Vini di Cantine Barone – Nuove annate


Vini di Barone

Vini di Barone

di Enrico Malgi

I vini di Cantine Barone, azienda in conversione biologica, raccontano da molti anni con doviziosa grazia la storia della viticoltura cilentana. Francesco Barone e Giuseppe Di Fiore, con la esperienza dell’enologo stabiese Vincenzo Mercurio, riescono a produrre vini di qualità, che meritano tutta l’attenzione possibile.

Sette le etichette di nuove annate che ho assaggiato recentemente durante la mia ultima visita aziendale.

Controetichette vini di Barone

Controetichette vini di Barone

Marsia Bianco Paestum Igp 2018. Blend di Moscato al 65% e saldo di Malvasia Bianca e Fiano. Maturazione in acciaio ed affinamento in bottiglia. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo in enoteca di 10,00 euro.

Colore giallo paglierino lucente. L’ottimo bouquet è interessato da spiccati e aromi di frutta fresca e candita e poi da di erba mediterranea, muschio, glicine, tiglio e fiori d’arancio. Sorso fresco, sapido, morbido, delicato, seducente, aromatico, fragrante e stillato di freschezza. Slancio finale sicuramente godibile. Sulla cucina di mare e anche su un bel risotto allo zafferano.

Vignolella Fiano Cilento Doc 2018. Soltanto Fiano lavorato in acciaio e vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.

Il classico Fiano cilentano che non tradisce mai, connotato da una livrea di colore giallo paglierino sfavillante e solo leggermente sfiorata da schizzi verdolini di gioventù. Naso accattivante e propositivo, che riesce a captare subito credibili profumi di frutta fresca locale come il mandarino, il fico, il melone, la mela e la pera. Gradevole l’odorosa florealità di gelsomino e di ginestra. Attacco in bocca rivitalizzato su toni tesi, morbidi, eleganti, vellutati, sapidi e minerali. Palato leggiadro e seducente. Finale persistente e lungamente fruttato. Migliorerà col tempo. Su carne bianca e latticini.

Vestalis Fiano Cilento Dop 2016. Fiano Santa Sofia al 100%. Maturazione in acciaio e tonneau. Elevazione in boccia. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca di 20,00 euro.

Si tratta di un vino singolare e caratteristico prodotto con la Santa Sofia, l’unico bianco realmente autoctono del Cilento che Barone propone da qualche anno sul mercato con ottimi risultati. Veste cromatica giallo paglierino carico e luminoso. Pregevole l’impatto olfattivo che delinea un’ampiezza aromatica di ottima consistenza. Fruttato a go-go e fiori di campo in primis e poi proposizioni citrine e parvenze delicatamente affumicate. Impatto sulla lingua tagliente, sapido, succoso, avvolgente e gradevole. Retroaroma ammandorlato e pieno. Serbevolezza ancora tutta da scoprire. Pesce alla griglia e tagliere di formaggi.

Primula Rosa Paestum Igt 2018. Aglianico in purezza, lavorato in acciaio e vetro, dopo la criomacerazione per sei ore. Alcolicità di tredici gradi. Prezzo in enoteca di 13,00 euro.

Colore lucentemente salmonato. Naso di ottima intensità, laddove aspira voluttuari profumi di sottobosco e di frutta rossa. Carezze di rosa appassita, chinotto, mirto e salvia. Sulla lingua plana un sorso pieno, morbido, spigliato, suadente, sapido, garbato, ammandorlato e dinamico. Un guizzo di fresca acidità blandisce il palato, che poi è fatto segno di una verve salina e ricami polposi ed aggraziati. Chiusura abbondantemente fruttata ed ammaliante. Tagliere di salumi e pizza margherita.

Marsia Rosso Paestum Igp 2017. Blend di Aglianico e Primitivo. Maturazione in acciaio ed elevazione in vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca di 10,00 euro.

Vivace e splendente il bel colore rosso rubino nel bicchiere. Spettro aromatico variegato, che manifesta subito pregevoli profumi di amarena, prugna, ribes, mirtillo e refoli di pura mediterraneità. Spezialità in sottofondo. L’ingresso del sorso in bocca è giovane, delicato, pulito, profumato e piacevole. Tannini sotto controllo. Palato sapido, goloso e avvincente. Retroaroma attraente. In questo momento il vino si può misurare sia su piatti di terra e sia su quelli di mare col pomodoro.

Pietralena Aglianico Cilento Doc 2017. Aglianico al 100% lavorato in acciaio, botte grande e vetro. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.

Colore rosso rubino, riflesso di porpora. Profilo olfattivo di ottima costumanza, che evoca invasivi profumi fruttati di drupe piccole e medie che accalappiano le narici. Svolazzi terziari speziati di noce moscata, chiodi di garofano e vaniglia, seguiti da rimembranze di resina di pino, alloro, bacche di ginepro e china. Sorso scalpitante e terroso, materico e sontuoso, rotondo e austero. Calibrata la trama tannica. Vino dal carattere fiero e dinamico. Ottimo l’equilibrio gustativo, che sfocia in un finale intrigante e persistente. Su pasta al forno e carne arrosto.

Miles Aglianico Cilento Dop 2016. Aglianico in purezza, lavorato in acciaio e legno. Gradazione alcolica di quattordici e mezzo. Prezzo in enoteca di 20,00 euro.

Colore rosso rubino concentrato. Ampia e coinvolgente la performance olfattiva, che mette in evidenza essenze fruttate di marasca, prugna e sottobosco, intrecciate a terziarie percezioni vanigliate, mentolate, balsamiche, tartufate e speziate. Sentori idrocarburici. Legno ben dosato. Sorso scorrevole, caldo ed avvolgente. Trama tannica fitta e carnosa. Tattilità tonica e polposa. Spalla acida. Gusto profondo e sensitivo. La chiusura è totalmente appagante. Formaggi stagionati e cosciotto di agnello al forno.

Sede a Rutino (Sa) – Via Giardino, 2
Tel. 0974 830463 – [email protected]www.cantinebarone.it
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati di proprietà: 8, più 4 in affitto e poi conferitori di fiducia
Bottiglie prodotte: 100.000
Vitigni: Aglianico, Primitivo, Fiano, Falanghina, Santa Sofia, Moscato e Malvasia Bianca.

 

4 Commenti

  1. A bordo piscina sotto la Porta Rosa-Il Santa Sofia col baffo scorre a iosa-Solo sul giallo carico una perplessità-ma non contraddico Malgi, l’autorità

    I suoi ritmi di scrittura sono insostenibili anche per un milanese, i miei oMalgi

  2. Caro Marco hai ben definito la degustazione del Vestalis da perfetto conoscitore quale sei. Con le luci soffuse ed il riverbero della piscina il colore ti è sembrato meno carico, ma ti assicuro che dopo circa tre anni di maturazione e passaggio in tonneau visto in un ambiente diverso il colore si rivela certamente più concentrato.

  3. Caro Francesco, nulla di personale ovviamente, si è trattato di un momento di pura degustazione “professionale”.

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