Vini Monserrato 1973 – Nuove Annate
di Enrico Malgi
Com’è risaputo la provincia di Benevento è il territorio della Campania dove si coltiva maggiormente la vite, frutto di circa 10.000 ettari vitati e con una produzione vitivinicola media annuale che supera addirittura più della metà di tutto il totale regionale. Le specie autoctone allevate sono soprattutto l’Aglianico, il Piedirosso, la Camaiola (ex Barbera) e la Falanghina, più altre varietà tipicamente comprensoriali.
L’azienda Monserrato 1973, fondata proprio nel 1973 dal Cavaliere Francesco Zecchina ed attualmente retta dal nipote Ing. Lucio Murena, si trova collocata ai piedi del Monte Serrato (da qui il toponimo aziendale) intorno alla stessa città di Benevento.
In questi giorni ho avuto l’occasione di assaggiare quattro bottiglie di nuove annate: due di bianco, una di vino frizzante ed una di rosso.
Levata Falanghina Campania Igp 2024. Soltanto Falanghina. Maturazione in acciaio per quattro mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 14,00 euro.
Nel calice risalta un fervido ed attraente colore giallo paglierino, soltanto leggermente venato di verde clorofilla. Dal ricco e variegato bouquet il naso riesce a captare doviziosi e gradevoli profumi, i quali evocano alla mente gioiose reminiscenze di mela verde, banana, ananas, clementina, melone bianco, ginestra, aghi di pino e chiodi di garofano, insieme a cadenze mentolate e balsamiche che vanno così ad impinguare tutto il corredo aromatico. In bocca penetra un sorso succoso, pulito, morbido, sapido, rotondo, aggraziato, raffinato, leggiadro, soave, elegante, equilibrato, scattante, fruttato e guizzante di acidità. Buona la serbevolezza. Affondo finale molto piacevole. Da preferire su un piatto di vermicelli a vongole e latticini freschi.
Murate di Sopra Bianco Campania Igt 2024. Blend di Falanghina e Fiano. Affinamento parte in acciaio per sei mesi e l’altra parte sempre per sei mesi in barriques. Tenore alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 22,00 euro.
Alla vista si manifesta una tonalità di giallo paglierino abbastanza carico. Crogiolo depositario di un composito e voluttuoso campionario aromatico, in cui la parte principale spetta di diritto a sontuose fragranze fruttate di mela renetta, pera kaiser, pesca bianca, albicocca, nocciola, mandarino, mandorla, mango ed ananas. Di concerto ecco poi farsi avanti gaie e promiscue effusioni di biancospino, magnolia, eucalipto, timo, salvia, cannella, zenzero e sentori terziari. Approccio palatale bello fresco ed espansivo, tonico e solidale, goliardico e sospiroso, balsamico e pervasivo, delizioso ed ammaliante, di un sorso che si rivela poi avvolgente, morbido, sapido, elegante, affabulatore, stimolante e dinamico, prodromo ad un’ottima longevità. Scatto finale appagante. Perfetto l’abbinamento con un risotto ai frutti di mare e carne bianca.
Scuotiterra Rosato Frizzante Beneventano Igp 2024. Camaiola (Barbera)in purezza affinata in anfora. Una piccola parte del mosto viene conservata per essere utilizzata in primavera come liqueur de tirage per la presa di spuma. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 16,00 euro.
Tipico il solare colore rosato sanguinello. Pregevole e vaporosa la spuma, la quale sovrasta come cappello calibrate, impertinenti e giocose bollicine. Bouquet profumato di sfiziosi e variopinti elementi olfattivi di fragola, lamponi, visciola, melagrana, chinotto, ribes, mirtilli, rosa canina, sussurri di erbe aromatiche e minimali essenze speziate. In bocca esordisce un sorso rinfrescante, secco, lieve, frizzante, succoso, carezzevole, fruttato, minerale, suadente, birichino, glicerico, beverino, dissetante e felpato. Silhouette tenue, slanciata, agile ed elegante. Chiusura gradevole. Da associare ad un piatto di pasta alla crema di zucchine e tagliere di salumi.
Beneventano Barbera Igp 2023. Camaiola (Barbera) al 100%. Affinamento per sei mesi in anfora. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 18,00 euro.
Acclarata ormai definitivamente l’annosa controversia tra Barbera Beneventano e Camaiola, che ha visto prevalere ufficialmente quest’ultima specie con l’iscrizione nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite nel 2021, si può procede adesso a formalizzare la sua dicitura sulle etichette delle bottiglie, anche se purtroppo ancora insiste la vecchia didascalia di Beneventano Barbera” come nel caso specifico.
Vediamo allora come si presenta questo vino. Il calice è tinto da un apprezzabile e scenografico colore rosso giovane, purpureo e brillante. Ventaglio olfattivo riccamente segnato da un accumulo di piacevoli aromi, i quali contrassegnano voluttuosi ricordi fruttati di amarena, prugna, fragoline di bosco, mandorle e piccole bacche del sottobosco, insieme con echi floreali di violetta, di petali di rosa e di geranio, sospiri vegetali di timo e di salvia e frammenti speziati. In bocca fa il suo ingresso un sorso tagliente di freschezza, proprio come fosse una Barbera, succoso, schietto, gentile, glicerico, arrotondato, godurioso, passionevole, sontuoso, balsamico, minerale, sensuale, armonico, equilibrato, tonico e corroborante. Trama tannica affusolata. Allure aristocratica ed affascinante. Ottima la potenzialità di serbevolezza. Retroaroma persistente ed epicureo. Da preferire su una parmigiana di melanzane e formaggi semistagionati.
Un’ottima batteria di vini decisamente territoriali questi di Monserrato, che riflettono in pieno un areale così ricco, privilegiato e competitivo come quello del Sannio che ha pochi uguali in tutta Italia.
Monserrato 1973 Tecnoagricola Società Agricola
Contrada La Francesca – Benevento
Tel. 0824 565041- Cell. 3385691239 – 338 4968620
[email protected] – www.monserrato1973.it
Enologo: Fortunato Sebastiano
Ettari di proprietà: 60, di cui 13,5 vitati
Bottiglie prodotte: 13.000
Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Camaiola, Falanghina e Fiano
Scheda del 13 maggio 2024

Vini Monserrato
di Enrico Malgi
L’azienda Monserrato ha visto la luce nel 1973 per merito del Cavaliere Francesco Zecchina imprenditore edile napoletano appassionato del territorio sannita e della sua eccellente viticoltura. Egli si stabilisce nei dintorni di Benevento ai piedi del Monte Serrato, acquisendo una superficie di 60 ettari in cui pianta tabacco, olivi e vigneti. Attualmente l’azienda è condotta dal nipote Lucio Murena, il quale nel 2022 ha riconvertito l’impresa a conduzione biologica certificata.

Controetichette vini Monserrato
Sono cinque le bottiglie di vino che ho assaggiato in questa occasione.
Levata Falanghina Campania Igp 2023. Falanghina in purezza. Maturazione in acciaio ed anfora per quattro mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.
Nel calice brilla un sintomatico e coreografico colore giallo paglierino intenso, appena screziato da giovani riflessi verdognoli. Espansivo e multiforme il pregevole bouquet, dal quale un naso curioso ed impaziente aspira gradevoli profumi di mela annurca, pera spadona, clementina, nespola, pesca gialla, banana, ananas, ginestra, gelsomino, salvia, timo e coriandoli speziati. Bocca molto ricettiva ed ospitale, che accoglie un sorso massimamente fresco, pulito, morbido, sapido, minerale, succoso, elegante ed ottimamente equilibrato. Sviluppo palatale tonico, raffinato, leggiadro, aggraziato e scattante e che riesce a conservare una succosa naturalezza per tutto l’arco gustativo, alimentando così un crescendo molto espressivo e ben ritmato. Buona la serbevolezza. Affondo finale pervasivo. Da abbinare ad un bel piatto di spaghetti a vongole e latticini freschi sanniti.
Le Murate Bianco Campania Igt 2023. Blend di Falanghina e Fiano. Affinamento parte in acciaio per sei mesi e l’altra parte sempre per sei mesi in barriques. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 18,00 euro.

Le Murate Campania Bianco Igt 2023 Monserrato
Perfetto il connubio tra la Falanghina tipicamente beneventana ed il Fiano simbolo del comprensorio irpino. Intanto nel calice serpeggia un esemplare colore giallo paglierino abbastanza carico. Spettro aromatico di grande impatto olfattivo, laddove esprime un accumulo di gioiose, voluttuose e poliedriche essenze di tanta buona roba.

Le Murate Campania Bianco Igt 2023 Monserrato sul risotto allo zafferano
Ovviamente l’incipit è appannaggio di eccellenti fragranze fruttate di mela renetta, pera kaiser, pesca bianca, albicocca, nocciola, mandarino, melone bianco, mandorla ed ananas. In prosieguo vengono evocate al naso goliardiche e ricamate percezioni di biancospino, magnolia, eucalipto, timo, salvia, chiodi di garofano e zenzero. In bocca penetra un sorso avvolgente, morbido, sapido, elegante, sospiroso, citrino, balsamico, succoso, tonico e tagliente di freschezza. Pregnanza gustativa pervasiva, deliziosa, ammaliante e dinamica, che anticipa un finale godereccio, stuzzicante ed affabulatore. Resisterà al tempo che avanza almeno per altri sei-sette anni. Perfetto l’abbinamento con un risotto allo zafferano e pesce e vongole.
Scuotiterra Beneventano Rosato Frizzante Igp 2023. Soltanto Barbera (Camaiola). L’affinamento avviene in anfora. Una piccola parte viene conservata per essere utilizzata in primavera come liqueur de tirage per la presa di spuma. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 14,00 euro.

Scuotiterra Beneventano Rosato Frizzante Igt 2023 Monserrato
Alla vista risalta un caratteristico colore rosato sanguinello. La spuma è abbastanza vaporosa e voluminosa, mentre le calibrate bollicine danzano felici nel calice. Al naso salgono tipici e delicati profumi di fragola, visciola, melagrana, ribes, mirtilli, rosa canina e vegetali freschi, unitamente a briciole speziate. In bocca arriva un sorso secco, lieve, vivace, fragrante, succoso, sapido, suadente, teso, birichino, morbido, beverino, dissetante, scorrevole, divertente e felpato. Palato tenue, slanciato, verticale, sfizioso, carezzevole e percettore di una solida scorta di frutta. Scatto finale appagante. Da provare su finger food, pizza margherita ed un piatto di pasta e ceci.
Rintocco Rosso Campania Igp 2021. Blend di Aglianco, Barbera (Camaiola) e Merlot. Affinamento in acciaio e poi una piccola percentuale della massa matura in legno grande. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 12,00 euro.
Veste cromatica segnata da un fulgido colore rosso rubino, appena intaccato da lampi purpurei. Crogiolo ampiamente variegato, che rievoca una molteplicità di profumi che rimembrano in successione l’amarena, la susina nera, le mandorle, le noci, le piccole bacche del sottobosco ed echi di violetta, petali di rosa, geranio, timo, salvia e spezie orientali. In bocca penetra un sorso tagliente e vibrante di frutto, schietto, glicerico, sospiroso, arrotondato, temperamentale, passionevole, sontuoso, balsamico, minerale, sensuale, armonico, equilibrato, tonico e corroborante. Tessitura tannica talentuosa. Allure aristocratica ed affascinante. Potenzialità di conservazione a lungo raggio. Chiusura persistente ed epicurea. Da preferire su un piatto di pasta al forno e formaggi semistagionati.
Beneventano Barbera (Camaiola) Igp 2022. Barbera (Camaiola) in purezza. Affinamento in acciaio ed anfora per otto mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 16,00 euro.

Beneventano Barbera Igp 2022 Monserrato
Con l’iscrizione nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite avvenuta nel 2021 dell’antico vitigno a bacca rossa sannita Camaiola si è posta fine all’annosa querelle che ha visto questa varietà confusa per troppi anni con la specie piemontese Barbera. Così si è riconosciuto finalmente l’unicità di questa specie come tipica del territorio beneventano. Purtroppo per ragioni burocratiche alcune etichette riportano ancora la vecchia dicitura di “Barbera” come in questo caso.
Livrea ammantata di una coreografica tonalità di rosso rubino scintillante. schizzato di riflessi violacei. Il plastico bouquet subito si esalta, proponendo una sfilza di eccellenti profumi che vanno lancia in resta all’attacco di un naso molto disponibile. Ecco qui allora emergere captazioni di tanta buona frutta fresca della pianta e del sottobosco, insieme a sospirosi aromi floreali di rosso vestiti, a svolazzi vegetali di erbe aromatiche ed a preziose suadenze speziate. Una bocca tenera ma ben ritmata accalappia un sorso succoso, piacevole, avvolgente, morbido, gentile, collaborativo, beverino, arrotondato, fresco, godurioso, fruttato e detentore di una tannicità molto garbata ed affusolata. Il vino poi gioca benissimo le sue carte palesando una lodevole continuità molto espressiva, che riesce a tesaurizzare al meglio un inedito e raro patrimonio ampelografico tipicamente territoriale. Buona la longevità. Retroaroma affascinante e godibile. Personalmente l’ho provato su una tagliata di carne arrosto con broccoli ed è stato perfetto.
In definitiva si è trattato di un’ottima batteria di vini, frutto di un territorio molto privilegiato come quello sannita che riesce a coniugare un’alta produzione vitivinicola (la più ampia di tutta la Campania) con un’eccellente qualità.
Sede a Benevento – Contrada La Francesca
Tel. 0824 565041 – Cell. 338 5691239 – 338 4968620
[email protected] www.monserrato1973.it
Enologo: Fortunato Sebastiano
Ettari di proprietà: 60, di cui 13,5 vitati
Bottiglie prodotte: 13.000 – Vitigni: Aglianico, Piedirosso, Camaiola, Falanghina e Fiano.
Scheda dell’11 giugno 2019

Vini Monserrato 1973
di Enrico Malgi
Il Sannio è terra generosa e prodiga con chi la sa rispettare. Tra le tante sue eccellenze la viticoltura occupa un posto privilegiato per quantità produttiva, ma soprattutto per l’ottima qualità dei vini che se ne ricavano. Non per niente il Sannio è stato riconosciuto “Capitale Europea del Vino” per il 2019.
L’azienda Monserrato 1973 Tecno Agricola, situata alla periferia di Benevento in Valle Telesina sopra le colline, è una fattoria di 48 ettari, di cui 12 vitati e 6 destinati ad oliveto. E’ stata fondata proprio nel 1973 dal cavaliere Francesco Zecchina per produrre soprattutto tabacco, mentre adesso produce vino ed olio sotto la gestione di Paola, figlia del cavaliere, e di suo figlio Lucio.
Tre le etichette prodotte, curate dal bravo ed esperto enologo Fortunato Sebastiano, che stanno riscuotendo un grosso successo di critica e/o sul mercato, tanto è vero che all’edizione 2019 di Radici del Sud sono stati conseguiti due importanti premi, come vedremo poi.

Controetichette vini Monserrato 1973
Levata Monserrato 1973 Falanghina Beneventano Igp 2018. Soltanto Falanghina, lavorata in acciaio per otto mesi e poi elevata in vetro. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo in enoteca intorno ai 15,00 euro. A Radici del Sud 2019 questa Falanghina si è piazzata al secondo posto assoluto nella sua categoria di appartenenza, così come ha deciso la giuria dei Wine Buyers.
Nel bicchiere colgo un colore giallo paglierino carico e lucente e soltanto leggermente venato di clorofilla. Bouquet caratteristicamente espressivo del territorio sannita, che propone all’olfatto un profilo molto ricco e variegato di elegiaci profumi. In primis si aspirano tipiche essenze di mela, banana, ananas, agrumi, ginestra e chiodi di garofano. Proposizioni mentolate e balsamiche vanno poi ad impinguare il corredo aromatico. Bocca distesa e larga, composita e pulita e connotata poi da una sapida mineralità. Guizzo di ottima acidità che rinfresca così tutto il palato. Parvenze citrine. Sorso succoso, elegante, equilibrato, morbido, di ottimo corpo e gradevolmente fruttato. Finale lungo, edonistico e di bella sostanza. Ottima esecuzione di un vino che vuole godere della compagnia di piatti marinari (senza pomodoro, mi raccomando) e di latticini. Ottima serbevolezza sicuramente.
Barbera del Sannio Monserrato 1973 Sannio Dop 2018. Non tragga in inganno il titolo dell’etichetta, perché in effetti si tratta del vitigno autoctono sannita Camaiola recentemente iscritto nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Maturazione parte in acciaio e parte in anfora per otto mesi. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca di 22,00 euro. Anche la giuria dei Wine Writers di Radici del Sud 2019 si è accorta della bontà di questo vino, conferendogli la palma del vincitore nella categoria del Gruppo Misto Vini Rossi del Sud.
Barbera, Barbetta o Camaiola che dirsi voglia, ma si tratta sempre di un vitigno prettamente autarchico dell’areale sannita, unico nel suo genere e di cui andare davvero fieri. Già è sintomatico il colore rosso giovane purpureo-violaceo e brillante. Spettro aromatico singolare, che mette in mostra caratteri olfattivi d’intensa palpitazione fruttata di rosso, come la ciliegia, il ribes, le fragole ed i lamponi, seguiti poi da cadenze odorose di violetta, pepe nero e macchia mediterranea. Sorso leggero, fruttato, fresco, succoso, pieno, morbido, gentile, allegro e conviviale, ma sicuramente non banale. In definitiva di stratta di un vino approcciabile e poco tannico da condividere con gli amici, perché si sta bene insieme. Allungo finale godibilissimo. Da provare su piatti saporiti come la lasagna per esempio, perché la Camaiola riesce benissimo a pulire e sgrassare la bocca. Per me una vera scoperta.
Rintocco Monserrato 1973 Aglianico Beneventano Igp 2018. Solo Aglianico, lavorato in acciaio e botte per sette mesi. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro.
Vino molto giovane, ma con grande prospettiva futura. Veste cromatica segnata da un colore rosso rubineggiante, con lampi purpurei-violacei. Intreccio olfattivo ampio e variegato, che mette in evidenza effluvi di frutta rossa come l’amarena, la prugna, la mora ed i mirtilli. Percezioni floreali odorose di violetta, petali di rosa e geranio. Calibrati virtuosismi speziati, balsamici, mentolati, liquiriziosi e tabaccosi. Sorso complesso, robusto, irruente, nerboruto, profondo, temperamentale, tagliente, schietto, corposo, baldanzoso, bene strutturato e leggermente graffiante per un vino che così dimostra tutta la sua giovinezza. Allure fascinoso, rotondo, elegante, polposo, scalpitante e dinamico. Concentrazione di ottima frutta in bocca. Chiusura abbastanza persistente ed epicurea. Darà il meglio di sé tra qualche anno. Da abbinare a sostanziosi piatti della terragna cucina sannita.
Sede a Benevento – Contrada La Francesca
Tel. 0824 565041 – Cell. 338 5691239 – 338 4968620
Enologo: Fortunato Sebastiano
Ettari di proprietà: 48, di cui 12 vitati
Bottiglie prodotte: 13.000 – Vitigni: Aglianico, Camaiola e Falanghina.


