Vini Poderi La Fenice


Vini La Fenice

Vini La Fenice

di Enrico Malgi

La giovane azienda agricola Poderi La Fenice nasce nel 2015 a Trepuzzi nel Salento dalla passione di Roberto Tafuro e di sua moglie Ekaterina. Qui si producono vino, olio, ortaggi e frutta di ottima qualità. Un team formato da giovani e qualificati professionisti collabora alla gestione aziendale che, per quanto riguarda il segmento vitivinicolo, è curato dall’enologo lucano Fabio Mecca. A questo proposito sono state piantate soltanto varietà territoriali sui circa dieci ettari vitati. Tre sono state le etichette di nuove annate che ho degustato.

Controetichette vini La Fenice

Controetichette vini La Fenice

Alba Salentina Rosato Squinzano Dop 2019. Negroamaro vendemmiato a fine agosto e lavorato in acciaio e vetro. Tasso alcolico di appena dodici gradi. Prezzo finale intorno ai 10,00 euro.

Bello il colore rosé tenue e pallido nel bicchiere. Gradevoli profumi di sottobosco, amarena, mela cotogna, chinotto, rosa canina, mirto e pepe rosa. In bocca entra un sorso morbido e sapido, scorrevole. Grip suadente, placido, leggero e vellutato. Gusto armonico e ben focalizzato su un’ottima freschezza. Appeal bene articolato, che conferma ottime sensazioni olfattive. Finale godibile e leggermente amarognolo. Da provare su un tagliere di salumi, latticini e zuppa di pesce salentina.

Squinzano Dop 2017. Blend di Negroamaro al 90% e saldo di Malvasia Nera, come usa nel Salento. Maturazione prima in acciaio e poi affinamento in barriques di primo passaggio per quattordici mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale anche qui intorno ai 10,00 euro.

L’effetto visivo che traspare dal bicchiere è connotato da un vivace colore rosso rubino. Sentori di terra, di pirite, di bella frutta fresca della pianta e del sottobosco, intrecciati a fragranze floreali e speziate ed a tocchi terziari di tabacco, liquirizia, balsamo, mentolo e cioccolato fondente. Impatto del sorso sulla lingua morbido, trama tannica già affusolata. Carattere delicato, sapido, rotondo, raffinato, elegante e vellutato. Ottima acidità. Retroaroma appagante e segnato dalla tipicavena amarognola del Negroamaro. Da spendere su piatti di terra della tradizione salentina.

Arthas Salento Igp Non Millesimato. Blend di Primitivo al 60% e saldo di Negroamaro. Maturazione in acciaio. Affinamento in barriques per un anno ed elevazione in vetro per tre mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo sempre sui 10,00 euro.

Splendente di rosso vivo e rubineggiante il bel colore nel bicchiere. Al naso il vino fragranze fruttate di ciliegia ferrovia, prugna, mirtilli, ribes e more. In appresso rimandi floreali e sentori vegetali di macchia mediterranea. Stuzzicante l’apporto speziato di noce moscata, chiodi di garofano e vaniglia, mescolato insieme con rigurgiti terziari di grande effetto. L’ingresso del sorso in bocca è subito tagliente, morbido, sensuale, elegante e rotondo. Tannini setosi ed equilibrati. Cotè austero e raffinato, che anticipa una chiusura ottimale e che lascia la bocca completamente soddisfatta. Su piatti strutturati, carne arrosto e formaggi stagionati.

Sede a Trepuzzi (Le) – Via David Ricardo – Zona Pip
Cell. 327 1634693
[email protected]www.poderilafenice.it
Enologlo: Fabio Mecca
Ettari di proprietà: 42, di cui circa 10 vitati, più conferitori
Bottiglie prodotte: 100.000
Vitigni: Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera e Bianca.