Basilisco 2004 Aglianico del Vulture doc


Basilisco 2004

Basilisco 2004

BASILISCO

Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 15 a 20 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Certo che questo blog è proprio incredibile. Trovare una scheda si nove anni sullo stesso vino ci resetta la memoria travolgendoci con il senso di caducità. L’azienda esiste ancora, ma a Largo Caracciolo le cose sono cambiate profondamente. La Locanda del Palazzo da noi profondamente amata ha chiuso, Michele Cutolo, medico prestato alle acque minerali e al vino, ha ceduto l’azienda ai Feudi di San Gregorio e nel palazzo restaurato c’è adesso un donna volitiva e pronta ad ogni sacrificio: Viviana Malafarina ha la responsabilità della conduzione aziendale, del vigneto, dei nuovi locali acquistati nello Scescio, il versante nord della collina su cui poggia il paese di origine albanese gruvierato dalle cantine.
Eppure il vino prodotto in questo paesaggio onirico e silente noi lo abbiamo consumato nella piena mondanità di Posillipo, il quartiere dei veri ricchi napoletani, che finalmente accoglie un ristorante di alta ristorazione come Palazzo Petrucci nonostante la prassi posillipina sia andare in home restaurant a 35 euro pagati cash dove si mangiano ottimi spaghetti con le alici e i friarielli:-)
Battute a parte, dalla cantina profonda si beve questo 2004 che ha proprio le caratteristiche descritte nella scheda scritta nel 2007 e che potete leggere sotto. Rispetto all’Aglianico dell’Irpinia, il rosso Vulturino esprime sempre un po’ di fiatone sui tempi lunghi. Ma in questo caso freschezza e tonicità sono le caratteristiche di questa beva decisamente interessante e piacevole.
Un rosso fine ed elegante, sapido, senza dolcezza, decisamente ancora giovanile.
Alè, viva il tempo che non si ferma.

Scheda del 19 aprile 2007. Ritorniamo con soddisfazione a commentare la nuova edizione di uno dei rossi capaci di affascinarci di più, anche perché l’azienda non sembra tentennare molto sulla decisione di lavorare solo ed esclusivamente Aglianico. Michele Cutolo è ben insediato a Barile dove possiede la più grande delle cantine dello Scescio, ossia il versante settentrionale della collina su cui è costruito il paese trasformato dai suoi contadini in una sorta di gruviera nel corso dei secoli per conservare il loro vino. Vicino a due passi, proprio di fronte alla Locanda del Palazzo da noi tanto amata, c’è la nuova sede in un edificio antico in via di restauro. Al lavoro l’enologo toscano Lorenzo Landi la cui impostazione emerge con chiarezza dal naso dolce e complesso oltre che dall’ingresso morbido, la marcia in più è costituita come al solito dall’Aglianico piantato in un terroir straordinario, il vulcano spento del Vulture dove il freddo picchia e ci sono grandi escursioni termiche. L’annata 2004 di Basilisco conferma le sorprese di una vendemmia di cui si è scritto un po’ male all’inizio e che in effetti non ha lasciato dietro di se bianchi memorabili, tutti abbastanza corti, ma che sul rosso, sarà anche il gusto che per fortuna sta cambiando, riserva buone prospettive nel tempo. La minore concentrazione si avverte infatti con evidenza e questo è un gran bene, quasi la natura abbia voluto riequilibrare una tendenza esagerata negli scorsi anni e sottolineata ancora di più dalla vendemmia 2003 di cui non si può che bere frutta, frutta e ancora frutta. Noi invece che preferiamo l’aspetto più scorbutico del vino, le note minerali, l’amarognolo finale, il legno ben dosato e abbinato al tema del vitigno, troviamo sempre maggiori soddisfazioni in questi vini. Basilisco 2004 non ha l’esplosiva complessità della versione 2001, ma dopo l’incertezza del 2002 e le difficoltà appena descritte dell’annata successiva, sembra tornare baldanzosamente sul podio dei vini più buoni in circolazione grazie ad un tono elegante davvero molto bello, naso e palato intensi e persistenti, beva composta ed equilibrata nel suo complesso. Lo abbiniamo sagaci all’agnello cucinato alla Villa di Melfi, uno degli agriturismi in cui la cucina è esaltata dalla passione dei proprietari.

Sede legale a Rionero in Vulture. Via Umberto I, 129. Tel. 0972.725477. E mail: [email protected]. Enologo: Lorenzo Landi. Ettari: 20 di cui 10 vitati. Bottiglie prodotte: 20.000. Vitigni: aglianico