Vini Cantina Tramin


Vini Tramin

di Enrico Malgi

A proposito di vini bianchi territoriali, di cui ho ampiamente discusso su questo blog nei giorni scorsi, diciamo che pure in Alto Adige sanno produrre delle ottime bottiglie come si sa, frutto di un’ampia dotazione ampelografica con risultati sicuramente di grande rilievo. Prendiamo per esempio la Cantina Tramin di Termeno fondata nel lontano 1898, una cooperativa formata da 160 soci che è famosa per la coltivazione del Gewurztraminer (Traminer aromatico), una varietà autoctona che proprio a Termeno ha preso piede, espandendosi poi in nazioni di ceppo tedesco come la Germania, l’Austria ed anche l’Alsazia.

Nel caso presente, ho potuto assaggiare due vini bianchi uno di solo Chardonnay e l’altro formato da un composito blend come vedremo poi.

Controetichette vini Tramin

Controetichette vini Tramin

Troy Chardonnay Riserva SùdTirol – Alto Adige Doc 2019. Soltanto Chardonnay allevato ad oltre cinquecento metri di altezza. Sia la fermentazione alcolica e sia quella malolattica sono state effettuate in barriques, Dopo undici mesi il vino transita in contenitori di acciaio per circa due anni a contatto con i lieviti. Affinamento in vetro per quattro mesi prima della commercializzazione. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 75,00 euro. Bottiglie prodotte 6.400, più 200 magnum.

Nel bicchiere riesco a scrutare un appariscente e splendente colore giallo dorato. Attraverso lo sfarzoso e ricco bouquet risalta un’elegiaca e robusta memoria olfattiva di grande pregio. In primis si possono captare i tipici profumi varietali fruttati di questo vitigno allevato in alta collina ed in un areale dal clima molto freddo: mela verde, pera, pesca bianca, nocciola, mandorla, albicocca essiccata, arachidi tostate ed agrumi canditi, insieme a gradevoli credenziali di miele, burro fresco, cannella e vaniglia. In appresso Il naso aspira anche giocose fragranze di boisé, acacia, menta, eucalipto, tiglio, caffè torrefatto e liquirizia. Bocca ampia e privilegiata, che accoglie premurosamente un sorso bello fresco e morbido, balsamico e sapido, affascinante e voluttuoso, aggraziato e setoso, infiltrante ed elegante, armonico e rotondo. Percezione tattile performante, avvincente, reattiva, intrigante, seducente e succosa. Longevità a lunga scadenza. Affondo finale appagante e persistente. Si tratta sicuramente di un grande vino territoriale da abbinare a risotti, salumi e latticini, ma per la sua omogenea struttura va bene anche su alcuni piatti di terra della classica cucina altoatesina.

Stoan Bianco SùdTirol – Alto Adige Doc 2021. Blend di Chardonnay al 65%, Sauvignon Blanc al 20%, Pinot Bianco al 10% e saldo di Gewurztraminer. Anche qui la fermentazione alcolica e quella malolattica avvengono in botti grandi a temperatura controllata, dove poi il vino si affina a contatto con i lieviti. Tre i mesi di elevazione in boccia. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 25,40 euro. Bottiglie prodotte 48.000 e 760 magnum.

Alla vista si appalesa un fulgido e solare colore giallo paglierino già carico. Ampiezza aromatica copiosamente affastellata da sontuose nuances di tanta buona frutta fresca come la mela cotogna, la pera kaiser, la clementina, il melone bianco, il cedro, la banana, l’ananas, la papaya, il kiwi, il mango ed il frutto della passione. Di seguito emergono poi gioiosi effluvi di zagara, gelsomino, mimosa e chiodi di garofano, accompagnati da particelle vegetali di erbe aromatiche e sentori fumé ed idrocarburici. Timbrica minerale. In bocca penetra un sorso subito convincente, irresistibile, impareggiabile, complesso, espansivo, vitale, solido, balsamico, incisivo, tagliente, glicerico, soave, agile e sapido. Appeal ben ritmato, fine, aristocratico, raffinato, stimolante, arrotondato, elegante, seducente, sensitivo e fascinoso e che sa disegnare poi un tratto gustativo nitido, carezzevole, godibile e dinamico. Legno ben dosato e senza prevaricare. Siamo appena all’inizio di un lungo percorso. Chiusura focalizzata su toni decisamente edonistici. Perfetto su un piatto di canederli alla tirolese e carne bianca.

 

Cantina Tramin Kellerei

Termeno (Bz) – Strada del Vino, 144

Tel. 0471 – 096633

[email protected] – www.cantinatramin.it

Enologo: Willi Stürz

 

Vini Cantina Tramin

Vini Cantina Tramin

di Enrico Malgi

In questo territorio proliferano molteplici cantine sociali, una di queste è la Cantina Tramin di Termeno, che è sorta nel 1898 su iniziativa del parroco Christian Schrott e che poi nel 1971 si è fusa con la Cantina Sociale di Egna.

Giusto un mese fa ho preso parte ad una degustazione in verticale dello Chardonnay Troy della stessa azienda tenutasi nell’ambito del Paestum Wine Fest e che ha riscosso molto successo. Adesso ho avuto l’occasione di assaggiare altre due etichette aziendali prettamente tipiche del territorio altoatesino: il bianco Gewurztraminer ed il rosso Pinot Nero.

Controetichette vini Cantina Tramin

Controetichette vini Cantina Tramin

Nussbaumer Gewurztraminer Sudtirol – Alto Adige Doc 2020. Soltanto Gewurztraminer allevato tra i 350 ed i 550 metri di altezza. Raccolta delle uve a mano a fine ottobre. Fermentazione ed affinamento in contenitori di acciaio per complessivi undici mesi e poi il vino viene messo in bottiglia dove sosta per tre mesi prima della commercializzazione. Tasso alcolico di quindici gradi. Prezzo finale di 25,10 euro. Bottiglie prodotte numero circa 72.000 da 0,75 l. e 850 tra magnum ed altri formati.

Qui siamo proprio nella patria del Gewurztraminer, che letteralmente vuol dire “vino aromatico di Termeno”, anche se il vitigno viene allevato con ottimi risultati anche nell’area teutonica e, soprattutto, in Alsazia. Questa etichetta è stata oggetto di copiosi e plurimi premi a livello nazionale ed internazionale.

Alla vista risalta un solare colore giallo paglierino carico e dorato, a scapito della giovinezza del vino. Il performante bouquet si apre al naso come una rosa in sboccio, elargendo tout court una concentrazione di pregevoli profumi di tanta frutta fresca ed in parte essiccata come l’albicocca, il melone, la mela cotogna, il mango, la maracuja, gli agrumi canditi e la buccia di limone. Caratteristici gli afflati floreali di petali di rosa, fiori di arancio e geranio (leggi linalolo e geraniolo), seguiti da sentori vegetali di menta e da tipici echi speziati di cannella, chiodi di garofano, noce moscata e zenzero. Sentori idrocarburici. In bocca esordisce un sorso profondo, aromatico, elegante, minerale, sapido, succoso, balsamico e seducente. Sembra strano, ma sulle papille non sento assolutamente i quindici gradi di alcolicità, ma soltanto tanta morbidezza e freschezza. Longevità a lungo raggio. Chiusura totalmente appagante. Grande vino davvero, perfetto in abbinamento con un risotto alla zucca e con lo speck altoatesino.

Maglen Pinot Noir Riserva Sudtirol-Alto Adige Doc 2019. Pinot nero in purezza coltivato a circa seicento metri di altezza e vendemmiato a metà ottobre. Fermentazione in tini di rovere e maturazione prima in barriques per un anno e poi affinamento in vasche di cemento per sei mesi. Elevazione in vetro per altri sei mesi. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 29,00 euro. Bottiglie prodotte circa 12.000 da 0,75 l. e 300 magnum ed altri formati.

Veste cromatica segnata da un lucente e goliardico colore rosso rubino non troppo carico. Spettro aromatico ampio ed ottimamente articolato, dal cui crogiolo si espandono subito voluttuose, tipiche e varietali fragranze fruttate di ciliegia, ribes, lamponi, mirtilli, more e fragoline di bosco. Di concerto poi operano le gradevoli nuances floreali vestite di rosso, insieme a sbuffi vegetali ed a sontuosi afflati di spezie orientali. Da grande rilievo anche le performances terziarie di tabacco, liquirizia, cioccolato fondente, china, grafite, cuoio, incenso e goudron. Sorso che fa subito salivare la bocca per l’elevata freschezza, mentre la percezione tattile rileva un’ottima morbidezza coniugata a somma piacevolezza. Portamento di grande eleganza e finezza. Trama tannica vellutata e suadente. Buona la serbevolezza. Gusto avvolgente, armonico, equilibrato e sapido, che sfocia in un sontuoso finale persistente e godibile. Vino versatile da provare su una un piatto di canederli alla tirolese e zuppa di pesce.

 

Cantina Tramin

Termeno (Bz) – Strada del Vino, 144

Tel. 0471 – 096633 – 0444042110 – Fax 044404211

[email protected] – www.cantinatramin.it

Enologo: Willi Stürz

7 Commenti

  1. Nussbaumer Gewurztraminer Sudtirol – Alto Adige Doc 2020 mente introvabile per noi comuni mortali.Viceversa,pur riconoscendone le buone qualità,il Pinot noir non mi fa impazzire.PS Gentile Enrico noto con piacere che quando incrocia grandi vini se li “sbobina “un paio alla volta e fa bene così si può concentrare al meglio per apprezzare ma ricordi sempre:vini delle Dolomiti con la cucina di mare è sempre un matrimonio che conviene fare.FM

  2. Ops.È saltata una frase È il mio preferito.Veramente c’è ne sarebbe anche un’altro ma a parte il prezzo proibitivo risulta praticamente introvabile ………FM

  3. Questo gewurztraminer è sicuramente eccellente, ma tu ti riferisci sicuramente al Kastelaz di Elena Walch che è eccellente. Aspetta e vedrai su questo schermo caro Francesco

  4. Il “Nussbaumer” a seconda dell’annata e se ben conservato ha anche una super longevita’, sfatando il mito che i Gewurztraminer hanno vita breve perche’ nn troppo acidi, ne’ ho bevuto a gennaio uno del 2006 che a dir il vero avevo dimenticato di avere in cantina, ultimo superstite di 2 cartoni…che dire perfettamente integro, con una spiccata acidita’ che la faceva ancora da padrone….il top della categoria…

  5. Esatto gentile sig. Marcello, il Gewurztraminer è sicuramente un vino molto longevo se rispetta tutti i canoni della perfetta vinificazione e conservazione. Lei sa benissimo che l’acidità di un grande vino dipende molto dalle condizioni climatiche locali, che non devono superare una temperatura molto elevata e con l’uva che deve essere raccolta a secondo del grado di maturazione. In Alto Adige la coltivazione è quasi integralmente praticata in alta montagna e pertanto non si corre questo rischio. A parte quelli altoatesini poi, che si difendono benissimo, i Grands Crus di Gewurztraminer alsaziani a vendemmia tardiva, secchi, molto fruttati e raffinati, superano perfino i grandi Riesling per quanto concerne la serbevolezza ed è tutto dire. Quelli di Trimbach e Zind Humbrecht poi sono insuperabili. Provare per credere.

  6. Sig. Enrico grz per le dritte gentilissimo, mi attivero’ al piu’ presto per rintracciare qualche bott da lei suggerita, up!

  7. Buongiorno. La cantina Tramin è una delle mie preferite e concordo pienamente con la descrizione del Nussbaumer, un vino inebriante, emozionante, che può regalare sorprese anche dopo diversi anni.

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