Anteprime Toscane: Chianti Lovers in seconda giornata: venti etichette da non perdere
![Chianti Lovers](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/02/ChiantiLovers_9590-e1486965716775.jpg)
Chianti Lovers
di Antonio Di Spirito e Maurizio Valeriani
L’appuntamento odierno, presso la Fortezza da Basso in Firenze, era dedicato al Chianti D.O.C.G.; tutte quelle zone della Toscana che possono produrre Vino Chianti, ma non ricadono nella zona del Chianti Classico. Le denominazioni in questione sono: Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Montespertoli e Rufina.
![Chianti DOCG](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/02/ChiantiDOCG_173827-e1486965650746.jpg)
Chianti DOCG
L’annata 2016 è sembrata subito un’annata con risultati qualitativamente non uniformi.
Abbiamo trovato vini di buon corpo e con tannini gentili, spezie fini e note di sapidità e mineralità cui siamo abituati, e, nel contempo, molti campioni denotavano note di maturità eccessiva o, all’opposto, tannini aggressivi e/o note verdi.
L’annata 2015 è stata un’annata di grande respiro, con delle punte di eccellenza.
Un po’ più problematiche le Riserva 2014, che risentono gli effetti di un’annata difficile.
![Banchi Assaggio](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/02/BanchiAssaggio_9582-e1486965825854.jpg)
Banchi Assaggio
![Sala Degustazione](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2017/02/SalaDegustazione_9600-e1486965791515.jpg)
Sala Degustazione
Ed ecco la consueta carrellata dei nostri venti migliori assaggi.
Chianti 2016 – Colognole: floreale e fruttato, unisce toni speziati a sensazioni agrumate, ed anticipa una beva dinamica e progressiva;
Chianti Rufina 2015 – Frascole: coniuga potenza ed eleganza, materia e bevibilità e chiude con piacevolissimi ricordi fumè;
Chianti Superiore 2015 – Podere Aberese: succoso e speziato, agile e scorrevole, lascia sensazioni agrumate e di piccoli frutti rossi;
Chianti Superiore 2015 – Poggiotondo: la nota sapida è bilanciata dall’avvolgenza della materia, ed anticipa un finale succoso ed agrumato;
Chianti Darno 2016 – Tenuta San Vito: l’olfattiva è un po’ reticente, ma è compensata da una materia imperiosa, e da una bellissima chiusura su note di macchia mediterranea;
Chianti 2016 – Fattoria di Piazzano: toni floreali si uniscono a sensazioni speziate, ed introducono un sorso dinamico e succoso;
Chianti Montalbano 2016 – Tenuta di Artimino: struttura e bevibilità vanno perfettamente d’accordo in questo vino sapido, floreale e speziato;
Chianti 2016 – Fattoria Uccelliera: il sorso progressivo e la materia avvolgente sono i marcatori gustativi, mentre l’olfattiva si caratterizza per toni agrumati e floreali;
Chianti Rufina 2015 – Villa Travignoli: agile, scorrevole, di grande bevibilità, senza trascurare la polpa e la componente fruttata;
Chianti Superiore 2015 – Fattoria di Sammontana: note di macchia mediterranea si uniscono a sensazioni balsamiche e fanno da preludio ad un sorso avvolgente e ad una beva profonda;
Chianti 2016 – Conte Guicciardini: succoso, e speziato, fresco e agile, come un Chianti deve essere, con ricordi floreali e di piccoli frutti rossi;
Chianti Rufina Riserva 2014 – Fattoria Il Capitano: il sorso progressivo, la freschezza e la sapidità vengono precedute da sensazioni speziate e floreali;
Chianti 2016 – Fattoria Lavacchio: si caratterizza per una grande materia, note fumè, una beva avvolgente ed un lungo di macchia mediterranea;
Chianti 2016 – Podere Ghisone: un vino di precisione dove la tecnica accompagna struttura e complessità di beva;
Chianti Rufina Riserva 2014 – Cantine Bellini: succosità e avvolgenza coesistono con bevibilità e sensazioni floreali e fruttate;
Chianti Rufina 2015 – Fattoria Lavacchio: note di macchia mediterranea, unite a toni speziati, sono l’apripista per un sorso sapido, fresco e progressivo;
Chianti 2016 – Casale dello Sparviero: mineralità, sentori fumè ed un piacevole finale di macchia mediterranea caratterizzano questo vino succoso e speziato;
Chianti 2016 – Fattoria Poggio Alloro: la tessitura del tannino è veramente pregevole, la freschezza ancora vibrante e la materia molto presente ed avvolgente;
Chianti 2016 – La Querce: un po’ di tecnica a volte non guasta, purchè sia unita a territorialità e tipicità; e questo è il caso di questo Chianti che ha note speziate ed agrumate ed un finale di macchia mediterranea;
Chianti Riserva 2014 – Piandaccoli: toni iodati si uniscono a sentori di piccoli frutti rossi, il sorso è progressivo e la beva scorrevole e dinamica.