I vini di Vincenzo Mercurio con l’Ais Roma


Vincenzo Mercurio con Mimmo Gagliardi

di Mimmo Gagliardi

…E’ già eccellenza. Così titola l’incontro tra Vincenzo Mercurio, giovane enologo campano, e i vini delle sedici aziende che nascono grazie al suo contributo, professionale e umano.

Proprio una bella serata in una sontuosa cornice, l’Hotel Cavalieri Hilton di Roma, dove, guidati dallo stesso Vincenzo, abbiamo potuto fare un giro d’Italia virtuale saggiando gran parte dei vini prodotti da tutte le Aziende che si sono affidate alla sua consulenza per la realizzazione dei propri prodotti.

Personalmente ho trovato molte cose interessanti, ho ricevuto tante conferme ma ho fatto anche molte belle scoperte. In rigoroso ordine numerico di banchetto passo a sintetizzare gli assaggi fatti:

Antiche Cantine Migliaccio (Isola di Ponza – Latina)

Biancolella di Ponza 2011, IGT Lazio bianco – Vino fresco, marittimo, da piatti di mare.

Fieno rosa 2011, IGT Lazio rosato – Vino fresco, leggera tannicità, da piatti di mare e carni bianche.

 

Cantine Barone – (Rutino – Salerno)

Vignolella 2011 DOC Fiano Cilento – Buono, degno di nota. Fresco e con note ammandorlate.

Fiano S. Sofia Vestalis 2011 IGT Campania bianco – Ottimo. Il Fiano S. Sofia si distende in tutta la sua complessità organolettica dominata da una gradevole nota di affumicato.

Primula Rosa 2011 IGT Campania rosato – Da uve aglianico. Gradevole.

Miles Aglianico 2010 IGT Campania rosso – Speziato. Fresco e tannico.

 

Cantine Babbo (Pozzuoli – Napoli)

Malazè Falanghina Spumante – fresco, profumato e minerale, un vino quasi da tutto pasto.

Sintema Falanghina dei Campi Flegrei DOC 2010 – Vino profumato di terra vulcanica, bel corpo e grande abbinabilità ai piatti di cucina marinara ma anche a carni bianche delicate.

 

Cantine I Favati (Cesinali – Avellino)

Pietramara etichetta bianca, Fiano di Avellino DOCG 2010 – un vino imponente. Il Fiano da prova della sua forza e potenza in termini di acidità e corpo. Un vino di sostanza destinato ad affrontare ancora parecchi inverni.

Terrantica etichetta bianca, Greco di Tufo DOCG – 2010 – Vino persistente, minerale e intenso. Anch’esso dotato di buona struttura. Ottima espressione territoriale di Greco.

Venticinque 2007 IGT Campania rosso – Frutta e spezie aprono la strada a una discreta freschezza e ad una bella rotondità di corpo.

 

Cantine Lonardo (Taurasi – Avellino)

Grecomusc’ Campania IGT bianco 2010 – vino fresco sin dal naso, dove il minerale e il fruttato si rincorrono. La freschezza è la forza di questo vino salato e minerale anche nel finale. A divenire.

Taurasi “cru” Coste 2007 – Fruttato fresco e speziatura leggera sono le note olfattive prevalenti. In bocca si assesta morbido, già definito seppur con un tannino giovane. Un vino che si farà.

Taurasi “cru” Vigne d’Alto 2007 – Minerale e fruttato fresco sono le note caratteristiche di quest’altra espressione. Le note minerali non ci abbandonano neanche al palato in questo vino giovanissimo ma dalla grande profondità.

 

Raffaele Palma (Costa d’Amalfi – Salerno)

Costa d’Amalfi DOC bianco Puntacroce 2011 – fresco, profumatissimo e dinamico.

Costa d’Amalfi DOC rosato Salicerchi 2011 – naso accattivante, fresco e salino.

Costa d’Amalfi DOC rosso Montecorvo 2011 – naso lievemente austero ma poi diventa più docile. In bocca è fresco e discretamente gradevole.

 

Fattoria La Rivolta (Torrecuso – Benevento)

Taburno Falanghina del Sannio DOC 2011 – profumato e avvolgente, spicca per freschezza e persistenza.

Terra di Rivolta, Aglianico del Taburno DOC Riserva 2008 – Naso complesso di frutta matura e spezie. In bocca è fresco, compatto e rotondo con tannini levigati. Un vino emozionante.

 

La sala gremita di eno-appassionati

Masseria Falvo (Saracena – Cosenza)

Donna Filomena 2011 Terre di Cosenza DOC bianco – Interessantissimo blend di Guarnaccia e Traminer che sprigiona note olfattive accattivanti e suadenti. In bocca si rivela fresco, morbido, ricco e persistente. Un vino bianco dal 14% di alcol che ti accorgi di non sentire. Da provare.

Don Rosario 2010 IGT Calabria rosso, da uve Magliocco o Lacrima del Pollino. Un vino bello e gradevole, sia per i sentori di frutta rossa matura che per le note fumè e lievemente chinate. In bocca è rotondo, fresco e gradevole al sorso. Bel vino.

Milirosu 2010 Moscato di Saracena IGT Calabria bianco passito – Note amarognole di agrumi e fiori di limone al naso unite a forti sentori di albicocca e note mielate e caramellate. Ben complesso al naso e gradevolissimo al sorso. Da meditazione.

 

Masseria Felicia (Carano di Sessa Aurunca – Caserta)

Anthologia Falerno del Massico bianco DOC 2011 – La falanghina in versione Falerno è uno spettacolo. Profumata, fresca, salata e minerale. Gradevole vino da pasti di mare ma anche formaggi non complessi e carni bianche.

Ariapetrina Falerno del Massico rosso DOC 2008 – il Falerno rosso, il vino più antico del mondo, in una delle versioni più naturali e saporite. Il vino è un bel mix di aromi fruttati e minerali con una bella persistenza gustativa. Adatto alle carni rosse e alla selvaggina.

Etichetta Bronzo Falerno del Massico rosso DOC 2008 – Tra i migliori vini della serata. Complesso, profondo, imponente. Un vino che è destinato a migliorare ancora. Sta crescendo in maniera proporzionale alla cantina, e viceversa.

 

Poderosa (Thiesi – Sassari)

Vermentino Isola dei Nuraghi IGT bianco Lunadu 2011 – al naso è complesso e minerale, ricco in corpo e morbidezza, dal finale salino.

Sardegna Isola dei Nuraghi IGT Rosato Arzu 2009 – Ottenuto da una molteplicità di uve, questo rosato si dimostra notevolmente ricco olfattivamente e gustativamente, anche a tre anni dalla vendemmia.

Sardegna Isola dei Nuraghi IGT rosso Gainu 2010 – Al naso note variegate di frutta e note terrose. In bocca è gradevolmente fresco e morbido.

Sardegna Isola dei Nuraghi IGT rosso Lierra 2009 – Naso fruttato, fresco e tannico al palato.

Sardegna Isola dei Nuraghi IGT rosso Montesantu 2008 – Naso complesso e conivolgente, fresco e corposo in bocca.

 

SanPaolo (Tufo – Avellino)

Fiano di Avellino DOCG Lapio 2011 – Naso fruttato con lievi note agrumate. In bocca è morbido e fresco.

Fiano di Avellino DOCG Montefredane 2011 – Naso fruttato e minerale. In bocca è morbido e fresco con finale salino.

Greco di Tufo DOCG Montefusco 2011 – fruttato e minerale. In bocca è fresco, persistente e minerale.

 

Luigi Tecce (Paternopoli – Avellino)

Anfora 2009, vino da tavola da uve aglianico. Naso fruttato e terroso, in bocca fresco e morbido. Un vino particolare, affinato in anfore di terracotta interrate. Una chicca da comprendere.

 

Tenuta Parco dei Monaci (Matera)

Rosa per Sempre DOC Matera rosato 2011 – Da uve primitivo si ricava questo rosato bel bel colore corallo e gradevolissimo all’olfatto. In bocca è fresco, morbido e spinge al sorso successivo ben equilibrando con la componente acida la seppur presente alcolicità (13,5%).

Monacello DOC Matera rosso 2011 – Per essere la prima vinificazione di questo giovane vigneto di primitivo il risultato è notevole. Il naso è fresco e complesso di frutti, di note terrose e sentori speziati. L’uso non invasivo del legno, unito ad una bella acidità, consente un secondo sorso non stanco nonostante la spiccata alcolicità (14,5%). Buona la prima. Da osservare.

 

Tenuta Sarno 1860 (Candida – Avellino)

Fiano di Avellino DOCG annata 2010 – Piacevole conferma per questo vino al top tra le varie espressioni territoriali di Fiano. Naso gradevolemente complesso, fresco e morbido, molto persistente. Proprio buono.

 

Tenute di Eméra (Lizzano – Taranto)

Salento rosato IGT Rose 2011 – Bel colore corallo, naso di frutta rossa e fiori d’arancio, fresco, morbido con finale alla fragola.

Lizzano rosso DOC Anima di Negroamaro 2011 – Naso di frutti rossi, fresco, tannico e morbido. Equilibrato.

Primitivo di Manduria DOC Anima di Primitivo 2011 – Naso classico di primitivo con prugna secca e fichi secchi. Fresco, tannico e morbido. Equilibrato.

 

Il Verro (Formicola – Caserta)

Verginiano 2011 Pallagrello Bianco IGT Terre del Volturno – Naso fresco di fiori e frutta bianca, in bocca si conferma fresco e morbido con una buona persistenza.

Lautonis 2011 Casavecchia IGP Terre del Volturno – Naso di frutta rossa e note vanigliate, in bocca si percepisce fresco, morbido, tannico e persistente.

Monte Maggiore 2010 Casavecchia Riserva IGP Terre del Volturno – Naso di frutta rossa, fiori rossi e note speziate, in bocca si percepisce fresco, morbido, tannico e persistente.

 

Vincenzo Mercurio e Antonella Lonardo con un gruppo di degustatori

Vincenzo, a dispetto della sua giovane età, è già un enologo esperto che ha avuto a che fare con le uve di tutto il centro e sud Italia. Un bel viaggio enologico, una bella testimonianza, che ha spinto molti appassionati a organizzare appositamente dei bus per venire a Roma dalla Campania. Bravo Vincenzo.

Dalla degustazione di stasera abbiamo avuto una dimostrazione di quanto l’apporto di un enologo può essere determinante in vigna come in cantina: dalla scelta del sistema di coltivazione al sistema di vinificazione, ma sempre senza imprimere un marchio distintivo ed omologante ai vini, bensì solo controllandoli nella loro trasformazione, lasciando che essi sviscerino in maniera naturale ciò che il terroir è in grado di trasferire nelle materie prime. Questa…è già eccellenza.

 

9 Commenti

  1. Tanti amici e conferme.Ma la scoperta per me esaltante e’ stata la Poderosa cantina sarda che ha presentato un cacnulari davvero notevole.Inoltre,come sottolineava Mimmo che ringrazio per la precisa e puntuale cronaca,in crescita il Fiano di Tenuta Sarno elegante e persistente.Infine ben rodato il Magliocco dei Falvo.

  2. Grazie a te Francesco. In me resta il rammarico di non aver provato tutti i vini e, forse, non concedendogli il tempo dovuto per esprimersi, ma la tempistica a mia disposizione era limitata. Pensa che per completare gli assaggi descritti ho perso il passaggio in bus al ritorno alle 20 e sono tornato col treno TAV delle 21:40… Cosa non si fa per passione!!!

  3. Ti auguro che questa tua passione corredata dal giusto impegno e intelligenza ti sia almeno ripagata nel giusto da chi di dovere e da chi puo’.Al prossimo incontro.

  4. L’incontro, in una cornice così prestigiosa, va a merito integrale di Vincenzo Mercurio, che sicuramente si sta imponendo come uno degli enologi “giovani” di maggiore interesse sul piano nazionale; d’altra parte, la sua “scuola” è di altissimo livello ed i risultati si vedono anche nelle peculiari caratteristiche delle aziende di cui è consulente.
    Oltre alle notissime Masseria Felicia e Fattoria La Rivolta, quest’anno, durante “Vitigno “Italia”, ho casualmente scoperto (ed immediatamente apprezzato) i vini della cantina Migliaccio di Ponza, che mi sono subito apparsi come frutto, oltre che di un territorio minuscolo ed unico, di una “mano” particolarmente felice (quella di Vincenzo, appunto).
    Spero che abbiano il successo che meritano, con un occhio, peraltro, all’andamento del mercato, in questo periodo non proprio felice!

  5. Vincenzo Marcurio e’ veramente un enologo di grande professionalita’ , e nonostante la sua giovane eta’, ha anche tanta esperienza. Sono stata fortunata ad averlo incontrato all ‘inizio del mio percorso. A lui devo tantissimo ogni suo consiglio e’ preziosissimo , ha le idee chiare e sa come impostare le giuste collaborazioni con le aziende giuste. Riesce a tirare fuori da ogni collaborazione il meglio , a capire il senso e la filosofia aziendale di ogni azienda, ad interpretare i diversi territori e le diverse personalita’ dei produttori che a lui affidano la vinificazione , il tutto dando vita a vini tra loro profondamente diversi.questo non e’ da tutti ….. come sempre complimenti! Maura Sarno

  6. Vince’, i complimenti li devo fare io a te. Sei l’unico che in 40 anni di vita mi ha fatto dormire in treno, seppure solo per dieci minuti. Scherzo.
    Altri complimenti vanno a tutti i viticoltori, che Con il loro impegno stanno portando il sud alla ribalta (vedi i risultati di Radici wines). Bravi a voi.
    Francesco, la passione la si nutre con altra passione e la si soddisfa con l’emozione. :)

  7. Egregi signori, sinceramente seguo già da qualche anno i vini della azienda agricola Il Verro, li conosco bene perchè ho avuto modo di assaggiarli in vari locali. Oggi dire Casavecchia significa dire Pontelatone e non sarebbe esistito Casavecchia se non ci fosse stato il dott. Antonio Di Giovannantonio. Anche se lui non sa nemmeno della mia esistenza, io lo seguo già da diversi anni. Come dimenticare quelle sue pioneristiche, ma soprattutto lungimiranti ricerche scientifiche svolte sul vitigno Casavecchia? Come dimenticare quel meraviglioso convegno da lui organizzato in Pontelatone nel dicembre 2000, nel quale ero presente e che riuscì a riunire illustri scienziati ed anche l’allora Ministro per le Politiche Agricole Pecoraro Scanio.
    Egregi ed eminenti dottori Giornalisti, siate più trasparenti e più obbiettivi, quei vini dell’azienda Il Verro che avete recensito in questa pagina sono stati creati dal dott. ANTONIO DI GIOVANNANTONIO e non dal dott. MEERCURIO, lo so benissimo perchè li conosco annata per annata.
    Allora credo che se in questo sistema bisogna cambiare il tecnico per recensire prorio i vini del tecnico rimosso c’è proprio qualcosa che non va e che proprio non funziona!
    MEDITATE GENTE, MEDITATE

I commenti sono chiusi.