Alla Tenuta Il Radichino per Piritaly 2025: il coraggio di una famiglia, il valore della terra
Un viaggio nella Tuscia più autentica, tra formaggi a latte crudo, salumi artigianali e connessioni che nutrono davvero
di Tonia Credendino
Ci sono strade che non si percorrono per caso. Le prendi perché senti che, alla fine, troverai qualcosa di più grande di te: una verità, un legame, un sapore che non avevi mai conosciuto. Ho percorso settecento chilometri per partecipare a qualcosa che non cerca consenso, ma semina senso: un’esperienza autentica.
PIRITALY 2025 non è solo un evento. È un invito a rallentare, ad ascoltare, a lasciarsi raccontare da chi la terra la vive, la coltiva, la trasforma. La mia destinazione era la Tenuta Il Radichino, a Ischia di Castro, nel cuore della Tuscia. Un luogo che sembra fuori dal tempo, tra colline che sanno di Lazio, Toscana e Umbria, e borghi in pietra che resistono all’oblio.
Lì ho incontrato la famiglia Pira, custode di un sapere antico e di una visione profonda. Gianni e Tonino portano avanti l’eredità del padre Carmelo, pastore sardo trapiantato nella Tuscia, con un’energia silenziosa e tenace. Allevano oltre 1.500 pecore e 80 capre, e dal loro latte crudo nascono formaggi intensi e sinceri: il Blu Dolce, elegante e penetrante; il Radichino al pepe rosa, speziato e generoso; la ricotta Granduchessa, cremosa e pura come un abbraccio.
Ma non è solo il formaggio a raccontare la loro storia. I salumi – pancette, salami, guanciali e prosciutti – sono veri racconti di stagione e tempo, lavorati senza fretta, come si faceva una volta. Ogni prodotto è una promessa mantenuta.
E attorno a tutto questo, pulsa una famiglia vera. Non solo di sangue, ma fatta di collaboratori, amici, figli e pastori che vivono e lavorano insieme con lo stesso spirito. Il loro agriristoro è una tavola conviviale dove pappardelle al cinghiale, maialino arrosto e carrelli di formaggi diventano esperienza, identità, bellezza.
PIRITALY 2025 ha preso vita in questa atmosfera fatta di mani che si stringono, calici che si incontrano, voci che si intrecciano. Oltre 90 produttori provenienti da tutta Italia si sono riuniti per creare qualcosa che va oltre l’enogastronomia: una rete di valori, una narrazione collettiva, una comunità che resiste con gentilezza e contenuto.
Incontri straordinari: racconti di chi crede in ciò che fa
A volte non serve andarci, in certi posti. Basta ascoltare. A PIRITALY ho incontrato persone straordinarie, capaci di raccontare la propria realtà con una tale intensità da farti viaggiare solo con le parole. E io ho viaggiato tanto, così:
I Tre Cippi – Burrasca e l’Hotel della Fortezza
A Sorano, dentro l’antica Fortezza Orsini, vive una storia nuova: quella di I Tre Cippi, giovane cantina che ha dato vita a Burrasca, un rosato 100% Ciliegiolo. L’etichetta dipinta a mano, il sorso fresco e intenso, l’identità decisa: tutto in loro parla di coraggio e visione. Lì, ospitalità e vino si incontrano in una formula unica, che ho sentito vibrare nei racconti di chi la anima ogni giorno.
Luretta – Castello di Momeliano
Chi mi ha parlato di Luretta mi ha trasmesso un’energia rara. Vini dal nome evocativo – Carabas, Pantera, Achab – e un castello, quello di Momeliano, che ospita una delle cantine più visionarie dell’Emilia. Ogni bottiglia è una dichiarazione d’indipendenza e stile, ogni gesto è misurato, ma libero.
Serafini & Vidotto + BioSmurra – Oltre l’Aperitivo
Dal Veneto alla Calabria, due realtà si uniscono in un progetto che sa di freschezza e innovazione: “Oltre l’Aperitivo”. Il Prosecco Superiore incontra il succo di clementine bio coltivate da tre sorelle in Calabria. Un gesto che diventa racconto, sostenibilità, bellezza. Ascoltare chi ha creato tutto questo è stato come ricevere un manifesto d’armonia.
Paolo Parruti – Pan de Roma
Il suo pane non l’ho assaggiato, ma l’ho immaginato. Morbido, profumato, avvolgente. Paolo Parruti mi ha raccontato il suo Pan de Roma con la passione di chi conosce ogni briciola e ogni silenzio del forno. Il suo lievitato è fatto di madre, ricordi e rispetto per la materia. Una lezione di vita, in forma di pane.
Agriturismo La Nuova – Le Sbriciolette
Le chiamano Sbriciolette, ma sono molto di più: sono fettine di girello impanate, fritte con amore e tramandate da Nonna Elena. All’Agriturismo La Nuova, ogni piatto ha una storia, e quella delle Sbriciolette è fatta di mani esperte, silenzi in cucina e sorrisi intorno al tavolo. Non l’ho assaggiato, ma il racconto è bastato a farmelo vivere.
Ascoltare per custodire
Non ho visto le loro vigne, non ho dormito nelle loro stanze, non ho assaggiato con la bocca, ma con il cuore sì. A PIRITALY 2025 ho capito che certe storie non chiedono presenza fisica, ma ascolto. Che si può viaggiare profondamente anche restando fermi, se chi ti parla lo fa con sincerità.
Mi porto via i loro racconti come si conservano le cose preziose: con cura. Perché ogni parola che ho raccolto è un seme. Un giorno germoglierà, magari in un mio articolo, in un viaggio futuro, o anche solo in una riflessione più consapevole sul valore di ciò che mangiamo e beviamo.
PIRITALY è stato questo: un luogo dove ciò che è vero si riconosce al primo sguardo, e resta.
Tenuta Il Radichino
Località Case Sparse, Ischia di Castro (VT)
www.caseificioagricoloradichino.it
Tel: +39 0761 425195
Email: [email protected]
Visite, degustazioni e pranzi presso l’agriristoro disponibili su prenotazione.