Vigna Garrone 1996 Scavigna rosso doc


ODOARDI

Uva: gaglioppo (60%), cabernet sauvignon e merlot, nerello cappuccio, cabernet franc
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: legno

Non so se dipende dai vitigni o dal terreno, ma sinora l’esperienza mi ha insegnato che i rossi calabresi da invecchiamento raggiungono la maturità piena intorno ai dieci anni. Così gli assaggi ripetuti, così questo Vigna Garrone che è un vino nato dal blend di uve autoctone e internazionali anche se la percentuale volge chiaramente a favore delle prime man mano che passano le vendemmie. Odoardi è una grande realtà le cui origini certificate risalgono al 1480, ossia a dodici anni prima della scoperta ufficiale dell’America, articolata su un grande latifondo a cavallo di due doc, Scavigna che lascia maggiore margine all’uso di uva alloctona e Savuto, centrata sui classici calabresi in forte ripresa anche qui. Osservando la composizione del blend, è davvero interessante notare il cambiamento avvenuto nel mondo del vino nell’ultimo decennio perché ormai questi uvaggi, considerati ardite sperimentazioni all’inizio degli anni ’90, adesso sono decisamente superati da una corrente di pensiero tutta italiana che privilegia i vini monovarietali o comunque autoctoni. Non sappiamo quando durerà questa tendenza, sicuramente si tratta di un approccio assolutamente in controtedenza a quanto è avvenuto per molti secoli in quasi tutte le campagne italiane dove nello stesso vigneto c’erano uve diverse e il vino nasceva dall’assemblagio addirittura tra bianco e rosso. Fatte le dovute eccezioni che nascono dalla tradizione come l’Amarone o dall’assenza di tradizione come Bolgheri, anche noi preferiamo i casi in cui un terroir riesce ad esprimersi con una sola uva o in ogni caso con vitigni regionali perché riteniamo che sia il primo passo verso la tipicizzazione, dunque la costruzione dell’identità e della possibilità di commercializzare. Forse sono influenzato dal fatto di essere campano dove questa che altrove è una eccezione qui è una regola consolidata e radicata sino a diventare il segreto del successo di quasi tutti i terroir. Il Vigna Garrone 1996 si presenta con un bel colore rubino con unghia granata, al naso ancora sentori fruttati con belle sensazioni speziate, in bocca è assolutamente morbido, rotondo, ben in equilibrio con la freschezza che non fa stancare il palato mentre i tannini sono stati brillantemente risolti da una attenta vinificazione e dal tempo. Un vino antico, classico, non aggressivo, molto bello se abbinato a carni saporite in piatti non eccessivamente sapidi. Sapore di Calabria, l’ultima frontiera del viaggiatore del vino.

Sede a Nocera Terinese, Contrada Campodorato. Tel. 0984.29961, fax 0984.28503. Sito: www.odoardi.net. E mail: [email protected]. Enologo: Stefano Chioccioli. Ettari di proprietà: 95. Bottiglie prodotte: 300.000. Vitigni: chardonnay, greco, pinot bianco, riesling, malvasia, trebbiano, gaglioppo, greco nero, cabernet sauvignon, merlot, nerello cappuccio, cabernet franc