
di Enrico Malgi
In questo territorio proliferano molteplici cantine sociali, una di queste è la Cantina Tramin di Termeno, che è sorta nel 1898 su iniziativa del parroco Christian Schrott e che poi nel 1971 si è fusa con la Cantina Sociale di Egna.
Giusto un mese fa ho preso parte ad una degustazione in verticale dello Chardonnay Troy della stessa azienda tenutasi nell’ambito del Paestum Wine Fest e che ha riscosso molto successo. Adesso ho avuto l’occasione di assaggiare altre due etichette aziendali prettamente tipiche del territorio altoatesino: il bianco Gewurztraminer ed il rosso Pinot Nero.

Nussbaumer Gewurztraminer Sudtirol – Alto Adige Doc 2020. Soltanto Gewurztraminer allevato tra i 350 ed i 550 metri di altezza. Raccolta delle uve a mano a fine ottobre. Fermentazione ed affinamento in contenitori di acciaio per complessivi undici mesi e poi il vino viene messo in bottiglia dove sosta per tre mesi prima della commercializzazione. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 25,10 euro. Bottiglie prodotte numero circa 72.000 da 0,75 l. e 850 tra magnum ed altri formati.
Qui siamo proprio nella patria del Gewurztraminer, che letteralmente vuol dire “vino aromatico di Termeno”, anche se il vitigno viene allevato con ottimi risultati anche nell’area teutonica e, soprattutto, in Alsazia. Questa etichetta è stata oggetto di copiosi e plurimi premi a livello nazionale ed internazionale.
Alla vista risalta un solare colore giallo paglierino carico e dorato, a scapito della giovinezza del vino. Il performante bouquet si apre al naso come una rosa in sboccio, elargendo tout court una concentrazione di pregevoli profumi di tanta frutta fresca ed in parte essiccata come l’albicocca, il melone, la mela cotogna, il mango, la maracuja, gli agrumi canditi e la buccia di limone. Caratteristici gli afflati floreali di petali di rosa, fiori di arancio e geranio (leggi linalolo e geraniolo), seguiti da sentori vegetali di menta e da tipici echi speziati di cannella, chiodi di garofano, noce moscata e zenzero. Sentori idrocarburici. In bocca esordisce un sorso profondo, aromatico, elegante, minerale, sapido, succoso, balsamico e seducente. Sembra strano, ma sulle papille non sento assolutamente i quindici gradi di alcolicità, ma soltanto tanta morbidezza e freschezza. Longevità a lungo raggio. Chiusura totalmente appagante. Grande vino davvero, perfetto in abbinamento con un risotto alla zucca e con lo speck altoatesino.
Maglen Pinot Noir Riserva Sudtirol-Alto Adige Doc 2019. Pinot nero in purezza coltivato a circa seicento metri di altezza e vendemmiato a metà ottobre. Fermentazione in tini di rovere e maturazione prima in barriques per un anno e poi affinamento in vasche di cemento per sei mesi. Elevazione in vetro per altri sei mesi. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 29,00 euro. Bottiglie prodotte circa 12.000 da 0,75 l. e 300 magnum ed altri formati.
Veste cromatica segnata da un lucente e goliardico colore rosso rubino non troppo carico. Spettro aromatico ampio ed ottimamente articolato, dal cui crogiolo si espandono subito voluttuose, tipiche e varietali fragranze fruttate di ciliegia, ribes, lamponi, mirtilli, more e fragoline di bosco. Di concerto poi operano le gradevoli nuances floreali vestite di rosso, insieme a sbuffi vegetali ed a sontuosi afflati di spezie orientali. Da grande rilievo anche le performances terziarie di tabacco, liquirizia, cioccolato fondente, china, grafite, cuoio, incenso e goudron. Sorso che fa subito salivare la bocca per l’elevata freschezza, mentre la percezione tattile rileva un’ottima morbidezza coniugata a somma piacevolezza. Portamento di grande eleganza e finezza. Trama tannica vellutata e suadente. Buona la serbevolezza. Gusto avvolgente, armonico, equilibrato e sapido, che sfocia in un sontuoso finale persistente e godibile. Vino versatile da provare su una un piatto di canederli alla tirolese e zuppa di pesce.
Cantina Tramin
Termeno (Bz) – Strada del Vino, 144
Tel. 0471 – 096633 – 0444042110 – Fax 044404211
[email protected] – www.cantinatramin.it
Enologo: Willi Stürz
6 commenti
FRANCESCO MONDELLI
24 Aprile 2022 - 08:48Nussbaumer Gewurztraminer Sudtirol – Alto Adige Doc 2020 mente introvabile per noi comuni mortali.Viceversa,pur riconoscendone le buone qualità,il Pinot noir non mi fa impazzire.PS Gentile Enrico noto con piacere che quando incrocia grandi vini se li “sbobina “un paio alla volta e fa bene così si può concentrare al meglio per apprezzare ma ricordi sempre:vini delle Dolomiti con la cucina di mare è sempre un matrimonio che conviene fare.FM
FRANCESCO MONDELLI
24 Aprile 2022 - 08:53Ops.È saltata una frase È il mio preferito.Veramente c’è ne sarebbe anche un’altro ma a parte il prezzo proibitivo risulta praticamente introvabile ………FM
Enrico Malgi
24 Aprile 2022 - 10:09Questo gewurztraminer è sicuramente eccellente, ma tu ti riferisci sicuramente al Kastelaz di Elena Walch che è eccellente. Aspetta e vedrai su questo schermo caro Francesco
Marcello
25 Aprile 2022 - 09:17Il “Nussbaumer” a seconda dell’annata e se ben conservato ha anche una super longevita’, sfatando il mito che i Gewurztraminer hanno vita breve perche’ nn troppo acidi, ne’ ho bevuto a gennaio uno del 2006 che a dir il vero avevo dimenticato di avere in cantina, ultimo superstite di 2 cartoni…che dire perfettamente integro, con una spiccata acidita’ che la faceva ancora da padrone….il top della categoria…
Enrico Malgi
25 Aprile 2022 - 18:45Esatto gentile sig. Marcello, il Gewurztraminer è sicuramente un vino molto longevo se rispetta tutti i canoni della perfetta vinificazione e conservazione. Lei sa benissimo che l’acidità di un grande vino dipende molto dalle condizioni climatiche locali, che non devono superare una temperatura molto elevata e con l’uva che deve essere raccolta a secondo del grado di maturazione. In Alto Adige la coltivazione è quasi integralmente praticata in alta montagna e pertanto non si corre questo rischio. A parte quelli altoatesini poi, che si difendono benissimo, i Grands Crus di Gewurztraminer alsaziani a vendemmia tardiva, secchi, molto fruttati e raffinati, superano perfino i grandi Riesling per quanto concerne la serbevolezza ed è tutto dire. Quelli di Trimbach e Zind Humbrecht poi sono insuperabili. Provare per credere.
Marcello
26 Aprile 2022 - 09:13Sig. Enrico grz per le dritte gentilissimo, mi attivero’ al piu’ presto per rintracciare qualche bott da lei suggerita, up!