Vini La Pizzuta del Principe – Nuove annate


Vini La Pizzuta del Principe

Vini La Pizzuta del Principe

di Enrico Malgi

Albino Bianchi, insieme con la moglie Clara Ranieri e la figlia Dorina Bianchi, conduce con meritato successo l’azienda agricola biologica certificata calabrese La Pizzuta del Principe. Ottima la produzione vitivinicola, frutto di un mix tra vitigni locali e varietà internazionali.

In questi giorni ho potuto degustare tre vini di nuove annate: un bianco e due rossi.

Controetichette vini La Pizzuta del Principe

Controetichette vini La Pizzuta del Principe

Molarella Pecorello Val di Neto Igp 2021. Soltanto Pecorello, tipica specie dell’alta Calabria a bacca bianca, vendemmiato a metà settembre. Maturazione per cinque mesi in acciaio e poi affinamento in vetro per due mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,50 euro.

Nel bicchiere risalta uno splendente colore giallo paglierino striato di lampi verdognoli. Arioso e sospiroso il pluralistico bouquet, che evoca all’olfatto pregevoli profumi di pesca bianca, melone bianco, pera, mela limoncella, clementina, biancospino e vegetali freschi. Sfumature speziate in sottofondo. Bocca molto ricettiva, che accoglie premurosamente un sorso docile, fresco, soave, cristallino, flessuoso, morbido, sapido ed anche elegante nel suo sicuro incedere. Preziose poi le connotazioni tattili, che si rivelano succose, seducenti, aggraziate, fruttate ed ottimamente calibrate. Vino da bere giovane. Affondo finale molto gradevole. Da provare sulla classica cucina di mare calabrese.

Jacca Ventu Rosso Melissa Dop 2020. Blend di Gaglioppo al 90% e saldo di Greco Nero. Uve raccolte a metà ottobre. Affinamento per un anno in botte e poi elevazione in boccia per sei mesi. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 12,50 euro.

Bicchiere tinto da uno sfavillante colore rosso rubino poco carico e poco appariscente. Il contenuto all’interno del sensitivo crogiolo è ricco di ottime fragranze di amarena, prugna, sottobosco, fiori rossi, gradevoli sospiri di macchia mediterranea ed ioniche suadenze salmastre. Golosi poi gli afflati speziati, saldati ad intensi richiami terziari, che soddisfano appieno le narici. In bocca penetra un sorso accondiscendente, accomodante, collaboratore, stuzzicante e solidale. Gusto tagliente, arrotondato, glicerico, voluttuoso, bene strutturato, composito, espressivo, fascinoso, equilibrato e dinamico. Stile rigoroso. Trama tannica affusolata. Buona la serbevolezza. Chiusura totalmente appagante. Perfetto su un piatto di pasta al ragù e grigliata di carne.

Zingamaro Greco Nero Val di Neto Igp 2019. Greco Nero in purezza, altro classico vitigno calabrese, vendemmiato ad inizio di ottobre. Maturazione ed affinamento in acciaio, legno e bottiglia per circa due anni. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale Ho.Re.Ca. di 19,60.

Alla vista si presenta una tonalità di rosso scuro ed impenetrabile attraversato da riflessi purpurei. Al naso si accalcano veraci e promiscue essenze di ciliegia, ribes, mirtilli, more, viola, giaggiolo, timo, salvia, noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero insieme a gioiose impronte speziate e terziarie. In bocca entra un sorso che si distende tranquillamente sulla lingua per essere scansionato. E così ne viene fuori una sensazione di asciuttezza, freschezza, solidità e dinamicità. Tannini goduriosi. Tensione palatale coinvolgente, tonica, reattiva, carnosa, vibrante, scattante, scalpitante, seducente ed infiltrante. Allure nobile ed aristocratica. Da valutare la longevità tra qualche anno. Retroaroma decisamente persistente. Da abbinare ad un caciocavallo silano e ‘nduja calabrese.

 

Sede a Strongoli (Kr) – Contrada La Pizzuta
Tel e Fax 0962 88252

[email protected] – www.lapizzutadelprincipe.it
Enologo: Massimo Bartolini
Ettari di proprietà: 100, di cui 13 vitati – Bottiglie prodotte: 40.000
Vitigni: Gaglioppo, Magliocco Canino, Greco Nero e Bianco, Cabernet Sauvignon, Pecorello e Chardonnay.