Vini Rivera – Nuove annate


Vini Rivera

di Enrico Malgi

E’ sempre molto gratificante viaggiare in Puglia e fermarsi a bere dell’ottimo vino in azienda o al ristorante, perché in questa regione proliferano numerose imprese vitivinicole che producono una vasta gamma di eccellenti bottiglie ricavate in massima parte da vitigni autoctoni.

Un’azienda storica ed affidabile è senz’altro quella di Rivera di Andria, sorta negli anni ’40 per merito di Sebastiano de Corato, che nel corso degli anni ha elaborato prodotti di assoluta qualità, certificati da nutriti e prestigiosi riconoscimenti nazionali ed internazionali. Attualmente al comando ci sono i fratelli Sebastiano e Marco (nipoti del fondatore), che con acume e perizia portano avanti le sorti aziendali.

Sono circa venti le etichette lanciate sul mercato ogni anno, di cui in questi giorni ne ho assaggiate otto.

Controetichette vini Rivera

Controetichette vini Rivera

Marese Bombino Bianco Castel del Monte Doc 2022. Bombino in purezza. Vendemmia leggermente ritardata a fine settembre. Maturazione per due mesi sui lieviti in vasche di cemento vetrificate. Affinamento in vetro per altri due mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 6,30 euro.

Colore connotato da una splendente tonalità di giallo paglierino con giovani riflessi verdognoli. Al naso salgono sospirosi coriandoli profumati di tanta buona frutta fresca: mela renetta, pesca bianca, melone bianco, pera coscia, clementina, mandorla, kiwi e mango. Intersecati ad essi ecco proporsi all’olfatto anche suadenze di gelsomino, biancospino ed erbe aromatiche. Impatto del sorso sulla lingua estremamente fresco, morbido, affusolato, sapido, delicato, elegante e vellutato. Silhouette snella, agile e flessuosa. Finale molto gradevole. Perfetto su un risotto ai frutti di mare e burrata andriese.

Scariazzo Fiano Puglia Igt 2021. Soltanto Fiano vendemmiato a fine agosto. Fermentazione al 20% in barriques nuove di allier. Maturazione in vasche di cemento dai sei ai nove mesi e poi elevazione in bottiglia per quattro mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 9,20 euro.

In Puglia si è solito allevare vitigni a bacca bianca alloctoni soprattutto di provenienza campana come il Fiano, il Greco e la Falanghina con ottimi risultati. Questo Fiano è stato impiantato nel 2005 dalla famiglia de Corato adiacente la cantina e nel 2010 è nato lo Scariazzo.

Alla vista si presenta un solare colore giallo paglierino appena venato di lampi verdolini. Bouquet intensamente costellato da solidali e multiple fragranze di nocciola, pesca, albicocca, mela, agrumi, ananas, ginestra, acacia, timo e muschio. Anche sublimi gentilizie speziate apportano poi il loro indispensabile contributo al sensitivo corredo aromatico. Sorso penetrante, polposo, vivace, glicerico, rinfrescante, sensuale, minerale, arioso, balsamico, arrotondato ed ottimamente modulato. Gusto conturbante, scattante, fibroso, espansivo, seducente, godurioso, raffinato, intrigante e delizioso. Buona la capacità di serbevolezza. Affondo finale gradevolmente persistente. Da abbinare ad un piatto di vermicelli a vongole e carne bianca.

Pungirosa Rosato Bombino nero Docg 2022 Rivera

Pungirosa Rosato Bombino nero Docg 2022 Rivera

Pungirosa Bombino Nero Castel del Monte Docg 2022. Bombino nero in purezza. Contatto pellicolare per circa ventiquattro ore. Affinamento in vasche di cemento vetrificato per pochi mesi e poi elevazione in boccia. Tenore alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 8,20 euro.

Veste cromatica segnata da un particolare e brillante colore rosato “mezzo cerasuolo”, a metà strada tra quello più carico salentino e quello minimale a buccia di cipolla provenzale. L’ampio crogiolo riverbera goliardici afflati di visciola, melagrana, fragoline di bosco, cassis, pompelmo, rabarbaro, rosa canina, mirto, salvia e zenzero. In bocca esordisce un sorso scorrevole, sollecito, tagliente, compiacente, felpato, sapido, leggiadro, ammaliante e fine. Contatto tattile elegante, gentile, vellutato, morbido, succoso ed intrigante. Un rosato che seduce il palato comunicando la sua espressiva naturalezza di beva. Chiusura su toni appaganti. Perfetto su una pizza margherita e tagliere di salumi pugliesi.

Violante Nero di Troia Castel del Monte Doc 2020. Solo Nero di Troia vendemmiato quasi a fine ottobre. Maturazione per un anno in vasche di cemento vetrificato e poi affinamento in bottiglia per tre mesi. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo finale di 8,00 euro.

Bicchiere tinto da uno scintillante colore rosso rubino scalfito da screziature violacee. Il variegato e complesso bouquet imbastisce una trama olfattiva ampia e ben ricamata, che determina così sospirosi effluvi di marasca, fichi fioroni, mela, viola mammola, iris, erbe officinali e spezie orientali. In bocca entra un sorso solido, rassicurante, fresco, glicerico, rotondo, fruttato e dotato di ottima bevibilità. Trama tannica affusolata e gentile. Sviluppo palatale genuino, armonico, sensuale, minerale, espansivo e raffinato. Buona la serbevolezza. Affondo finale godibile. Versatile l’abbinamento, che spazia da una bella zuppa di legumi, a carne rossa e bianca e perfino su una zuppa di pesce.

Triusco Primitivo di Manduria Doc 2021. Primitivo al 100%. Uva raccolta a fine agosto. Maturazione per sei mesi in botti grandi e poi il vino transita in vasche di cemento vetrificato per un anno ed affina per tre mesi in vetro. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo finale di 11,90.

Primitivo di Manduria Doc 2021 Rivera

Primitivo di Manduria Doc 2021 Rivera

Nel bicchiere si staglia uno sfavillante colore rosso rubino carico. Il coreografico bouquet racconta al naso una storia affascinante, in cui risaltano come attori principali percezioni olfattive di amarena, prugna, mirtilli, ribes nero, uva passa, funghi, sambuco, macchia mediterranea, cannella, liquirizia, pepe nero, tabacco e goudron. Bocca allertata subito dall’ingresso di un sorso caldo, voluminoso, austero, vigoroso, strutturato, grasso, vibrante e potente, ma che in seguito si conferma anche teso, morbido, arrotondato, fine e dinamico. Gusto asciutto, vezzoso, equilibrato e balsamico. Tannini gioiosi. Retroaroma impeccabile. Da preferire su un piatto di pasta al sugo e grigliata di carne.

Cappellaccio Aglianico Castel del Monte Riserva Doc 2016. Aglianico al 100% vendemmiato a metà ottobre. Maturazione per un anno metà in barriques di rovere francese e l’altra metà in botti di Slavonia da 50 hl. Elevazione in vetro per un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 11,30 euro.

Livrea connotata da uno smagliante colore rosso granato. Un ricco caleidoscopio di ottime nuances si propone con furore al naso per essere scansionato. Il risultato è davvero sorprendente, laddove risaltano calibrati ed incisivi afflati di tanta buona roba: ciliegia, susina nera, sottobosco, fiori rossi, erbe aromatiche, incenso, pepe nero, chiodi di garofano, liquirizia, tabacco e catrame. Sorso espressivo e ben modulato, che comunica al palato percezioni materiche, taglienti, morbide, sapide, balsamiche, seducenti, equilibrate, aristocratiche e godibili. Tannini sospirosi e collaborativi. Ne avrà ancora per molti anni. Spinta finale lunga e persistente. Perfetto su un cosciotto di agnello al forno con patate e formaggi caprini della Murgia.

Il Falcone Rosso Riserva Castel del Monte Docg 2017. Blend di Nero di Troia al 70% e saldo di Montepulciano. Vendemmia effettuata a fine ottobre. Maturazione per quattordici mesi metà in barriques e l’altra metà in botti di 30 hl. Elevazione in bottiglia per un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 16,70 euro.

Bicchiere tinto da un sontuoso colore rosso rubino che vira già verso il granato. Bouquet intensamente affastellato da molteplici e variegati profumi che danno la sveglia a tutto l’apparato olfattivo. In primis si materializzano deliziose essenze fruttate di amarena, prugna e piccole drupe del sottobosco, intersecate a voluttuose fragranze floreali e vegetali. Impronta speziata di noce moscata, zenzero e pepe rosa. Gradevole la finezza terziaria di tabacco, cioccolato fondente, caffè torrefatto, china, grafite e goudron. Sorso avvolgente, accattivante, provocante, stimolante, austero, complesso, strutturato e glicerico. Ottima la spalla acida, che apporta tanta freschezza. Trama tannica ottimamente ordita. Legno ben dosato. Longevità a lunga scadenza. Allungo finale decisamente edonistico. Sulla classica e tipica cucina terragna pugliese.

Puer Apuliae Nero di Troia Riserva Castel del Monte 2016 Docg. 100% Nero di Troia biotipo ad acino piccolo. Raccolta delle uve a fine ottobre. Maturazione per sedici giorni in acciaio. Affinamento per quattordici mesi in tonneaux e barriques. Elevazione in boccia per un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 23,70 euro.

Puer Apuliae Nero di Troia Castel del Monte Docg 2016 Rivera

Puer Apuliae Nero di Troia Castel del Monte Docg 2016 Rivera

Prima di passare all’esame organolettico di questo straordinario vino occorre rimarcare una doverosa annotazione. Com’è ormai risaputo la Puglia è territorio di grandi vini rossi: il Primitivo ed il Negroamaro hanno eletto la parte meridionale come loro luogo di elezione, mentre il Nero di Troia ed il Bombino nero si sono bene acclimatati nel centro-nord della regione. Senza dimenticare poi altre varietà importanti come il Susumaniello, la Malvasia nera e l’Ottavianello, diffusi esclusivamente al sud. Ebbene in un’ipotetica classifica si pensa che il Primitivo ed il Negroamaro possano occupare le prime due posizioni, ma vi posso assicurare che quando ci si trova davanti ad un Nero di Troia come il Puer Apuliae allora questa classifica è da rivedere senz’altro.

Vediamo allora come ho trovato questo vino.

Nel bicchiere traspare un fulgido, giovane, vivace, focoso e quasi impenetrabile colore rosso granato, che rallegra la vista. Il naso viene subito attaccato da una pluralità di netti e significativi profumi di ciliegia ferrovia (autoctona proprio delle Murge), prugna secca, mandorla, fragola, scorza d’arancio, bacche del sottobosco, violetta, timo, salvia, genziana, noce moscata, chiodi di garofano, pepe nero, anice e zenzero. Golose costumanze terziarie di tostato, tabacco, cacao, liquirizia, cuoio, resina e grafite vanno poi a completare tutto il quadro aromatico. In bocca fa il suo ingresso un sorso pieno, secco, profondo, opulento, corposo, centrato, solido, complesso, strutturato, caratteriale ed espansivo. Ma per par condicio il vino si rivela anche schietto, sapido, morbido, fresco, rotondo, raffinato, equilibrato, aristocratico, dinamico e perfino elegante nel suo portamento. Tannini mansueti. Legno ben misurato. Longevità tutta ancora da scoprire. Retroaroma impagabilmente persistente ed epicureo. Compagno ideale di un piatto di pasta al forno, bombette di carne pugliesi e caciocavallo podolico.

Insomma ho degustato vini territoriali davvero magnifici, che fanno onore a tutta la Puglia. Conoscendo bene l’azienda Rivera non avevo alcun dubbio in proposito. E poi avete visto i prezzi? Sono ultraconvenienti.

 

Sede ad Andria (Bt) – Contrada Rivera S.P. 231 – Km 60,500

Tel. 0883 569510 – Fax 0883 569575 – [email protected]www.rivera.it

Enologo: Angelo Mauriello

Ettari vitati: 75 – Bottiglie prodotte: 1.200.000

Vitigni: Nero di Troia, Bombino nero e bianco, Primitivo, Aglianico, Montepulciano, Pampanuto, Fiano, Moscato reale, Chardonnay e Sauvignon blanc.

 

6 novembre 2019

Vini di Rivera

Vini di Rivera

di Enrico Malgi

L’azienda Rivera di Andria, le cui origini risalgono alla fine degli anni’40  quando Sebastiano de Corato diede inizio all’avventura, rappresenta ormai un’indiscussa certezza ed un preciso punto di riferimento nel panorama vitivinicolo sia pugliese e sia nazionale, per la produzione di vini d’innegabile qualità. Col passare del tempo alcuni di questi vini sono diventati delle vere e proprie icone, come il Puer Apuliae ed il Falcone per esempio, che riscuotono sempre un meritato successo. Un altro punto a favore dell’azienda, guidata dai fratelli Sebastiano e Marco nipoti del fondatore e figli di Carlo, è rappresentato da un processo produttivo aziendale del tutto naturale, che tiene conto del pieno rispetto della sostenibilità ambientale.

Controetichette vini di Rivera

Controetichette vini di Rivera

La produzione è molto è ampia e variegata e consta di una ventina di etichette, con più di un milione e duecentomila bottiglie sfornate ogni anno sotto la direzione enologica di Angelo Mauriello. Recentemente ho avuto l’occasione di assaggiare quattro delle migliori bottiglie aziendali.

Violante Nero di Troia Castel del Monte Doc 2017. Nero di Troia in purezza. Dopo la fermentazione il vino sosta per un anno in vasche di cemento vetrificato con micro ossigenazione, per poi passare in vetro per l’affinamento di altri tre mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca di 7,50. Molto conveniente davvero.

Colore rosso rubino giovane  e luminoso. Timbrica olfattiva di ottima sostanza, che svela subito al naso un ricco ed intenso bouquet fruttato di more, mirtilli ed amarene soprattutto. Nel prosieguo ecco approssimarsi anche deliziosi profumi di viola e parvenze speziate. Impatto del sorso sulla lingua morbido, elegante, rotondo, asciutto e leggermente e piacevolmente tannico. Al palato armonia ed equilibrio. Vino nel complesso ben strutturato e che denota una fresca beva. Finale appagante e delicatamente amaricante. Ottima serbevolezza. In abbinamento a pasta al sugo, tagliere di salumi e di formaggi e zuppe di legumi.

Cappellaccio Aglianico Castel del Monte Riserva Doc 2013. Soltanto Aglianico. Affinamento a metà in legno grande e piccolo per un anno e poi elevazione in boccia per un identico periodo. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 11,00 euro. Anche qui si tratta di un prezzo molto vantaggioso.

Rosso rubino carico, che vira sul granato. Spettro aromatico con percezioni olfattive di ciliegia, susina, sottobosco, viola, noce moscata e chiodi di garofano. Captazioni di tabacco, muschio, carruba, liquirizia e balsamo. Sorso dinamico, solido, tonico, tagliente, scalpitante e materico. Trama tannica evoluta ed elegante. Palato nitido, armonico, sontuoso, terroso e sapido. Retroaroma intrigante e persistente. Carne arrosto e formaggi stagionati.

Il Falcone Rosso Riserva Castel del Monte Doc 2013. Blend di Nero di Troia al 70% e saldo di Montepulciano e briciole di altro. Quattordici mesi di maturazione per metà in barriques di rovere francese e l’altra metà in botti di trenta ettolitri. Elevazione in bottiglia per un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca di 14,50. Super conveniente.

Colore rosso, impenetrabile. Il naso riesce facilmente a percepire avvolgenti fragranze fruttate di visciola, fragola, ribes, mandorla e prugna secca. Caratteristici i sentori speziati di cannella, vaniglia, noce moscata e pepe nero. Terziarietà carica di sussurri di tabacco, cuoio, liquirizia, resina, caffè e mentolo. L’ingresso del sorso in bocca è finemente tannico e fresco. Il vino riesce ad esprimere carattere, struttura, armonia e perfino eleganza. Tattilità austera, dinamica, sostenuta anche da un perfetto intreccio succoso, polposo, minerale e vitale. Guizzo finale scattante e pervasivo. Longevità infinita. Selvaggina e formaggi molto stagionati.

Puer Apuliae Nero di Troia Castel del Monte Riserva Docg 2013. L’etichetta porta impresso il nome di Federico II di Svevia, detto anche “Figlio o Fanciullo di Puglia”, che soggiornò a lungo in questo territorio nel XIII secolo e che fece erigere il famoso “Castel del Monte” proprio ad Andria.

Nero di Troia al 100%, frutto di una selezionata e pregiata varietà locale. Lavorazione in acciaio e poi affinamento in barriques nuove di rovere francese per quattordici mesi. Elevazione in vetro per un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca di 25,00 euro. Anche qui soldi spesi molto bene.

Veste cromatica segnata da un colore rosso granato vivo e luminoso. Bouquet  vezzi di frutti del sottobosco e drupe rosse. Florealità di viola mammola e spezie d’Oriente lasciano il passo poi ad un profilo olfattivo complesso e seducente, e poi rimanditostati, fumé, balsamici e goudro. Sulla lingua sorso asciutto, terroso, opulento e sapido e subito rinfrescato da un’ottima acidità, che espande una voluminosa freschezza durante la beva. Palato solido, composito e dinamico. Fittezza tannica. Struttura omogenea, ampliata da un fraseggio finale godibilmente persistente. Grande vino davvero, che può durare ancora per molti anni. Da preferire sui sostanziosi piatti della cucina pugliese, come i troccoli con cime di rape e salsiccia ed un castrato alla brace.

Anche stavolta i vini di Rivera non hanno tradito le attese, dimostrando così di essere altamente qualitativi e per questo sono sempre al centro dell’attenzione generale, segnalandosi anche per l’ottimo rapporto qualità-prezzo.

Sede ad Andria (Bt) – Contrada Rivera S.P. 231 – Km 60,500
Tel. 0883 569510 – Fax 0883 569575
[email protected]www.rivera.it
Enologo: Angelo Mauriello
Ettari vitati: 75 – Bottiglie prodotte: 1.200.000
Vitigni: Nero di Troia, Primitivo, Aglianico, Montepulciano, Bombino Nero e Bianco, Pampanuto, Fiano, Moscato Reale, Chardonnay e Sauvignon Blanc.

Vini di Rivera

2 Commenti

  1. Scagli una pietra chi non ha mai bevuto un bianco o un rosato Rivera su un lido in riva al mare.Grandi vini come l’ultimo preso in considerazione che conosco bene e che adoro ma tanti altri meno impegnativi di piacevole e pronta beva che tanto successo hanno per la loro versatilità.PS Peccato che questo bel post sia stato “sacrificato “nel giorno delle “stelle” perché meritava di sicuro miglior destino.Pazienza signor Malgi ci rifaremo al prossimo stappo:ci dia dentro da matto.FM

  2. Grazie Francesco. Hai ragione si tratta davvero di grandi vini, prodotti da un’azienda pugliese seria e competitiva. E poi, come ho sottolineato nel report, il connubio qualità-prezzo è molto favorevole.

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