A Cantina Bambinuto con i giornalisti di Bianchirpinia


Marilena ed il fratello Antonio

di Lello Tornatore

La visita di alcuni giornalisti e bloggers di Bianchirpinia nella Cantina Bambinuto a Santa Paolina, nel cuore di uno degli areali maggiormente vocati per il Greco di Tufo, è stata un bellissimo momento di socializzazione e di valutazione retrospettiva su Fiano, Greco e Coda di volpe. Infatti, alcune aziende presenti, Vadiaperti, Tenuta Sarno e Bambinuto ci hanno deliziato con delle mini-verticali molto istruttive.

Si parte con Raffaele Troisi, il “talebano della coda di volpe”.

Raffaele Trosi...parla della coda di volpe

 

Coda di Volpe 2011 di Vadiaperti

“Molti ritengono che la coda di volpe rappresenti un vitigno minore, io penso che abbia pari dignità rispetto al Fiano e al Greco, e tant’è che credo in questo vitigno, che ci ho fatto un crù”.

Raffaele e la...sua coda di volpe

Questo l’incipit di Raffaele nell’appassionata difesa della cultivar a pigna lunga. Le zone più vocate, secondo il sanguigno vigneron di Montefredane, sono a cavallo della valle del Calore, ed il sistema di allevamento più congeniale al vitigno, è il tendone. Alla nota carenza di acidità di quest’uva ci si attrezza con una raccolta precoce e con un’attenzione maggiore in vinificazione – dice Raffaele in risposta alle mie perplessità esternategli, e sentenzia – Dio perdona, la coda di volpe no!!!

da sx, Maura Sarno, la giornalista Ziliova e Veronika Crecelius di Weinwirshaft

 

Fabio Pracchia di Slow Wine

Si passa poi alla miniverticale del Fiano di Maura Sarno, titolare di Tenuta Sarno, nonchè “esplosiva” presidente del consorzio “Diversi Vignaioli Irpini”, che ci ha per la prima volta in assoluto, preparato per l’occasione.

Maura Sarno, Tenuta Sarno 1860

 

Fiano di Tenuta Sarno

 

Fiano 2009 di Tenuta Sarno

 

Fiano 2010 di Tenuta Sarno

 

Fiano 2011 di Tenuta Sarno

da sx, Antonio Pesce e Michele D'Argenio

 

Massimo Di Renzo e Antonio Pesce...in trasparenza

Si tratta della 2011, 2010 e 2009. Ci fa una bella introduzione spiegando la storia della sua piccola azienda tenedoci a sottolineare che la sua vigna è ad oltre 600mt slm e che l’areale di Candida, dove produce le sue uve, si differenzia dagli altri areali vocati, per la capacità di conferire al vino dei sentori che spaziano dall’agrumato, alla nocciola tostata e al minerale, capaci di rappresentare una caratterizzazione unica. E siamo alla padrona di casa…”La Tosta” Marilena Aufiero, carattere da vendere, energia e nello stesso tempo gioia di vivere e di scoprire, sperimentare e imparare, insomma…determinazione all’ennesima potenza!!!

Marilena Aufiero, Cantina Bambinuto

Si lascia andare solo nel dovuto riconoscimento, ma abbandonandosi all’ironia scherzosa specifica che è stata l’unica iniziativa subìta, ad Antonio Pesce, enologo di Cantina Bambinuto di aver individuato nella vigna Picoli il crù che le ha dato i migliori risultati.

Antonio Pesce

Picoli di Bambinuto

 

Greco di Tufo di Bambinuto

La miniverticale di Marilena contempla quattro annate di Greco di Tufo “Picoli”, la 2011, 2010, 2009 e 2008. bellissimi vini, sicuramente non banali, qualcuno ancora “un po’ indietro, come osserva Giampaolo Gravina confermando la vocazione del greco all’invecchiamento, qualche altro, 2008 e 2009, molto tipici e rustici grazie all’uso della scarsa tecnologia in possesso all’epoca.

Marilena...parla del Picoli

 

Raffaele Troisi, cantine Vadiaperti

Dopo qualche minuto d’aria sulla porta della cantina, insieme a Veronika Crecelius di Weinwirtshaft, che ci ha dato dei prezioni consigli sui nostri limiti nella comunicazione del vino, la bella serata si chiude con un bouffet di ottimi salumi e formaggi irpini, una pasta e patate alla provola, particolarmente gradita da Raffaele Troisi ;-)) e uno spezzatino di maiale in umido, e Raffaele Pagano (Joaquin) che teneva banco (come al solito), combattuto tra due diverse appartenenze della sua vita!!!

formaggio di podolica

 

soppressata

 

pasta e patate con la provola

 

Raffaele alle prese con ...la pasta e patate

 

Raffaele Pagano, cantina Joaquin

 

la saletta di degustazione

Ah, c’erano anche i torroncini allo strega di Benevento, giusto per incominciare a farci…la bocca!!! Ma il distillato(mele cotogne e vino greco) “Gre.cò” di Marilena, servitoci in abbinamento, ci tengo a dirlo, Sovrastava di gran lunga…i torroncini beneventani…;-))

Bambinuto, distillato di mele cotogne e vino greco

Dimenticavo, la notizia è…che Cantina Bambinuto entra a pieno titolo nel consorzio Diversi Vignaioli…

5 Commenti

  1. Grazie Marilena per averci ospitato in maniera così accogliente. Sei una perfetta padrona di casa , una brava produttrice , e una competente vigneron. Bella serata veramente, ottima la compagnia , un bel modo di comunicare insieme! E come vado predicando….. L’unione fa sempre la forza!

    1. A me è dispiaciuto molto non esserci, purttroppo la data ha coinciso con gli assaggi in Langa del gruppo Igp e con un impegno preso in precedenza sabato a Enologica di Faenza
      Per fortuna il web è un modo per testimoniare vicinanza e i due bei resoconti di Sara hanno consentito di essere presenti alla grande e con professionalità.

  2. Volevo complimentarmi con te Maura , e la cantina Bambinuto e anche Raffaele Pagano , infatti posso dirvi siccome ho appena finito di partecipare a bianchiirpinia che i vostri fiano e greco sono stati i più degustati insieme al fiano di ciro Picariello e il greco Musc dei Lonardo È stato davvero un grande successo che spero vi ripaghi in parte della fatica e del vostro duro lavoro .Auguri a tutti in particolare agli enologi e quì mi fermo , un bacio Maura!!!

  3. Grazie amore mio, anche tu hai lavorato tantissimo, sei diventata una brava ed esperta sommelier , anche i tuoi sacrifici ti hanno ripagata. Si , e’ vero Bianchirpinia mi ha dato tantissime soddisfazioni. Grazie a tutti gli organizzatori che ci hanno offerto questa splendida vetrina.

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