace di offrire la Campania. Così con soldi di piedirosso (uve in eccesso rispetto alla quantità che serve per il blend del Terra di Lavoro, composto da 80% aglianico e 20% piedirosso) dalla vendemmia 2017 è nato il Terra di Rosso, diventato famoso da subito. Questo piedirosso in purezza è ottenuto da un vigneto di 24 anni, coltivato a cordone speronato e piantato nel terreno di matrice vulcanica del cratere spento di Roccamonfina, a 400 metri di altitudine, con vista sul mare Mediterraneo del Golfo di Gaeta e della costa domiziana. L’immediata affermazione di questo vino è dovuta all’armonia che si percepisce al gusto, al quale l’elevazione in barrique nuove per 8 mesi, ha trasmesso i composti necessari per arricchire la struttura e il profilo aromatico, senza coprire gli aromi primari del vitigno. L’eleganza del piedirosso risalta nei profumi di viola e di lavanda, e solo in seconda battuta si evidenziano tracce di piccoli frutti rossi e di ciliegia. Poi una delicata speziatura e un tocco balsamico chiudono lo spettro olfattivo. Garbato, elegante, salino e meravigliosamente fresco al gusto. Un vino versatile, il Terra di Rosso, che ha personalità e complessità, e che riesce ad essere “grande” proprio perché soddisfa tutti i palati con la sua piacevolezza. In attesa dell’uscita della nuova annata, ci godiamo il millesimo 2017.

Un commento

  1. Tutti parlano di ripresa.Penso che andrebbe ripreso un “programma”fatto in tempi non sospetti e quando di Piedirosso non ne parlava nessuno.Mi riferisco a “rosso rosso Piedirosso”centrato sul vitigno campano più immediato ma non semplice e di sicuro mai banale FM

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