Turandea 2008 Colli di Salerno igt di Tiziana Marino, l’Aglianico a Montevetrano |Voto 88/100


Aglianico Turandea 2008 di Tiziana Marino

Vista: 5/5. Naso 26/30. Palato: 27/30. Non Omologazione: 30/35

 

Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Il tempo fa ovviamente bene all’aglianico ed è per questo che rirovando quello di Tiziana Marino all’Altro Coco Loco di Napoli il nostro giudizia migliora sensibilmente. Anzitutto il naso è più complesso, il frutto adesso emerge con maggiore decisione rispetto al corredo olfattivo imposto dal legno nuovo nei primi tempi.
Questo fa del rosso, il primo aglianico di Montevetrano, un vino sicuramente elegante. Ma è soprattutto in bocca che il vantaggio è assicurato: c’è più equilibrio, il vino è ben composto oltre che sostenuto dall’acidità. Fosse nato negli anni ’90, avrebbe asfaltato tutti per le sue caratteristiche.
Noi però continuiamo a valutarlo come un bel gioiello da esibire nelle occasioni giuste e senza tanto clamore. Sulle carni, sui formaggi, ma anche sui piatti di pesce ben strutturati.
Scheda del 21 aprile 2011. Punteggio 85 (Vista: 5/5. Naso 24/30. Palato: 26/30. Non Omologazione: 30/35) Nel lontano 1995 puntai la macchina verso la casa color pompeiano di Silvia Imparato. Mi è sempre piaciuto salire quel sentiero, una sorta di ascensione verso un girone un tempo proibito a questa provincia soffocante: non c’è persona che conti nel vino che non sia passata da qui. Tra i limoni profumati, gli olivi, i castagni di quel mondo sospeso, di cui ha parlato Monica Piscitelli in occasione della sua seconda visita, svolta l’anno scorso per Slow Wine.

Ci sono tornato per la prima volta non per bere Montevetrano, ma per provare lo splendido Aglianico di Tiziana Marino. Un vino talmente buono da bere, da bere.

Tiziana Marino (FotoPigna)

Anche Tiziana è determinata, chissà perché per coltivare questa collina una donna deve dimostrare troppo. Una guerra di posizione contro ottusità, burocrazia, invidie, difficoltà di mercato. E come per le giovani generazioni oggi è tutto più difficile, così anche per la giovane azienda non si preannuncia la cavalcata trionfale del Montevetrano, una leggenda che per restare tale deve stare attenta a non precipitare nella cronaca spicciola perché le nuvole non possono oscurare il sole (cit.)

Il terreno di Montevetrano (FotoPigna)

Il terreno lo vedete.  Al lavoro c’è Sebastiano Fortunato che ha posizionato il proprio lavoro su queste nuove esigenze di compatibilità ambientale. Ci camminiamo e pensiamo, guardiamo le verdure dell’orto, siamo travolti da un soffio di fiori d’arancio inebriante di Primavera.

I limoni vicino al vigneto di Tiziana Marino (FotoPigna)

Il Turandea è alla sua terza versione, la seconda commercializzata. Tiziana si dedica solo alla produzione, è riuscita ad aprirsi il varco di interesse grazie all’attenzione della famiglia Iaccarino, che ha nel comune di San Cipriano un solido legame. Il 2008 è uno dei migliori rossi di sempre fatti da Fortunato, la beva ha una progressione impressionante, decisamente ormai la riduzione del legno è diffusa e acquisita da tutti.

Il vigneto di Tiziana Marino (FotoPigna)

Il castello di Montevetrano (FotoPigna)

Resta un rosso di potenza, questo è il marker del giovane enologo, ma la bevibilità si fa largo grazie alla decisione di mettere dietro le quinte dolcezze e rotondità, decisamente inutili in questi vini del Sud.

Tiziana Marino, la cantina (FotoPigna)

La cantina è piccola, custodisce grandi speranze. Tiziana sa che non potrà ripetere la grande avventura della sua vicina, una sua vigna confina proprio con la proprietà di Silvia. Ma era giusto dare un’altra voce a questa collina benedetta per la viticoltura.
Anche il Castello ne è contento.

Sede a San Cipriano Picentino, via Montevetrano 5. Tel. 089.882514. www.tizianamarino.it. Enologo: Fortunato Sebastiano. Ettari: 4 di proprietà. Bottiglie prodotte: 9.000. Vitigni: aglianico.

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