Viticultura a piede franco. Incontri internazionali tra Campi Flegrei e Vesuvio 22/24 Gennaio 2025
Vite centenaria a piede franco – Logo Comitato Italiano
di Giulia Cannada Bartoli
Il Comitato italiano per la Tutela del Piede Franco in collaborazione con l’Associazione Le Francs de Pied di Montecarlo organizza, dal 22 al 24 gennaio, un tour di tre giornate in provincia di Napoli, tra Campi Flegrei e Vesuvio alla scoperta di vigneti storici.
Il “Comitato Italiano per la Tutela del Piede Franco” è la prima e unica associazione in Italia a protezione, custodia e difesa delle viti franche di piede.
Locandina evento
Dall’unione d’intenti con Le Francs de Pied, nasce l’incarico per l’organizzazione degli incontri internazionali conferito al Comitato Italiano. La Campania è sembrata la sede naturale della tre giorni, sia per il clima più mite in gennaio, sia per la particolare vocazione di Campi Flegrei e Vesuvio alla viticoltura a piede franco.
Per vite a piede franco s’intende una vite con radici proprie, non ibrida e non innestata. Il’piede’’ è la radice della vite,’franco’’, poiché libero da vincoli.
Queste viti sono poco diffuse in Europa proprio perché sono poche quelle scampate all’epidemia della fillossera, l’insetto che ha distrutto la maggior parte del patrimonio vitivinicolo europeo dalla fine dell’800.
Il terribile afide arrivò in Europa, trasportato via mare dal continente americano. La fillossera si propagò velocemente provocando danni a livello fogliare e radicale, portando lentamente le viti alla morte. Per evitare la completa distruzione del patrimonio vitivinicolo europeo si ricorse all’innesto su radici americane, immuni alla fillossera.
Poche vigne si sono salvate: quelle su terreni sabbiosi, in cui il parassita non riesce a riprodursi; quelle a quote elevate, dove le temperature rigide ostacolano la sopravvivenza della fillossera e, infine, l’afide non penetra nei suoli vulcanici e qui entrano in gioco Campi Flegrei e Vesuvio. Qui, infatti, grazie alle particolari caratteristiche dei terreni (sabbiosi e limosi) un patrimonio secolare è rimasto intatto. Il particolare valore sta proprio nell’elevata concentrazione di viti a piede franco in questi areali.
E’ alla scoperta di queste piante che gli ospiti internazionali saranno condotti in escursioni, visite in cantine storiche e degustazioni nella prossima tre giorni.
Nato nell’aprile 2024, il Comitato è composto di sommelier, storici, scienziati, viticoltori e appassionati del mondo del vino, in particolare di quello prefillossera.
Il sodalizio ha lo scopo di valorizzare, sviluppare e promuovere azioni atte a rilanciare storicamente, turisticamente e culturalmente il patrimonio vitivinicolo poco conosciuto o totalmente dimenticato prefillosserico.
Il suo compito, oltre a divulgare la conoscenza dell’esistenza dei vitigni scampati all’infestazione della fillossera alla fine dell’Ottocento, è di dare voce e visibilità alle realtà italiane, nascoste ed eroiche che, con appassionata ostinazione, preservano un capitolo fondamentale per la storia vitivinicola del nostro paese.
Il momento più importante di opportunità di scambio e connessioni tra paesi sarà il workshop del 23 gennaio 2025 previsto dalle 10:00 alle 13:00 presso la sala Ostrichina della Parco Borbonico del Fusaro. Interverranno produttori da diversi paesi: Francia, Grecia, Turchia, Svizzera, che si confronteranno con i vignaioli provenienti da diverse regioni italiane. Il workshop si pone l’obiettivo di raccontare le proprie realtà a piede franco e le modalità con le quali ogni paese supera le difficoltà per tutelare patrimoni secolari che danno vita a grandi vini.
Modera Adele Munaretto V.P. Comitato Italiano. Intervengono: Presidente Nazionale Comitato Italiano, Silvano Ceolin; Delegato Campania, Cosimo Orlacchio.
Patrocinio morale: Comune di Bacoli, Comune di Avio e di Solbiate con Cagno (sedi amministrative e logistiche del comitato), Donne del Vino Campania, Città del Vino, Assoenologi, Federalberghi Campi Flegrei, Fleg Work Out.
Info e accrediti: [email protected], 339.279.97.36