Toh, il blog è cambiato un po’


Visto? Come sempre ci muoviamo nei periodi di festa, estivi o natalizi non fa poi molta differenza. La tecnica dei golpisti:-)
La prima novità è il piccolo restyling del nostro blog: il piano di lettura allargato, qualche richiamino in più come sovratestata,  la diversa disposizione di PignaTv, dei link e del feed.
Infine la mappa google dei posti di cui parliamo: attenzione, ci vorrà almeno un mese di lavoro per aggiornare non dico tutti i 7600 post di questo blog, ma almeno 5000 (faremo nell’ordine ristoranti, osterie, pizzerie, agriturismi, stanze del gusto, giro di vite, prodotti).

Proprio questa è la vera forza di questo blog: informazioni utili, indirizzi, telefoni, foto, esperienze in presa diretta e mai mediate, ricette, ristoranti, vini, agriturismi, prodotti, artigiani del cibo. Nessun blog in italiano può vantare ugual numero di informazione e facciamo mangiare la polvere anche a qualche netwok come dimostrano le sempre più numerose ricerche di mercato.
Non vi appallerò con il solito bilancio di fine anno. Anche perché tante cose stanno cambiando: il nostro progetto finale è quello di dividere l’Italia per tenerla unita meglio:-)
Ma di questo parleremo nei prossimi mesi.


Siamo contenti per il seguito (ormai siamo sui 5000 visitatori al giorno, 11mila contatti su Facebook), l’apertura dei commenti (13.000 per la precisione) ci ha procurato qualche incazzatura, consentito a volte di misurare meglio la meschinità umana di alcuni anonimati, ma anche dato tanta soddisfazione.
Il blog è tonico, ben posizionato e consolidato in Blogbabel, in Google food e in Wikio. Ma soprattutto è sempre più autorevole grazie ai contributi e al lavoro di chi ci scrive.
Qualcuno, come il Guardiano, al secolo Roberto Mostini, ci ha lasciato i suoi bei scritti in eredità dopo un periodo intenso e appassionato.
Ma la rete è così. Si va e si viene: ho visto che qui è più facile fare amicizia ma è anche più facile romperla se dietro il virtuale non ci sono rapporti veri. Le persone timide trovano nella tastiera la massima espressione di potenza, quella che gli consente di evitare di alzare il telefono o guardare in faccia quando si dicono cose non gradite.


Ma così è, del resto non abbiamo più quelle camere di compensazione antropologiche comuni nate nell’800 borghese e operaio nelle quali il conflitto era mediato (associazioni, partiti, collettivi, club). La lacerazione del collettivo è ormai compiuta anche in Italia, resta l’individuo con le sue paure, le sue paturnie, le sue insofferenze, le sue frustrazioni, la sua incapacità di curare i propri interessi attraverso l’affermazione di un risultato di gruppo.

La rete però è bella perché mette insieme anche tante positività e le qualità più saporite dell’avventura umana: la curiosità, la voglia di trasmettere sensazioni e conoscenza, la necessità di migliorare e di confrontarsi, la voglia di scoprire. Queste sono le motivazioni che alimentano la nostra passione.
Del resto il blog è partito nel lontano 2004 solo per tenere l’archivio del cartaceo (pensate un po’), poi sotto la pressione dei lettori ha iniziato a produrre contenuti propri, e a prendere iniziative, a registrare eventi, a raccontarli. Alla scrittura sono subentrate foto e video e con i commenti compiamo adesso dodici mesi.

Il vecchio sito senza commenti

L’aderenza territoriale al Sud resta ovviamente il motivo fondante di questo blog e del mio lavoro: l’era del cartaceo (libri, guide) è stata dominata dal Nord che ha i mezzi economici per sostenere la comunicazione e una velocità commerciale matura.
Di Mezzogiorno, invece, mai si era parlato così in profondità, a parte i soliti noti, in genere poco propensi a fare discorsi di territorio e spesso con l’unica ambizione di restare querce solitarie nell’illusione di reggere meglio. Questo è per noi il motivo massimo di orgoglio: la nostra terra è bellissima perché regala ancora la dimensione del viaggio e della non omologazione, impossibili da trovare altrove.
Ecco perché detestiamo i pessimisti, i catastrofisti, quelli che hanno sempre qualcosa da ridire perché non si sono ancora liberati dal senso di sconfitta che ogni meridionale si porta dalla nascita dopo l’occupazione del 1860.
E detestiamo anche quei produttori che non accettano rilievi. Noi siamo rispettosi del lavoro agricolo e artigianale, non avremo mai la supponenza di certe persone prive di formazione umanistica, ma ribadiamo con forza l’autonomia della critica: il blog è dei lettori e dei consumatori. Sono altri gli spazi, altri i cataloghi dove chi sta dall’altra parte della barricata può pretendere di comandare, visto che paga.

Forse il piacere più grande è la formazione di sempre più numerosi giovani. Sono loro il futuro e questa è sicuramente una palestra nella quale si eseguono esercizi, c’è disciplina e nessun buonismo verso lo scacamento caratteriale e ortografico/grammaticale (che poi è la stessa cosa). Una nuova generazione di narratori e degustatori si sta affermando con forza e autorevolezza in un mondo sicuramente più difficile per loro di quanto non sia stato per noi: molti sono disarmati dalla precarietà.

Infine, in questi mesi l’interesse si è allargato a tutto ciò che di buono abbiamo in Italia: molti autori, stanchi della progressiva militarizzazione e marchettizzazione della rete, hanno scelto di venire con noi per ritrovare lo spirito rilassato e il divertimento di scrivere senza angoscia e senza necessità pubblicitarie. Avranno ancora maggiori possibilità di farlo.
Questo è lo spirito che intendiamo mantenere, l’unico che consente il piacere della scoperta.

Ed è per questo che il miglior augurio da fare il prossimo anno è Buon divertimento!

Tantissimi i contributi, diretto o indiretti, che hanno reso possibile un anno straordinario a questo piccolo blog
Grazie soprattutto a
Francesco Aiello, Marina Alaimo, Mario Amodio, Mario Basco, Giulia Cannada Bartoli, Enrico Botte, Stefano Buso, Stefano Caffarri, Pasquale Carlo, Alberto Cauzzi, Ciro Cenatiempo, Adele Chiagano, Maura Ciociano, Leo Ciomei, Carmelo Corona, Tonia Credendino, Angelo Di Costanzo, Virginia Di Falco, Iranna Di Meo, Mauro Erro, Tommaso Esposito, Giuseppe Grammauta, Loretta Liera, Luciano Lombardi alias Vigna del Mar, Carlo Macchi, Bruno Macry, Giancarlo Maffi, Enrico Malgi, Alessandro Marra, Sara Marte, Roberto Mostini, Gaspare Pellecchia, Antonella Petitti, Monica Piscitelli, Alfonso Sarno, Fabrizio Scarpato, Romualdo Scotto di Carlo, Ada Sguazzo, Claudio Simeone, Novella Talamo, Lello Tornatore, Antonello Tumbiolo, Franco Ziliani.

40 Commenti

  1. Notaio ha notato che l’ordine dei cognomi è alfabetico e che sguendo quest’ordine sono state automaticamente espulsi:
    le galline e i cani di Maffi,
    il cane di Cauzzi,
    il maiale di Contursi
    il varano di Tornatore
    e la sottoscritta.

  2. Mi associo in tutto. Mi dispiace soltanto che Roberto non faccia più parte del team, sarà una dura perdita la sua (in senso figurato, naturalmente). Lo saluto e lo ricordo con molto affetto e personalmente sentirò la mancanza dei suoi post sui vini francesi. Non capisco, però, cosa c’entra qui Lello Tornatore, il quale si è distinto in senso negativo soltanto per volerci ammannire un pesce per un altro (la famosa “pezzogna” non pezzogna). Allora vogliamo anche il nome di Marco Contursi tra i collaboratori, il quale è certamente il più assiduo frequentatore esterno di questo blog. Abbraccissimi….

    1. tra l’altro contursi mi pare pure che un pezzo lo abbia firmato, al di là dei suoi innumerevoli interventi .

      e certo ALBA è una stupenda e profonda osservatrice di tutto quello che scriviamo. anzi , per meglio riparare alla dimenticanza di luciano ,mi permetto io di chiederle ,ufficialmente, di passare il rubicone e scrivere per noi un pezzo ,su qualunque argomento.

      sono certo che sarebbe cosa molto interessante:-)

      1. Dovrei prima cambiare il cognome perchè cozza tremendamente con questo blog. Grazie comunque e tantissimi complimenti a voi.

          1. a Trieste (Sgonico) ci sono due fratelli, di cognome Vodopivec, che fanno una grande vitovska (Vodopivec è una parola slovena e si traduce in italiano con Bevilacqua; quindi, Alba , non si vergogni perchè è in buona compagnia).

        1. scampato pericolo: pensavo bernardi, tomacelli, pagano .robe cosi’. certo bevilacqua è buffo ma in fondo l’importante è che tu non sia astemia !!

          1. Perché hai pensato a Tomacelli? Per via delle etichette Soloperto o per gli sponsor post dedicati all’Antica Enotria?

        1. c’è un pezzo che porta il tuo nome piuttosto in evidenza. evidentemente ho equivocato : SARNO 10 DICEMBRE TERRA MADRE AL CAVALIERE CON SLOW FOOD AGRO NOCERINO.

  3. un’ altra evidente dimenticanza è FLAVIA, in realtà l’autrice vera e autentica dei pezzi made in tenuta montelaura.

    per quanto riguarda fabrizio scarpato l’attento sguardo della chirurgica alba ha reso di impressionante verità il motto morettiano :

    mi si nota di più se non ci sono :-)

  4. Signor Notaio…è giusto che lei faccia…come dire, questioni di…posizione( che tempismo!). Atteso che, certamente la sua avrebbe dovuto essere ,quantomeno, sovrastante la mia!!! Ma tant’è, sicuramente mi ha aiutato molto la mia innegabile specializzazione nella catalogazione ittica, in particolare della famosa ” Pezzogna”…sto seriamente valutando la possibilità di fondare una scuola per il riconoscimento delle specie ittiche del mediterraneo, a tal proposito la sollecito a presiedere una commissione preposta alla selezione dei futuri docenti… ;-))

    Grazie Luciano e grazie a tutti, mi diverto un mondo cercando di fare qualcosa di utile : contribuire alla scoperta ed alla valorizzazione del nostro territorio…

  5. Mi par di capire che è successo qualcosa che mi riguarda: meno male che ero in bicicletta a meditare, altrimenti il mio vecchio cuore, già duramente provato da due gioni mozzarellizzati, ricottati e canditi, non avrebbe retto. Ringrazio Alba, tanguera altissima purissima e levissima come da cognome, e ringrazio Pigna per aver ricordato un passaggio del post che mi riguarderebbe: immagino il paragrafo relativo ai giovani e alla spasmodica e spesso infruttuosa ricerca del congiuntivo giusto. Che se invece mi riguardasse il successivo capoverso, vero sarebbe che cerco divertimento sereno e senza strappi angosciati alla giacchetta, ma non altrettanto lo sarebbe la mia eventuale fuga da fantomatici luoghi “militarizzati”: vedo lo scintillar di sciabole come fumo negli occhi e come tale faccio fatica ad accettarne anche il pur semplice uso metaforico.
    Rivorrei il grappolo d’uva più grosso, un bel grappolone bianco dal cuore rosso, e lo vorrei anche piccolino accanto al nome del blog tra i “preferiti”: nel mio elenco sul pc LPWB è l’unico contraddistinto da un’anonima “e” di internet explorer.
    Rivorrei anche Il Guardiano: come tutti i veri bretoni , marinai e piemontesi, si dileguano senza lasciare alcun recapito, non dico di telefonino (non sapreimmo che farcene), ma da buoni timidi, secondo l’aguzzo ritratto del post, nemmeno mail o diavolerie socialcose o simili. Scrivo qui allora il mio ringraziamento, il piacere di aver condiviso occhiate traverse su amaroni sfiancanti e brilluccichii al cospetto di bollicine serali, con l’augurio di buon tutto, push up compresi che quelli lascian sempre il segno. Ciao.

    1. Chi siamo noi!!!!!!!
      Chi siamo noi!!!!!!!
      per dire se Roberto era più Guardiano o Faro!
      Certo è una grave perdita per il Pignaclub di Girona :-)))))))))))

      1. Rimetto all’ordine del giorno la questione non irrilevante del “libro” del Guardiano del faro.
        Essendo stato uno dei primissimi a prenotarne una copia penso di avere diritto a sollecitarne la pubblicazione !
        .
        Ah, quando avete smesso di farvi reciproche smancerie, per non dire di peggio, avvisateci, che così rincominciamo tutti a leggere :-DDDD
        .
        Ciao

      2. Ahhhh, come faremo noi sprovveduti a cenare in quel di Girona senza la luce del Faro? già ci vedo errare meditabondi fra le strette vie cercando un po’ di prosciutto, un vino tinto (proprio tinto, eh), che so, una frittata di patate magari !! la nostra paura è che senza i consigli guardianeschi alla pregiata Enoteca G. venga negata la meritatissima seconda stella…

      3. @Vigna
        Un libro del Guardiano in cambio di dieci guide delle pizzerie di Puglia di cui è in arrivo una stroncatura clamorosa
        @Leo e Antonello
        evitare di sparare sulla croce rossa, sarebbe come chiedere al Guardiano un parere sulla Falanghina Beneventana

  6. Mi auguro che Roberto, nonostante il suo abbandono del blog, non ci voglia privare anche della sua compagnia in quelle poche occasioni che frà Michele riuscirà ad organizzare, quando uscirà dal suo isolamento mistico.

    1. La cosa non è certo di oggi, comunque Tu sei uno tra quelli che se vieni a citofonare al Faro ti apro-

      1. Robertooooo!!! Come stai? Mi auguro che almeno ti farai sentire di tanto in tanto. Abbiamo bisogno della luce del tuo faro!!! Certo tu sicuramente ti sentirai sollevato nel non dover più sopportare i quesiti tecnicistici del quipresente spaccamaroni, ma io ho molta nostalgia di quelle interminabili bevute dell’una di notte in piena crisi esistenziale!!! Quando vuoi, fondi di bottiglie datate, ce ne sono ancora tanti qui da me… un forte abbraccio(alla Malgi)… ;-))

        1. speriamo allora in un altro PAGA-NO day per rivedere presto il Guardiano nel Regno delle Due Sicilie!

  7. bel lavoro Luciano, veramente bello.
    apprezzo sopratutto l’allargamento del piano di lettura. in generale il restiling è leggero, ma decisamente efficace.

    apprezzo molto la Wine&Food Map. quando ti inviai il mio piccolo pezzo sul montenegro, ti spiegai il perchè avevo inserito le coordinate del ristorante dove ho mangiato. è evidente che in pentola gia bolliva qualche cosa. sono contento di essere in sintonia con te su questo aspetto.

    ti auguro buon lavor e lo auguro a tutto questo bel gruppo di amici.

    un felice e gustoso 2011

    enrico botte

  8. Grazie … X aver dato voce a chi come me e sono tanti prima di questo blog nn aveva nessuna visibilità . Luciano sei un grande!

  9. Restyling riuscito, una veste decisamente piu’ moderna,
    anche se per me, uomo del nord ovest, dopo la dipartita del Guardiano del Faro è un po’ troppo sud-oriented..
    A proposito, per chi volesse continuare a seguirne le gesta lo puo’ trovare qui:

    http://armadillobar.blogspot.com/

    Auguri a tutti
    Pat Garrett

    ps anch’io aspetto con ansia il libro sui grandi vini Francesi

  10. Grazie Pat
    inserisco volentieri armadillo tra i miei link consigliati
    Deve essere per forza Sud oriented, ma aspettati una sorpresa nel forso dell’anno.
    Intanto se scendi sotto Roncobilaccio magari ti potrà essere utile dargli un’occhiata:-)

    1. Grazie Luciano! Ok Seguiro’ il consiglio;-)
      Io amo il sud ma forse sono la persone che vive piu’ a Nord Ovest d’Italia, quindi giocoforza nella quotidianita’ cercare news piu’ vicine a casa..
      L’armadillo blog mi sembra il posto adatto a me, la sottile ironia del GdF unita ad un notevole bagaglio di conoscenza enoica lo rende istruttivo e divertente.

      Auguri di buone feste a tutti

  11. Per me, che sono la più piccola della squadra, è un piacere stare insieme a voi!
    Grazie a tutti e, in particolare, al grande Pigna!

  12. Visto che ormai la lista si è definitivamente assestata, posso tranquillamente urlare la mia completa contentezza: sono posizionato addirittura viciino a Maffi, genio insuperabile gastronomico (avevo già scritto il prefisso “eno”, ma poi ho preferito toglierlo….) e chi mi sta a destra è l’amico Alessandro Marra. Senza offesa per nessuno, come si dice “Absit iniuria verbis!” (o “Absit invidia verbo”,come ci insegna Tito Livio): sono stato fortunato. Grazie Luciano, anche se, “Repetita iuvant” , ancora non mi spiego l’inserimento in questa lista di un certo Lello;-)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))). Comunque, sempre abbracci e buon anno a tutti i colleghi e lettori.

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