Vini bianchi Fattoria La Rivolta


I bianchi di Fattoria La Rivolta

di Enrico Malgi

Sempre affidabili e molto convincenti i vini biologici prodotti dalla Fattoria La Rivolta di Torrecuso, appartenente a Paolo Cotroneo e famiglia dal 1997 e coadiuvata dall’enologo Vincenzo Mercurio.

Sono molti anni che assaggio i vini aziendali solitamente quelli appena usciti sul mercato, stavolta invece Paolo ha deciso di farmi una gradita sorpresa proponendomi quattro etichette di solo bianchi abbastanza datati.

Controetichette bianchi Fattoria La Rivolta

Coda di Volpe Taburno Sannio Dop 2012. Coda di Volpe al 100%. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. In azienda si conservano gelosamente ancora poche bottiglie

Nel calice brilla un solare colore giallo dorato. Dall’espressivo bouquet saltano fuori molteplici e variegati profumi, che iniziano la danza proponendo gradevoli aromi di pera abate, mela cotogna, pesca gialla, albicocca, clementina, ananas, ginestra, camomilla, erbe aromatiche e sussurri speziati. In bocca penetra un sorso ancora in sella, nonostante siano trascorsi quasi dodici anni dalla vendemmia, sfoggiando al palato un gusto secco e pulito, sapido e morbido, accomodante ed essenziale, intrigante ed elegante, gentile ed armonico. Frutta croccante. Buona anche l’acidità. Sviluppo palatale equilibrato e fornito di ottimo corpo. Potrà sfidare le avversità del tempo ancora per qualche anno. Allungo finale leggermente amaricante ma molto gradevole.  Da preferire su un risotto ai funghi porcini e carne bianca ed anche su qualche pietanza più consistente.

Taburno Falanghina del Sannio Dop 2012. Soltanto Falanghina. Affinamento in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Anche qui ci ancora soltanto poche bottiglie disponibili.

Alla vista si presenta un colore giallo paglierino carico, ma non come la Coda di Volpe precedente. Fierezza aromatica costellata da intense e promiscue fragranze di pesca bianca, mela verde, mandarino, nespola, melone bianco, banana, ananas, cadenze di fiori bianchi, giocosità vegetali di macchia mediterranea e costumanze speziate. Impatto del sorso sulla lingua decisamente fresco e gradevole e poi anche elegante, sapido, glicerico, succoso, balsamico, mentolato, arrotondato, consistente e dinamico. Contatto palatale ancora molto vivace ed aggraziato, solido, compatto, vibrante, fibroso, seducente ed anche grasso. Non siamo ancora giunti al capolinea. Affondo finale persistente e godibile. Sulla cucina di mare sicuramente, ma questo vino, come la Coda di Volpe, farà senz’altro un figurone anche su piatti più strutturati.

Greco Taburno Sannio Dop 2018. Greco in purezza. Affinamento in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 20,00 euro.

Nel calice traspare un luminoso colore giallo paglierino carico. Dall’ampio crogiolo il naso aspira voluttuosi, eterogenei e profondi profumi di pesca gialla, pera kaiser, albicocca, mandorla, pompelmo, gelsomino, muschio, timo e caprifoglio, insieme ad afflati speziati di zenzero, curry, cannella e chiodi di garofano. In bocca esordisce un sorso scorrevole, secco, fresco, morbido, fluido, infiltrante, sfaccettato, agrumato, elegante, minerale e sapido. Tattilità molto accattivante e segnata subito da una doviziosa purezza gustativa, la quale si rivela poi deliziosa, vellutata, carezzevole, gaudente, nitida, sfiziosa e leggiadra. Appeal seducente, sontuoso, raffinato, affascinante, palpitante, stimolante e lineare. Longevità a lungo raggio. Chiusura su toni avvolgenti ed epicurei. Da preferire su un piatto di vermicelli a vongole e mozzarella.

Fiano Taburno Sannio Dop 2018. Solo Fiano maturato in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 20,00 euro.

Colore giallo paglierino abbastanza carico, vivo e luccicante. Piglio olfattivo esemplare per la gradevole effusione di voluttuosi e pluralistici profumi di pesca bianca, pera spadona, nocciola, mandorla, mango ed ananas, supportati poi da delicate essenze di fiori di acacia e di tiglio e da rimembranze vegetali e volutamente speziate. Approccio palatale bello fresco e godibile, morbido e soave, sapido e succoso, seducente e comunicativo e connotato poi da una matrice agrumata e nocciolata. Tensione gustativa elegante, aristocratica, rigorosa, vitale, avvincente, sensuale, personalizzata, caratteriale, dinamica e ben ritmata. Zenit ancora molto lontano, perché il vino esprime ancora molta energia. Retroaroma decisamente appagante. Da provare su un risotto alla pescatora e mozzarella.

Bene, devo dire che sono rimasto piacevolmente colpito da questi quattro vini bianchi. Quello che nel frangente mi ha stupito di più è stata senz’altro la Coda di Volpe, che non ritenevo capace di un’integrità di serbevolezza così a lungo raggio. Della Falanghina, del Greco e del Fiano invece sappiamo tutti che sono vini molto longevi e di grande pregio.

Coda di Volpe 2012 e Falaghina 2012 Fattoria La Rivolta

 

Fattoria La Rivolta
Contrada Rivolta – Torrecuso (Bn)
Tel. 0824 872921 – Fax 0824 884907

[email protected] – www.fattorialarivolta.com

Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati di proprietà: 29 – Bottiglie prodotte: 180.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Fiano, Greco e Coda di Volpe.

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Vini Fattoria La Rivolta

Vini Fattoria La Rivolta

di Enrico Malgi

Ho avuto il privilegio di assaggiare i vini biologici di Fattoria La Rivolta di Paolo Cotroneo e famiglia di Torrecuso, seguita dall’enologo Vincenzo Mercurio, molte volte in passato e li ho trovati sempre ottimi. Così com’è capitato anche stavolta con quattro bottiglie recentemente lanciate sul mercato.

 Sogno di Rivolta Beneventano Bianco Igt 2019. Blend di Falanghina al 50% e saldo di Fiano e Greco. Maturazione in acciaio, affinamento in barriques per cinque mesi e poi elevazione in vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 14,00 euro.

Nel bicchiere si staglia un colore giallo paglierino dorato e lucente. Bouquet espansivo ed intrigante, dal quale il naso aspira con voluttuoso sentimento copiosi e gratificanti profumi di clementina, pesca, pera, sambuco, gelsomino ed erbe aromatiche di mediterranea memoria. Sottofondo speziato e sfumato di tocchi sulfurei. Approccio palatale bello fresco e sostanzioso, leggiadro e raffinato, elegante ed armonico, sapido e vezzoso. Vino in piena fase di spinta e già proiettato verso un radioso futuro. Legno non invasivo. Resisterà al tempo che avanza ancora per molti anni. Allungo finale dinamico e godurioso. Da preferire su piatti di mare, ma anche su alcuni di di terra.

Controetichette Vini Fattoria La Rivolta

Controetichette Vini Fattoria La Rivolta

Greco Taburno Sannio Dop 2020. Soltanto Greco lavorato in acciaio e boccia. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 11,00 euro.

Sintomatico lo splendido colore giallo paglierino già carico. Spettro aromatico intensamente affastellato da gradevoli e costumate nuances di pesca bianca, albicocca, mela verde, mandorla tostata, ananas, mango, ginestra e vegetali freschi. In bocca fa il suo esordio un sorso secco, morbido e polposo. Nitidezza gustativa segnata da una tattilità affascinante, tonica, equilibrata e guizzante. Acidità tesa e sferzante. Sviluppo palatale vellutato, lineare, seducente, palpitante e stimolante. Buona serbevolezza. Chiosa finale deliziosamente appagante. Da provare su un piatto di vermicelli a vongole e carne bianca.

Fiano Taburno Sannio Dop 2020. Fiano in purezza maturato in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 11,00 euro.

Alla vista si appalesa un fulgido e giovane colore giallo paglierino non troppo carico. L’ampio crogiolo è depositario di un variegato e coreografico corredo aromatico, dal quale il naso attinge pregevoli essenze di melone, mela, pera, nocciola, agrumi, biancospino, salvia e rosmarino. Captazioni minimali di spezie orientali. Sorso accattivante, compiacente, penetrante, sapido, soave, aggraziato e succoso. Gusto arioso, sensuale, scalpitante e tagliente. Registro palatale ben ricamato, cangiante e focalizzato su un crescendo rossiniano. Longevità a lunga scadenza. Retroaroma molto persistente. Da abbinare ad un risotto ai frutti di mare e latticini.

Le Mongolfiere di San Bruno Aglianico del Taburno Rosato Docg 2019. Aglianico al 100% lavorato in acciaio e vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.

Nel bicchiere risalta un brillante cromatismo rosato cerasuolo. Impatto olfattivo sospiroso e variopinto, che si segnala come portatore di godibili ed invadenti suadenze di ciliegia, ribes, mirtilli, lamponi, more, melagrana e rosa canina, intrecciate a sospiri di pura macchia mediterranea. In bocca entra un sorso scorrevole, intrigante, minerale, affusolato, felpato e bello fresco. Percezione tattile fine, sontuosa, aggraziata e seducente. Frutto integro e polposo. Souplesse affascinante. Chiusura delineata su toni edonistici. Ottimo alleato di una zuppa di pesce e tagliere si salumi.

 

Fattoria La Rivolta

Contrada Rivolta – Torrecuso (Bn)

Tel. 0824 872921 – Fax 0824 884907

[email protected]www.fattorialarivolta.com

Enologo: Vincenzo Mercurio

Ettari vitati di proprietà: 29 – Bottiglie prodotte: 280.000

Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Fiano, Greco e Coda di Volpe.

2 Commenti

  1. Ottimi vini anche se l’eccellenza ,il mio farmacista preferito seguito dal piccolo grandissimo Mercurio che facendo onore al propio cognome da sempre ama volare alto,questa azienda modello la raggiunge con i rossi di grande spessore ed eleganza ma,nonostante ciò ,devo riconoscere che Mongolfiere a S Bruno è uno dei pochi rosati che amo bere e che appaghi appieno la mia voglia di coccole.Ad maiora da FM

  2. Certo caro Francesco, i bianchi ed il rosato sono perfetti ma anche i rossi non sono da meno. La collaborazione tra Vincenzo Mercurio e Paolo Cotroneo va alla grande, potendo contare poi su vitigni autoctoni di grande pregio e su un areale molto vocato.

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