
di Enrico Malgi
Ho avuto il privilegio di assaggiare i vini biologici di Fattoria La Rivolta di Paolo Cotroneo e famiglia di Torrecuso, seguita dall’enologo Vincenzo Mercurio, molte volte in passato e li ho trovati sempre ottimi. Così com’è capitato anche stavolta con quattro bottiglie recentemente lanciate sul mercato.
Sogno di Rivolta Beneventano Bianco Igt 2019. Blend di Falanghina al 50% e saldo di Fiano e Greco. Maturazione in acciaio, affinamento in barriques per cinque mesi e poi elevazione in vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 14,00 euro.
Nel bicchiere si staglia un colore giallo paglierino dorato e lucente. Bouquet espansivo ed intrigante, dal quale il naso aspira con voluttuoso sentimento copiosi e gratificanti profumi di clementina, pesca, pera, sambuco, gelsomino ed erbe aromatiche di mediterranea memoria. Sottofondo speziato e sfumato di tocchi sulfurei. Approccio palatale bello fresco e sostanzioso, leggiadro e raffinato, elegante ed armonico, sapido e vezzoso. Vino in piena fase di spinta e già proiettato verso un radioso futuro. Legno non invasivo. Resisterà al tempo che avanza ancora per molti anni. Allungo finale dinamico e godurioso. Da preferire su piatti di mare, ma anche su alcuni di di terra.

Greco Taburno Sannio Dop 2020. Soltanto Greco lavorato in acciaio e boccia. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 11,00 euro.
Sintomatico lo splendido colore giallo paglierino già carico. Spettro aromatico intensamente affastellato da gradevoli e costumate nuances di pesca bianca, albicocca, mela verde, mandorla tostata, ananas, mango, ginestra e vegetali freschi. In bocca fa il suo esordio un sorso secco, morbido e polposo. Nitidezza gustativa segnata da una tattilità affascinante, tonica, equilibrata e guizzante. Acidità tesa e sferzante. Sviluppo palatale vellutato, lineare, seducente, palpitante e stimolante. Buona serbevolezza. Chiosa finale deliziosamente appagante. Da provare su un piatto di vermicelli a vongole e carne bianca.
Fiano Taburno Sannio Dop 2020. Fiano in purezza maturato in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 11,00 euro.
Alla vista si appalesa un fulgido e giovane colore giallo paglierino non troppo carico. L’ampio crogiolo è depositario di un variegato e coreografico corredo aromatico, dal quale il naso attinge pregevoli essenze di melone, mela, pera, nocciola, agrumi, biancospino, salvia e rosmarino. Captazioni minimali di spezie orientali. Sorso accattivante, compiacente, penetrante, sapido, soave, aggraziato e succoso. Gusto arioso, sensuale, scalpitante e tagliente. Registro palatale ben ricamato, cangiante e focalizzato su un crescendo rossiniano. Longevità a lunga scadenza. Retroaroma molto persistente. Da abbinare ad un risotto ai frutti di mare e latticini.
Le Mongolfiere di San Bruno Aglianico del Taburno Rosato Docg 2019. Aglianico al 100% lavorato in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.
Nel bicchiere risalta un brillante cromatismo rosato cerasuolo. Impatto olfattivo sospiroso e variopinto, che si segnala come portatore di godibili ed invadenti suadenze di ciliegia, ribes, mirtilli, lamponi, more, melagrana e rosa canina, intrecciate a sospiri di pura macchia mediterranea. In bocca entra un sorso scorrevole, intrigante, minerale, affusolato, felpato e bello fresco. Percezione tattile fine, sontuosa, aggraziata e seducente. Frutto integro e polposo. Souplesse affascinante. Chiusura delineata su toni edonistici. Ottimo alleato di una zuppa di pesce e tagliere si salumi.
Fattoria La Rivolta
Contrada Rivolta – Torrecuso (Bn)
Tel. 0824 872921 – Fax 0824 884907
[email protected] – www.fattorialarivolta.com
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati di proprietà: 29 – Bottiglie prodotte: 280.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Fiano, Greco e Coda di Volpe.
2 commenti
Francesco Mondelli
22 Dicembre 2021 - 10:16Ottimi vini anche se l’eccellenza ,il mio farmacista preferito seguito dal piccolo grandissimo Mercurio che facendo onore al propio cognome da sempre ama volare alto,questa azienda modello la raggiunge con i rossi di grande spessore ed eleganza ma,nonostante ciò ,devo riconoscere che Mongolfiere a S Bruno è uno dei pochi rosati che amo bere e che appaghi appieno la mia voglia di coccole.Ad maiora da FM
Enrico Malgi
22 Dicembre 2021 - 15:55Certo caro Francesco, i bianchi ed il rosato sono perfetti ma anche i rossi non sono da meno. La collaborazione tra Vincenzo Mercurio e Paolo Cotroneo va alla grande, potendo contare poi su vitigni autoctoni di grande pregio e su un areale molto vocato.
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