Vini di Planeta


22/3/2019 2.3 MILA LETTURE
VIni di Planeta
VIni di Planeta

di Enrico Malgi

Da quando mi sono imposto di tratteggiare un excursus delle più antiche imprese vitivinicole siciliane mi sento sempre più attratto ed affascinato dall’insita storia che riguarda ogni singolo profilo aziendale. Questa volta frutto della mia indagine è l’azienda Planeta, che può vantare un background lungo cinque secoli, passando attraverso diciassette generazioni. Produzione ricca ed ampiamente premiata in tutto il mondo, che il “Pianeta Planeta” sforna nelle cinque tenute siciliane di proprietà: Menfi, il cuore di tutte le attività e dove è dislocata la sede principale, Vittoria, Noto, Etna e Capo Milazzo. In tutti questi territori l’obiettivo principale è quello di portare avanti una sostenibilità ambientale, attraverso protocolli, comportamenti e procedure che vengono adottati a favore dell’ambiente ed a tutela dei consumatori. Di pari passo, poi, si pensa sempre ad elevare la qualità di ogni singola etichetta, attraverso un impegno costante, strumenti ultramoderni e tecnologici e personale qualificato ed altamente professionale. Senza dimenticare poi la pratica di una politica dei prezzi davvero molto favorevoli.

Quattro le etichette per una verifica organolettica.

Controetichette vini di Planeta
Controetichette vini di Planeta

Allemanda Sicilia Moscato di Noto Doc 2017. Moscato bianco in purezza, lavorato in acciaio, dopo decantazione statica del mosto, diraspapigiatura e pressatura soffice. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale intorno ai 10,00 euro, davvero conveniente.

Il titolo dell’etichetta si riferisce ad una danza barocca, adatta proprio a questo vino connotato com’è da un colore giallo paglierino chiaro e lucente. Impressionante il bouquet di pompelmo rosa, mandorla fresca, pesca bianca, gelsomino, sambuco, petali di rosa, zagara, macchia mediterranea e miele. Tratto odoroso puro, integro e cristallino. Bocca  aromatica, sapida e  fresca. Sorso secco, fruttato ed avvolgente. Sviluppo palatale connotato da intensa dinamicità. Chiusura caratteristica ed ammaliante. Da provare su un risotto ai frutti di mare, crostacei e formaggi freschi.

Eruzione 1614 Carricante Sicilia Doc 2017. Blend di Carricante al 90% e saldo di Riesling. Acciaio e vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo della bottiglia di 21,00 euro.

Il nome dell’etichetta si rifà alla famosa eruzione dell’Etna del 1614 che durò addirittura dieci anni. Splendente il colore giallo paglierino nel bicchiere. Credenziali olfattive di ottima caratura e di estremo interesse, che evidenziano sentori di cenere, cappero, anice, fichi d’india, carrube, arbusti, ginestra e salvia. Approccio palatalesapido, minerale e sulfureo. Sorso dinamico, morbido ed elegante. Bocca tagliente quanto basta ed anche aggraziata. Silhouette agile, incalzata da un ritmo arioso e leggiadro. Nel persistente e godibile retroaroma ritornano le rimembranze sulfuree. Buona serbevolezza. Da preferire su piatti di pesce, latticini e carne bianca.

Mamertino Doc 2016. Blend di Nero d’Avola al 60% e saldo di Nocera. Fermentazione in acciaio, maturazione in botti di legno di 35 ettolitri per un anno e poi elevazione in vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca di 17,00 euro ben spesi.

Una denominazione questa che affonda le radici nell’antichità, quando il popolo dei Mamertini, di origine campana, produceva un vino speciale descritto da Strabone e Plinio il Vecchio e molto amato anche da Giulio Cesare.

Colore rosso rubino non troppo carico. Tratto olfattivo interessato subito da vezzi fruttati di more, ribes, prugna, marasca, bergamotto e fichi d’india. Cadenzati i risvolti odorosi di zagara, viola e salvia. Preponderanti le terziarie effusioni di pepe nero, cannella e vaniglia. Irresistibile il sorso che fa il suo ingresso in bocca e che denota esuberanza e struttura, ma al tempo stesso anche finezza, eleganza, morbidezza e raffinatezza. Buona la freschezza ed ottimamente diluita la componente tannica. Vino dinamico, tonico, equilibrato, lineare e sapido. Finale armonico, gradevole e persistente. Davvero una scoperta questa etichetta, connotata da ottima longevità. Su carne rossa e bianca, minestre e zuppa di pesce.

Nocera Sicilia Doc 2017. Nocera al 100%, lavorato in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca di 13,00 euro.

Il Nocera è un raro ed antico vitigno siciliano di origine ellenica, coltivato soprattutto in provincia di Messina fin dal VIII secolo a.C. ed in parte anche in Calabria e Provenza.

Colore rosso rubino concentrato. Gamma olfattiva incentrata frutta come le ciliegie, le prugne, il fico ed il sottobosco, che si intersecano poi floreali di geranio, a sussurri di macchia mediterranea, a note di balsamo e ad impronte di spezie orientali, come i chiodi di garofano e la vaniglia. Sorso solido, compatto, asciutto, intrigante ed abbastanza astringente, puntellato però da una guizzante freschezza e da bilanciate preposizioni morbide, suadenti e fragranti. Progressione palatale vibrante, complessa, reattiva e dinamica, che fa da prodromo ad una chiusura bene articolata, accattivante e sensoriale, per un vino che si impone per il suo stile originale. Agnello al forno e formaggio Ragusano.

Sede a Menfi (Ag) – Contrada Dispensa
[email protected]www.planeta.it
Enologo: Alessio Planeta
Ettari vitati: circa 400 – Bottiglie prodotte 2.500.000
Vitigni: Nero d’Avola, Frappato, Nocera, Nerello Mascalese, Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot, Syrah, Fiano, Grecanico, Grillo, Moscato Bianco, Carricante, Riesling, Viognier e Sauvignon Blanc.

2 risposte

  1. Il caciocavallo ragusano(per chi non lo sapesse è un grosso parallelepipedo) c’è l’ho mi manca il Nocera,ma di questo passo credo che per il convivio Pasquale rimarrà ben poco..Stupidate a parte cosa aggiungere a questa grande azienda se non che ,almeno per me,è difficile trovare il Cometa Fiano in purezza chiaramente diverso da quelli irpini ma che mi intriga molto anzi parecchio.FM

  2. Caro Francesco mi dispiace ma purtroppo non possiedo né il Cometa né il Nocera, altrimenti te li avrei fatto assaggiare. Resta il fatto, comunque che Planeta produce vini straordinari. E proprio il Nocera mi ha davvero sorpreso.

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