Tra i DI.V.I. il Taurasi DOCG 2007 di Contrade di Taurasi Miglior Rosso di Autochtona 2012


 

di Annito Abate

Dall’Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno”, la prima parte andrebbe recitata al contrario.

Il Consorzio Diversi Vignaioli irpini, I DI.V.I., unici in Campania, partendo dalle Terre d’Irpinia raggiungono i confini settentrionali della nostra Patria per partecipare, compatti o quasi, all’Edizione n°9 di AUTOCHTONA 2012.

Il catalogo ufficiale

Il “quasi” è d’obbligo dato che la “delegazione”, 4 su 7, comprende, in ordine alfabetico, Cantine Guastaferro, Cantine Lonardo-Contrade di Taurasi, Tenuta Sarno 1860 e Villa Diamante; gli altri 3 (Cantina Giardino, Joaquin e Luigi Tecce), “benedicendo” il viaggio in luoghi “stranieri e lontani” dei loro “alleati”, restano a casa impegnati in vendemmia e/o vinificazione, dando però piena fiducia per la “conquista del nord” e gli “onori” conseguenti.

E così è stato!

Attestato di partecipazione

Grande successo al Forum nazionale dei vini autoctoni a Bolzano riportato dal dionisiaco nettare irpino; c’era la fila agli Stand 48 e 49 per degustare i vini della Provincia di Avellino: Aglianico, Taurasi e Fiano di Avellino. “Mission” centrata in pieno dato che Autochtona ha una partecipazione molto settoriale, è attenta ai valori della biodiversità e del legame con il territorio e si rivolge esclusivamente ai vitigni autoctoni recuperati e salvati dall’estinzione.

I vignaioli partecipanti ed i loro vini in trasferta di degustazione

300 etichette di vitigni rari e ricercati, 150 cantine presenti nelle 76 postazioni espositive ed oltre 15 produttori biologici e biodinamici.

La manifestazione, i banchi di degustazione, i numerosi visitatori

Uno studio di Kym Anderson, pubblicato sul Journal of Wine Economics, prestigiosa testata americana, rivela la valorizzazione dei vitigni autoctoni nel mercato mondiale. Indicatori e fattori chiave dell’eccellenza sono, infatti, l’unicità, la non riproducibilità nel territorio, la caratterizzazione di zone specifiche segnata, spesso, da produzioni limitatissime. La rinascita della viticoltura italiana la si deve soprattutto agli “autoctoni”, alla ricerca dell’eccellenza, del “terroir”, alla tecniche di vinificazione che guardano al contempo alla tradizione ed all’innovazione “sostenibile”.

Un naturalissimo bicchiere di rosso autoctono

Un plauso, allora, ad un piccolo consorzio di vignaioli che si spinge sotto le Alpi, fino ai confini settentrionali della nostra Nazione per far conoscere i Vini Irpini, riportando in “Patria” un buon successo, un grande interesse per questi “prodotti” ed anche un prestigioso premio della Manifestazione Trentina che ha assegnato gli “Autochtona Awards” scegliendo tra oltre 300 etichette selezionati da una giuria internazionale.

Nella categoria “Miglior vino rosso” il premio è andato al Taurasi DOCG 2007 di Contrade di Taurasi, già candidato alla nomination insieme al Fiano di Avellino 2010 Vigna della Congregazione come “Miglior vino bianco”.

Il Vicepresidente del Consorzio Diversi Vignaioli irpini ritira il prestigioso premio ricevuto dalle Cantine Lonardo

Il motto ”Irpinia: qualità, tipicità e passione … insieme per raccontare un territorio” campeggia in calce all’immagine della pubblicità dell’ultima rivista ufficiale Slow Food, la numero 55 di settembre 2012.

Un Consorzio per stare insieme e “portare in giro” il proprio territorio, l’essere Diversi per mantenere la propria individualità … Vignaioli Irpini … si nasce!

Promozione dei Vini di Eccellenza Irpini

AUTOCHTONA 2013, decima edizione, si terrà dal 21 al 22 ottobre 2013 con promessa, da parte degli organizzatori, di importanti novità.

 

Autochtona Awards. Da sinistra: Brut Metodo Classico Prëmetta di Les Crêtes (Migliori Bollicine), Colli Tortonesi Timorasso DOC 2007 di Boveri Luigi (Miglior Vino Bianco), Taurasi DOCG 2007 di Contrade di Taurasi (Miglior Vino Rosso), Montenetto di Brescia IGT "M" Marzemino 2009 di La Maddalena (Miglior Vino Dolce), Gioia del Colle Doc Primitivo 2009 di Polvanera (Premio speciale Terroir)

Per conoscerli meglio un video su YouTube

 

8 Commenti

  1. Complimenti agli amici dei Diversi Vignaioli!!! Bravi, devo constatare un’esplosione di successi, soprattutto negli ultimi tempi. E’ questa la strada da percorrere…portare i nostri vini fuori dai piccoli territori di appartenenza, aprirsi al mondo e farli conoscere lì dove sono poco conosciuti. Non serve limitarci a suonarcela e cantarcela da soli qui in Irpinia o in Campania, le potenzialità dei nostri vini sono sconfinate, basta solo riempire gli enormi spazi che scientemente il Consorzio di Tutela lascia vuoti. Se mi è consentito, vi consiglierei solo di ampliare quanto prima la vostra base associativa, sicuramente ne trarrete grandi benefici!!! Ad majora…Maura e compagni!!!

  2. Giusto per dovere di informazione, tutti i vini del consorzio erano candidati al premio Autocthona Awards, lo si legge nella foto del catalogo. Il taurasi di Antonella pero’ li ha …… Stesi! Scherzo , ha ragione Annito grande interesse per i vini Irpini , e devo dire anche grande ignoranza: ci hanno chiesto se anche in Irpinia si faceva il taurasi…… pero’ dopo degustato , lo hanno premiato! E’ questo il motivo per cui sette piccoli produttori si sono consorziati e si spingono fino a Bolzano e in tutti quei luoghi in cui non sanno che il taurasi si fa solo in Irpinia! La nostra cultura del vino va diffusa , e lo si puo’ fare solo cosi’ con piccoli grandi passi . In programma il consorzio ha altri appuntamenti importanti, l’obbiettivo ultimo non e’ solo quello di pubblicizzare i nostri vini , ma soprattutto quello di raccontare un territorio garantendo qualita’ genuinità e professionalita’ ! Che devo dire …. Viva i vignaioli Irpini! Sono molto orgogliosa di far parte di questo piccolo grande gruppo di vignaioli.

    1. Anche a noi piace molto questo stare insieme. Forse se si abbandona la pretesa di stare comunque tutti insieme e ci si aggrega in base agli interessi, laicamente e senza recriminazioni sul passato, si può aprire una grande stagione per la viticoltura del Sud
      Auguri a tuttivoi

  3. Complimenti ad Annito per il bell’articolo, documentato bene, per niente banale.
    La Fiera di Bolzano è stata una bella esperienza che è servita a cementare un gruppo che già ha trovato, nonostante le differenze, le spigolosità e le piccole competizioni, una base comune sulla quale lavorare. Smussare gli angoli ed accantonare i particolarismi per raggiungere un comune obiettivo non è impresa semplice visto che siamo storicamente irrimediabilmente individualisti. A forza di cene e bevute comuni, a piccoli passi, ci riusciremo. Il “cenacolo” dei Diversi Vignaioli è aperto a tutti coloro che hanno voglia di mettersi in gioco e di scommettere sulle proprie possibilità in cordata con le possibilità degli altri piccoli vignaioli del nostro territorio.
    A tutti voi un saluto affettuoso,
    Antonella

  4. Anche se un pó in ritardo faccio innanzitutto ad Annito i complimenti x il suo bel articolo ,ma sopratutto un plauso e un merito a tutti i vignaioli premiati e non xchè continuino a far conoscere questa bellissima Irpinia con i suoi grandi vini ,perchè solo con l’unione , insieme si puó e deve raggiungere l’obiettivo .Sempre ad maiora ;-))

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