Villa Dora e i suoi vigneti a Terzigno sul Vesuvio


Vincenzo Ambrosio e la pergola di piedirosso

Villa Dora
Sede sociale via Bosco Mauro, 1
80040 Terzigno (Na)
La tenuta è in via Zabatta 252 80040 Terzigno (Na)
Tel. 081.5295016
www.cantinevilladora.it
[email protected]
Ettari Vitati: 8 ha di proprietà
Enologo: Fabio Mecca
Agronomo: Lorenzo Giampaglia
Allevamento e densità di impianto: pergola vesuviana, guyot; 1.800 ceppi per ettaro. 5000 ceppi per ettaro
Composizione chimico-fisica del terreno: vulcanico con strato di lapilli e ceneri in superficie alto dai 10 ai 15 cm, forte presenza di pietra lavica.
Produzione kg/pianta: 1 – 1,5  kg. per pianta
Esposizione vigne: sud-sud ovest.
Epoca di impianto delle vigne: 1947
Altezza media: 100, 150 metri sul livello del mare
Lavorazione del terreno:  solo vangatura
Concimi: sovescio
Trattamenti: rame e zolfo
Conduzione: biologica
Lieviti: selezionati
Mercati di riferimento: Campania, Italia, Giappone, Stati Uniti, Europa.
Bottiglie totali prodotte: 63.000
Percentuale di uve acquistate:
Uve coltivate: coda di volpe, falanghina, piedirosso, aglianico

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La popolazione di Terzigno abbandona le proprie case durante l’eruzione del 1944 e porta con sè i pali di castagno per la vigna

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LA STORIA

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Nella famiglia Ambrosio il vino si è sempre fatto ed i ricordi nel tempo sono strettamente legati ai momenti scanditi dal ciclo produttivo della vite e soprattutto della vendemmia. L’azienda Villa Dora nasce a Terzigno per la produzione di olio extra vergine di oliva di alta qualità ottenuto dalle varietà frantoio, leccino e nocellara. Visto il successo ottenuto, Vincenzo Ambrosio decide di trasferire l’esperienza maturata nella produzione olivicola in quella del vino del Vesuvio, sempre inseguendo il pallino dell’eccellenza e della identità territoriale. La prima etichetta esce sul mercato nel 2001 e le prospettive immaginate diventano ben presto una solida realtà. Il vino piace subito ed il nome di Villa Dora viene identificato come il vino di qualità dell’area vesuviana. Oggi il lavoro dell’azienda si fa forte della partecipazione di tutti i componenti della famiglia: Vincenzo continua ad essere il cuore pulsante ed è affiancato dai figli Antonio, Giovanna e Francesca.

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LA VIGNA
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Il Vesuvio in quest’area è croce e delizia per il territorio. Nel senso che rende il suolo fertile e generoso, ben drenato, favorendo la biodiversità e tutto quello che vi cresce ha un sapore straordinario. Ma la sua furia distruttiva sappiamo avere una triste fama. In seguito all’ultima eruzione del 1944, appena possibile, dopo quattro anni, si è subito reimpiantato il vigneto e l’uliveto nella proprietà di Villa Dora.

Villa Dora, il vigneto

 

Villa Dora, il suolo ricco di cenere e lapilli

 

Villa Dora, il vigneto

 

Vigneti e uliveto immersi nel bosco del Parco Nazionale del Vesuvio

Una fatica ciclopica considerato il fatto che il terreno era ricoperto dalla lava. Le uve storiche di quest’area, coda di volpe, falanghina, piedirosso e aglianico, furono impiantate con il tipico sistema della pergola vesuviana.

La pergola vesuviana e l’aglianico

E da quelle stesse vigne oggi si ottengono i vini puntando moltissimo all’identità territoriale. La vigna gode di una posizione singolare: è totalmente circondata dal bosco del Parco Nazionale del Vesuvio.

L’aglianico del Vesuvio

Il terreno non viene lavorato, è bene inerbito e ricco delle numerose essenze che arrivano dal bosco. Da qui si gode di una vista straordinaria verso il Vesuvio e la Valle dell’Inferno. La bellezza del luogo e l’alta qualità dei vini sono un forte richiamo per i turisti italiani e stranieri che arrivano sempre più numerosi.

Il Vesuvio e la Valle dell’Inferno

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I VINI

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Villa Dora, la cantina


Vesuvio bianco 2013

Vesuvio bianco Villa Dora

Uve: cosa di volpe, falanghina
Fascia di prezzo: 8 – 10 euro
Vinificazione: acciaio
Bottiglie prodotte: 8.000

Sarebbe il vino bianco base, ma è già un gran bel bere. Preciso, espressivo, minerale, profumato, dal corpo snello, vivace nella freschezza e dal timbro salato ben in evidenza.

 

Lacryma Christi bianco Vigna del Vulcano 2012

Lacryma Christi bianco Vigna del Vulcano Villa Dora

Uve: coda di volpe, falanghina
Fascia di prezzo: 12 – 15 euro
Vinificazione: acciaio
Bottiglie prodotte: 10.000

Nel tempo è diventato il vino di punta dell’azienda per la sua straordinaria capacità di esprimersi in maniera coinvolgente già da subito, ma soprattutto nei tempi lunghi. Un bianco straordinario come questo sul Vesuvio non si era mai visto. Esce sul mercato dopo due anni dalla vendemmia. La sua caratteristica principale è sicuramente l’eleganza che trasuda da ogni trama del vino. Particolarmente espressivo e profondo sia al naso che al palato e da attendere con rispetto. Esprime profumi di macchia mediterranea, un bel timbro minerale, agrumato e di piccole spezie. Il sorso è agile e scattante con acidità vivace, ben integrata e lungo sui toni salati

Vesuvio rosso 2012

Vesuvio rosso Villa Dora

Uve: piedirosso, aglianico
Fascia di prezzo: 10 euro
Vinificazione: acciaio
Bottiglie prodotte: 9.000

Tipico nell’interpretazione che vede il piedirosso presente all’80%. Ne rispetta l’identità che vuole profumi fragranti di geranio e frutti rossi. Così come nel sorso che è sottile, fresco, delicatamente tannico, estremamente piacevole tanto che si fa bere e ribere con estrema facilità.

Lacryma Christi rosso Gelsonero 2012

Lacryma Christi del Vesuvio rosso Gelsonero Villa Dora

Uve: piedirosso, aglianico
Fascia di prezzo: 12 – 14 euro
Vinificazione: acciaio, legno
Bottiglie prodotte: 30.000

Le uve destinate a Gelsonero provengono solo dalle vigne più vecchie che hanno una età che va tra i 60 ed i 65 anni con una resa per pianta che non supera un chilogrammo. Quindi solo le uve migliori sono destinate a questa etichetta pensata per affrontare con schiena dritta e spalle larghe il tempo. E’ profondo nei profumi che si tingono di frutti di bosco, qualche sottile speziatura e la ricorrente vena minerale. II sorso ha materia, ma senza esagerare, sostenuta da una buona freschezza e dai toni salini.

Lacryma Christi rosso Forgiato 2012

Lacryma Christi del Vesuvio rosso Forgiato Villa Dora

Uve: piedirosso, aglianico
Fascia di prezzo: 16 – 18 euro
Vinificazione: acciaio, legno
Bottiglie prodotte: 7.000

Le uve per il Forgiato sono le stesse del Gelsonero. Quindi solo piante di 60 – 65 anni e resa per pianta di un solo chilogrammo di uva. Questa etichetta punta alla concentrazione, ha profumi più maturi, sorso pieno e vivace freschezza.

Lacryma Christi rosato Gelsorosa 2013

Lacryma Christi del Vesuvio rosato Gelsorosa Villa Dora

Uve: piedirosso, aglianico
Fascia di prezzo: 10 euro
Vinificazione: acciaio
Bottiglie prodotte: 8.000

Un rosato semplice che si fa apprezzare per i profumi sottili di buccia di arancia, dal sorso agile e succoso.

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CONCLUSIONI
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Il grande impegno di Vincenzo Ambrosio ha fatto sì che sia la produzione di olio extravergine di oliva, sia quella vitivinicola siano diventate da subito un punto di riferimento importante nell’area vesuviana. L’intera famiglia poi è particolarmente abile nell’accoglienza, altro fattore che rende estremamente piacevole la visita in azienda. Scorciatoie qui non se ne sono mai cercate. Si sono affrontate con coraggio e grande passione tutte le difficoltà legate ai primi tempi, alla fama non proprio splendida che i vini di quest’area hanno avuto in passato. E l’esempio valido ha spronato tanti altri produttori della zona ad inseguire la qualità nei vini e l’identità territoriale. La tenacia ha reso possibile un sogno a tal punto che i vini di questa azienda sono tra i migliori dell’inetra produzione campana.

 

Marina Alaimo