Tufo Greco Festival, Valentina Martone e Sergio Rocco raccontano i piatti


Chef Valentina Martone

Chef Valentina Martone

 

La missione è di quelle ambiziose: proporre gastronomia di qualità in un evento dai grandi numeri. Ma a Tufo ci credono e per gli organizzatori del Tufo Greco Festival, al via oggi (giovedì 7 settembre) fino a domenica 10 settembre, l’attenzione alla qualità è diventata un mantra, coniugata in una ricerca attenta delle materie prime, la cura nei dettagli, l’armonico equilibrio tra tradizione ed innovazione. Tutto in una dimensione che è popolare, di piazza. Perché l’etichetta di sagra resti un pezzo di memoria, ma non certo la prospettiva presente e futura di un evento che è arrivato alla sua 33esima primavera. E la gastronomia targata Tufo Greco Festival è stata affidata a Valentina Martone, padrona di casa del Megaron di Paternopoli (Avellino), fine interprete di una cucina tradizionale delicatissima ma allo stesso tempo graffiante di sapori tondi e pieni, e a Sergio Ruocco, patron di My Chef catering, espressione giovane di una cucina che si mette al servizio di eventi, che sa restituire anche en plein air la suggestione di una sala di ristorante esclusiva. Due voci interessanti che per l’evento di Tufo proporranno un evento che vuole celebrare il Greco di Tufo attraverso abbinamenti che ne esaltino il gusto.

Valentina Martone presenterà una zuppa a cui ha dato il nome di “Le nostre radici”: si tratta di una zuppa di porcini, castagne e zucca gialla con croccante di pane fritto in olio di Ravece e alloro disidratato. A seguire la pasta fatta a mano, i cavatelli, uno dei simboli della tradizione rurale irpina, che Valentina Martone presenta con pomodorino giallo e baccalà. È da qui che si inserisce la cucina di Sergio Ruocco, che presenterà un baccalà alla pertecaregna ed una millefoglie con chantilly al Greco di Tufo.

Chef Valentina Martone

Chef Valentina Martone

Delizie per il palato, dunque, e dentro tutto il territorio che li esprime in abbinamento con il Greco, vero protagonista dell’evento grazie alle produzioni di Tufo.

«Le materie primedice nel raccontare i suoi piatti Valentina Martonesono la base per piatti che restituiscano emozioni in chi li assaggia. A Tufo ho puntato su prodotti che in abbinamento con il Greco funzionino e valorizzino il vino e restituiscano un’immagine fedele della nostra Irpinia. Perciò, zucca e porcini, il pomodorino giallo, la farina Senatore Cappelli sono materie prime che trovano una loro armonia con quei sentori di frutta e di mandorla amara che sono tipici del Greco. E poi se l’occhio vuole sempre la sua parte, questi piatti hanno toni cromatici tali da preservare una bella armonia». Poi ci saranno i cavatelli: «Sono a mio avviso – continua Martone – un simbolo della nostra Irpinia. Le nostre tavole non possono non avere la pasta fatta a mano. E il cavatello è il simbolo di una certa tradizione che mi piace conservare e valorizzare. E mi piace anche l’idea di farlo in un contesto come quello di Tufo, un evento dai grandi numeri, di piazza. Il gusto della gente è cambiato, si è evoluto. E oggi anche da eventi di piazza si cerca, come è giusto, la qualità. Ed è questo approccio che mi è piaciuto del Tufo Greco Festival».

La qualità in eventi popolari? Si può fare. Parola di Sergio Ruocco: «Si può garantire – dice lo chef – con una buona selezione di materie prime. Che è il punto di partenza per avere qualità e gusto. In questi eventi non sempre si punta sulla qualità delle materie prime. Qui a Tufo ci proviamo. E poi ci vuole organizzazione, capacità di gestire le presenze, tutte le esigenze, di curare tutti gli aspetti dell’evento. Puntare solo sull’aspetto economico, come pure spesso accade, non serve se si vuole dare prospettiva ad un evento. La gente prima o poi se ne accorge e finisce per non seguirti più. Bisogna invece valorizzare le proprie eccellenze territoriali scegliendo la strada della qualità». Anche Ruocco punta sulla tradizione con il baccalà, che non manca nemmeno nelle proposte di Valentina Martone: «E’ un pezzo del nostro patrimonio gastronomico – dice Ruocco – lo propongo con una ricetta che vuole celebrare le aree interne, quelle irpine come quelle lucane. Perché è questo tratto di zone periferiche che ci ha consentito di avere tradizioni così solide e ricche di fascino».

Sergio Ruocco

Sergio Ruocco

La proposta gastronomica di Martone e Ruocco si troverà presso lo stand Terre di Tufo, all’ingresso di Via Santa Lucia, da domani (venerdì 8 settembre) a domenica 10 settembre al Tufo Greco Festival (www.tufogrecofestival.it).

Ufficio Stampa

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