Vino e Unione europea, non passa la demenziale proposta di metterlo in relazione al cancro in etichetta


di Adele Elisabetta Granieri

Ieri il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, ha votato per eliminare dal report della commissione speciale sulla lotta al cancro i riferimenti alla possibilità di inserire informazioni sanitarie sulle bottiglie di vino e di birra
Non risulta essere il consumo in sé “un fattore di rischio per il cancro”.
E’ questa una delle novità emerse dalla relazione sul Piano di azione anti-cancro approvate nelle scorse ore dall’Europarlamento e che riguarderà anche le etichette del vino. Dal testo è stato cancellato anche il riferimento ad avvertenze sanitarie in etichetta e introdotto l’invito a migliorare l’etichettatura delle bevande alcoliche con l’inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol.

“È stato respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino e birra attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette”, ha commentato Ettore Prandini, presidente di Coldiretti.

“Accogliamo con viva soddisfazione l’importante l’esito favorevole del voto in plenaria del Rapporto della Commissione speciale del Parlamento europeo per la lotta contro il cancro (BECA) sul rafforzamento delle strategie dell’Europa nel combattere la malattia – sottolinea Nicola D’Auria, Presidente del Movimento Turismo del Vino – E’ stata fatta chiarezza sulla netta distinzione tra consumo moderato e consapevole del vino e abuso di alcol. Un concetto fondamentale dal quale ripartire per attuare idonea strategia di lotta al cancro con un approccio corretto in relazione al consumo di alcol”.