Terragnolo Primitivo Salento Rosso Igp 2012 | Vincitore a Radici del Sud 2017 – Casa Vinicola Apollonio


Terragnolo Primitivo Salento Rosso 2012 Apollonio

Terragnolo Primitivo Salento Rosso 2012 Apollonio

di Enrico Malgi

Il Salento enoico è famoso soprattutto per la coltivazione del negroamaro col quale si confezionano eccellenti vini, ma spesso capita che il fratello primitivo, che vocazionalmente appartiene all’attiguo territorio tarantino oltre che a quello gioiese, riesca a primeggiare anche fuori ambito, potendo contare sulla denominazione “Salento Rosso”. E così può succedere che ottime etichette di Primitivo lascino il segno anche nel comprensorio salentino come si è verificato all’ultima edizione di Radici del Sud, dove una coppia di bottiglie di primitivo di aziende del Salento ha conquistato le prime due posizioni, così come hanno sentenziato i giudici dei writers.

Controetichetta Terragnolo Primitivo Salento Rosso 2012 Apollonio

Controetichetta Terragnolo Primitivo Salento Rosso 2012 Apollonio

Una di queste è stata l’etichetta Terragnolo Primitivo Salento Rosso Igp 2012 della Casa Vinicola Apollonio di Monteroni di Lecce, che si è piazzata al primo posto assoluto.

Primitivo in purezza. Vinificazione a temperatura controllata in grandi fusti di rovere di Slavonia. Affinamento per dodici mesi in barriques americane e di ciliegio, sei mesi in botti grandi ed elevazione in bottiglia per altri sei mesi. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale sotto i venti euro.

Veste cromatica tratteggiata da un colore rosso rubino scuro e lampeggiante di porpora sui bordi. Creptii olfattivi intensi ed avvolgenti, laddove la componente fruttata media-piccola svela profumi incantati di prugna, di amarena, di mirtilli, di ribes nero e di fragoline di bosco. Preziosi e complessi poi gli irradianti sentori di pepe nero, di cannella, di liquirizia e di funghi. Odori di terra umida. Infiltrante vena mentolata. Impatto del sorso sulla lingua subito caldo e sensuale, che rivela poi un vino morbido, acido, armonico, equilibrato, reattivo e bene strutturato. Bocca di straordinaria purezza. Profilo connotato da finissima trama. Lieve e piacevole astringenza. Allungo finale fascinoso, seducente, evoluto e persistente, che stimola la beva. Ottima serbevolezza. Da preferire su carne alla brace, cacciagione e formaggi stagionati.

Sede a Monteroni di Lecce – Via San Pietro in Lama, 7
Tel. 0832 327182 – Fax 0832 420051
[email protected]www.apolloniovini.it
Enologo: Massimiliano Apollonio
Ettari vitati: 20, più conferitori di fiducia
Bottiglie prodotte: 1.500.000
Vitigni: primitivo, negroamaro, aleatico, montepulciano, sangiovese, malvasia nera, susumaniello, bianco d’alessano, sauvignon blanc e chardonnay

Un commento

  1. Mi sono volutamente evoluto:poco primitivo e tanto negramaro.Battutaccia?Forse,ma essendo maturato con il primitivo del casertano ho trovato più soddisfacente rivolgermi al cugino oggi meno famoso ,ma che da sempre da lustro alla viticoltura pugliese.PS.Annata non brillante ,ma come sopra chi ben lavora comunque un buon risultato in bottiglia lo porta sempre.Ad maiora ed…in bocca al lupo per i prossimi giorni dove sarai chiamato a svolgere gli impegnativi compiti di cicerone per il nostro centro-nordico anfitrione.FM.

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