I vini di Villa Matilde


Vini di Villa Matilde

Vini di Villa Matilde

di Enrico Malgi

C’era una volta la Campania Felix e per fortuna c’è ancora! Nel territorio dell’alto casertano, e precisamente nel comune di Cellole proprio al confine col Lazio alle pendici del vulcano spento di Roccamonfina, insiste una famosa azienda vinicola che da oltre mezzo secolo produce una gamma di vini di assoluta eccellenza e che con la Campania Felix mantiene sicuramente stretti legami. L’azienda in questione si chiama Villa Matilde e negli anni Sessanta del secolo scorso ha iniziato la propria attività per iniziativa dell’avvocato Francesco Paolo Avallone, appassionato enologico e cultore della storia antica locale. L’avvocato Avallone ha avuto il merito e l’intuito di riportare alla luce il leggendario vino Falernum (severus, fortis, ardens), di cui nell’era Romana ne avevano tessuto l’elogio personaggi illustri come Plinio, Virgilio, Marziale, Orazio ed altri ancora.

L’azienda è guidata con caparbietà, competenza ed abnegazione dai figli di Francesco Paolo, Maria Ida e Salvatore, che nel corso degli anni hanno allargando gli orizzonti, spingendosi fino alle province di Benevento e di Avellino. Qui hanno messo in opera nuovi impianti, cullati nuovi progetti e prodotti nuovi vini che in sintesi vogliono raccontare proprio la magnificenza vitivinicola della Campania Felix, sempre nel pieno rispetto per la natura, l’ambiente, le tradizioni, l’eco-sostenibilità, lo sviluppo tecnologico, il sostegno alla ricerca scientifica e la tutela del territorio, facendo così dell’azienda Villa Matilde un esempio ed un caposaldo di tutta la viticoltura campana. L’azienda produce anche olio evo, frutta, gelatine, marmellate e confetture.

Ampia e variegata la produzione vinicola e connotata da elevati numeri. In questi giorni ho assaggiato sette delle molteplici etichette. Ecco qui di seguito le mie impressioni.

Mata Vino Spumante di Qualità Brut Metodo Classico. Falanghina in purezza. Contatto sui lieviti per ben quattro anni, con il dégorgement avvenuto a marzo 2016. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale della bottiglia sotto i 20,0 euro.

Splendente e vivace il colore giallo paglierino che si scorge nella flute, con la visione di piccole, fini ed insistenti bollicine che cercano aria per respirare dopo i mesi passati in castigo. Delicati e gradevoli i profumi che stuzzicano le narici, denotando una complessità aromatica particolarmente ricca di sentori di frutta del sottobosco e di svolazzi di pain d’èpice. In bocca entra un sorso fragrante, pétillant, fresco, morbido ed elegante. Note sulfuree e ammandorlate. Finale soddisfacente. Prosit!

Mata Rosé Vino Spumante di Qualità Brut Metodo Classico. Aglianico al 100%. Minimo tre anni a contatto sur lies. Sboccatura avvenuta a maggio 2016. Tasso alcolico di dodici e mezzo. Prezzo finale di 18,00 euro. Prima di passare alla degustazione sorge spontanea una domanda: come mai sempre più spesso nel Meridione si confezionano spumanti a base di aglianico e di falanghina? Probabilmente perché queste due varietà possiedono un’ottima acidità, per cui risulta normale anticipare precocemente la vendemmia, lasciando così integro il frutto e la struttura e salvaguardando proprio l’acidità che dona l’indispensabile freschezza allo spumante.

Il colore è rosa salmonato. Ottimo il perlage, con spuma estremamente vivace. Caratteri olfattivi parimenti divisi tra aromi floreali di glicine e di violetta e supporti fruttati di mora, fragoline, pompelmo e cassis.  Rimandi sapidi e minerali. Odori di pasticceria. Sorso fresco e languido, delicato e profumato. Gusto aromatico, cremoso, avvolgente, soave e slanciato. Retrogusto appagante e rinfrescane. Prosit!

Vigna Caracci Falerno del Massico Dop Bianco 2014. Solo falanghina. Acciaio e vetro per oltre un anno. Tenore alcolico di tredici e mezzo. Prezzo della bottiglia in enoteca di 18,00 euro, prodotta solo nelle migliori annate e con uve raccolte nell’omonimo vigneto alle falde del vulcano spento di Roccamonfina.

Pregevole e luminoso il colore bianco paglierino che si coglie nel bicchiere. Spettro aromatico intenso e coinvolgente, che mette in mostra echi di frutta matura, in modo particolare pera, banana, pesca gialla ed agrumi. E poi spunti vegetali di macchia mediterranea, di salvia e di menta. L’attacco in bocca è sapido, acido, ampio e pulito. Sapore pieno, vellutato, elegante e persistente. Prosit!

Vigna Camarato Falerno del Massico Rosso Riserva Dop 2010. Blend di aglianico all’80% e saldo di piedirosso come nella classica tradizione campana. Acciaio, legno piccolo e vetro per una lunga maturazione. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale intorno ai 30,00 euro.

Cupo e profondo il colore rosso rubino tendente al granato. Il naso esprime un profilo olfattivo già ben delineato, in cui convergono significative espressioni odorose di frutta matura a polpa rossa; tendenze aromatiche di spezie orientali di pepe nero, di noce moscata e di chiodi di garofano; pregiate sfumature balsamiche, tostate, cioccolatose. Sulla lingua plana un sorso austero, consistente, croccante, materico, potente, grasso. Acidità spinta al massimo. Impalcatura tannica signorile e performante. Movenze comunque aggraziate dettate dalla piccola percentuale di piedirosso, che frena in parte l’esuberanza dell’aglianico. Finale pervasivo e slanciato. Scadenza a lungo termine di un vino cult. Prosit!

Taurasi Tenute di Altavilla Docg 2011. Acciaio, botte grande, barriques e boccia per una affinamento di circa tre anni. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo della bottiglia in enoteca sotto i 30,00 euro.

Classico il colore rubino scuro con lampi purpurei. Tripudio di ostentati vezzi aromatici, che risalta un ricco, ampio ed intrigante bouquet di sottobosco, di sentori floreali e vegetali di schiatta territoriale; di pronunciati ed eterei effluvi speziati, terrosi, minerali e balsamici, In bocca il sorso è connotato subito da una trama tannica fitta e possente e da un bonus di calore, stemperati poi da un’ottima spalla acida. Vino corposo, carnoso, strutturato, maestoso, equilibrato ed armonico, che rivendica a buon diritto una sua originale personalità. Frutto materico e sostanzioso. Accelerazione finale lunga e godibile. Infinita serbevolezza. Prosit!

Eleusi Falanghina Roccamonfina Passito Igp 2009. Falanghina in purezza. I grappoli sono lasciati appassire sulle viti fini ai primi giorni di novembre, per poi essere collocati su appositi graticci. A dicembre si procede alla pigiatura ed alla fermentazione in barriques. Affinamento in acciaio e vetro per alcuni mesi. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo in enoteca di 26,00 euro la bottiglia di 375 ml.

Ambrato il cromatismo luccicante. Intensi gli aromi di albicocca, di fichi secchi, di datteri, di uva sultanina, di zafferano, di miele di acacia e di agrumi prelibati. Gusto dolce, ma non stucchevole, sostenuto da un’ottima acidità. Bocca pulita e sospirosa, che riceve un sorso vellutato. Finale persistente e gradevolissimo.

Deira Aglianico Roccamonfina Passito Igt 2005. Solo aglianico. Identico all’Eleusi il processo di appassimento delle uve. Al termine della fermentazione il vino riposa poi in barriques per quattro anni, al quale fa seguito un ulteriore e lungo affinamento in bottiglia. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di circa 56.00 euro la bottiglia di 375 ml.

Rosso cupo e profondo. Profilo olfattivo intenso e singolare, che mette in rilievo sospiri di torba, di corbezzolo, di nespole, di frutta secca a go-go e di fiori appassiti. In appresso si evidenziano anche aromi di vaniglia, di spezie orientali e di sigaro cubano. Sulla lingua atterra un sorso etereo, calibrato, fresco e persistente. Una vera goduria! Retrogusto di rara espressività gustativa. Prosit!

 

Sede a Cellole (Ce) – S.S. Domitiana,18

Tel 0823 932088 – Fax 0823 932134

[email protected]www.villamatilde.it

Enologo: Riccardo Cotarella

Ettari vitati: 70 – Bottiglie prodotte: 700.000

Vitigni: aglianico, piedirosso, abbuoto, falanghina, fiano e greco