Vini Torricino – Nuove annate


Vini Torricino

Vini Torricino

di Enrico Malgi

Nel brulicante e variopinto mondo del vino dove prolificano milioni di aziende a livello nazionale ed internazionale tutte impegnate per affermare la loro leadership, purtroppo la certezza di un prodotto di eccellenza risulta sempre molto labile e precaria. Il povero wine love si trova quindi spiazzato e non sa dove e a chi rivolgersi. Ebbene per andare sul sicuro consiglio caldamente di preferire sempre vini territoriali di provata e solida qualità ed esperienza come quelli prodotti in Irpinia per esempio. Un areale questo che può vantare al suo interno tre marchi Docg ed un’elaborazione di variegate bottiglie tra le più apprezzate d’Italia e vendute poi a prezzi molto convenienti.

Ecco qui tre esplicative etichette di una famosa seppur minimale azienda irpina, quella di Torricino appartenente a Stefano, Maria Concetta e Federico Di Marzo, insediata nel vocato comune di Tufo.

Controetichette vini Torricino

Controetichette vini Torricino

Raone Greco di Tufo Riserva Docg 2021. Greco in purezza naturalmente coltivato proprio a Tufo. Raccolta delle uve surmature a metà ottobre. Tempo di affinamento per sei mesi in acciaio sui lieviti e poi elevazione in vetro per altri sei mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 16,00 euro.

Alla vista si presenta un solare e tipico colore giallo paglierino già abbastanza carico com’è costume del Greco di Tufo, nonostante la giovinezza del vino. Spettro aromatico punteggiato di pregevoli e poliedriche evocazioni olfattive che subito privilegiano una sublimazione fruttata di pesca, albicocca, nespola, mela, melone bianco, mandarino ed effusioni tropicali. Intensi poi i successivi profumi di biancospino, caprifoglio e macchia mediterranea, insieme a sussurri speziati e di pietra focaia. Sorso compiacente, collaborativo, arrotondato, ruffiano, morbido, sapido e succoso. Acidità a volontà, che rende il palato molto fresco. Tensione tattile balsamica, fruttata, elegante, tonica e sospirosa. Siamo ancora all’inizio del percorso. Affondo finale decisamente appagante. Da preferire su un risotto ai frutti di mare e pesce grigliato.

Serrapiano Fiano di Avellino Riserva Docg 2021. Soltanto Fiano allevato a Pratola Serra e vendemmiato a metà ottobre come il Greco e uguale anche la maturazione in acciaio di sei mesi e l’elevazione per altri sei mesi in bottiglia. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale anche qui di 16,00 euro.

Colore giallo paglierino meno carico rispetto al Greco come da prassi. Bouquet tangibilmente espansivo tanto da rievocare una moltitudine di aromi che si approcciano al naso per rilasciare sensitivi profumi di pera, mela, pesca bianca, nocciola, mandorla, lime, tiglio, acacia, erbe aromatiche e sontuose percezioni balsamiche e speziate. In bocca esordisce un sorso fresco, arrotondato, aggraziato, cristallino, glicerico, minerale, fibroso, reattivo e consenziente. Contatto palatale sensuale, arioso, scattante, ritmato, armonico, avviluppante e cangiante. Toni tesi e sferzanti.  Appeal affascinante, delizioso e sublimato poi da grande personalità espressiva. Longevità a lunga scadenza. Chiusura persistente e godibile. Da preferire su un piatto di vermicelli a vongole e latticini freschi.

Cevotiempo Taurasi Docg 2018. Aglianico al 100% allevato nel vocato comune di Montemarano ad oltre 500 metri di altezza. Raccolta delle uve ad inizio di novembre. Affinamento per due anni in botti di legno da dieci ettolitri e poi elevazione in boccia per un altro anno. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di circa 25,00 euro.

Nel bicchiere risalta uno scintillante ed intenso colore rosso rubino. Ampiezza aromatica depositaria di una multiforme gamma olfattiva, che intrigantemente comincia a corteggiare un naso birichino e subito disponibile ad indagare. L’incipit è affastellato da eterei ed ammalianti profumi fruttati di ciliegia, prugna, ribes, mirtilli, more e carruba, a cui danno manforte sospirosi afflati floreali di petali di rosa, violetta e garofano, insieme a voluttuose essenze vegetali di erbe officinali. Da non sottovalutare poi le credenziali speziate di pepe nero, noce moscata, anice e zenzero e sbuffi balsamici di corteccia di eucalipto. Inoltre sentori terziari di incenso, china, tabacco, cuoio, liquirizia, resina, caffè torrefatto e goudron vanno a comporre e completare tutto il quadro delle persistenti fragranze. In bocca penetra un sorso caldo, avvolgente, carnoso, complesso, strutturato, scalpitante, temperamentale, sostanzioso, terroso e materico. Sciabolata di acidità, la quale comunica un’ottima freschezza. I tannini da parte loro intelaiano una trama fitta ed infiltrante. Portamento austero. Vibrazioni sapide. Espansione palatale bene articolata, con toni evoluti e fini. Siamo appena ai primi vagiti, perché il vino durerà integro almeno per altri dieci anni. Selvaggina e formaggi stagionati a pasta dura sono ideali compagni di questo vino.

Bene, come affermavo all’inizio, in generale i vini irpini si lasciano preferire per la loro bontà ed affidabilità. E questi nuovi millesimi di Stefano Di Marzo rappresentano proprio un archetipo di tutto questo.

 

Sede a Tufo (Av) – Via Nazionale – Località Torricino, 5

Tel e Fax 0825 998119

[email protected] – www.torricino.it

Enologo: Stefano Di Marzo

Ettari vitati: 11 – Bottiglie prodotte: 40.000

Vitigni: Aglianico, Greco, Fiano e Falanghina.

 

5 dicembre 2021

Vini Torricino

Vini Torricino

di Enrico Malgi

Stefano, Maria Concetta e Federica Di Marzo, titolari dell’Azienda Agricola Torricino di Tufo, sfornano costantemente una minimalista batteria di eccellenti vini irpini, che ogni anno ho la fortuna di poter assaggiare in anteprima. Proprio com’è successo con due i due ultimi millesimi di Greco e di Fiano Riserva 2020.

Controetichette vini Torricino

Controetichette vini Torricino

Greco di Tufo Raone Riserva Docg 2020. Soltanto Greco, le cui uve sono state raccolte surmature a metà ottobre. Maturazione in acciaio sui lieviti per sei mesi e poi il vino affina in vetro per altri sei mesi prima di essere commercializzato. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca intorno ai 16,00 euro.

Nel bicchiere risalta un limpido colore giallo paglierino attraversato da giovani lampi verdolini. Tratteggio aromatico interessato da copiosi e sublimi sentori di pesca, albicocca, mela cotogna, clementina, caprifoglio e gelsomino. In appresso emergono calibrati profumi di zafferano, zenzero, curry, terra sulfurea e mineralità. In bocca penetra un sorso avvolgente, accomodante, collaborativo, estensivo, succoso e gradevolmente fresco, permeato com’è di un’ottima carica di acidità. Gusto morbido, balsamico, fruttato, elegante, fine, tonico, rotondo, sapido e vibrante di energia. Eccellente la struttura portante. Migliorerà col passare del tempo. Allungo finale persistente e godibile. Da spendere su una zuppa di legumi e pesce grigliato.

Fiano di Avellino Serrapiano Riserva Docg 2020. Fiano in purezza vendemmiato a metà ottobre tardivamente. Sei mesi di affinamento in acciaio ed altrettanto in boccia. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale in enoteca intorno ai 16,00 euro.

Alla vista si appalesa un colore giallo paglierino tenue ed ancora all’inizio del suo lungo percorso. Il sensitivo bouquet dispiega con estrema nonchalance tutto il suo enorme potenziale olfattivo. L’incipit è appannaggio di essenziali percezioni di un’ottima scorta fruttata, che ricorda la nocciola, la mandorla tostata, il melone cantalupo, il lime, la mela e la pera, seguiti a ruota da gradevoli e variegati profumi di tiglio, acacia, camomilla, muschio selvatico e note balsamiche e fumè. In bocca esordisce un sorso fresco, maschio, solido, fibroso, aggraziato e reattivo. Sviluppo palatale ritmato, espressivo, sensuale e seducente. Longevità a lunga scadenza. Chiusura oltremodo goduriosa. Da abbinare a piatti di mare, latticini e carne bianca, senza disdegnare tuttavia anche piatti più strutturati.

Due eccellenti etichette senz’altro, che già da adesso riescono ad emozionare ma che sono destinate inevitabilmente ad evolvere e migliorare in futuro.

 

Sede a Tufo (Av) – Via Nazionale – Località Torricino, 5

Tel e Fax 0825 998119

[email protected]www.torricino.it

Enologo: Stefano Di Marzo

Ettari vitati: 11 – Bottiglie prodotte: 40.000

Vitigni: Aglianico, Greco, Fiano e Falanghina.

2 Commenti

  1. Come Greco sempre al top ma sinceramente non capisco queste nuove etichette troppo colorate che contrastano fortemente con la qualità di un vino che fa della eleganza un vanto.FM

  2. Bene caro Francesco, quello che conta soprattutto, come ben sai, a parte le etichette è il contenuto e qui si tratta davvero di vini eccellenti e longevi venduti ad un prezzo molto accessibile.

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