Aris 2010 Cirò Rosso Classico Superiore |Voto 91/100


Sergio Arcuri (Foto Giovanni Gagliardi)

SERGIO ARCURI

Uva: gaglioppo
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Vista 5/5. Naso 25/30. Palato 26/30. Non Omologazione 35/35

Mi piace sempre tanto questo rosso. Dopo Aris 2009, la conferma: un grande rosso bevibile, elegante, realizzato con sapienza antica dove la percezione tattile dell’uva è decisiva per il risultato finale.

Quando penso alle pippe mentali che si fanno sul Gaglioppo, alle inutili discussioni, alle pompate di merlot e cabernet per renderlo appetibile. Invece questo rosso è semplice, una donna bellissima a cui il trucco toglie e non aggiunge: scarso di colore, bello si vede il fondo del bicchiere, grandi profumi di rosa canina e di ciliegia spremuta in mano, fresco, freschissimo al palato, dove è pieno, lungo ampio.
Un vinino lo definirebbe il buon Angelo Peretti, ma che vinino: si beve tutto, dalla prima all’ultima goccia, in allegra compagnia mentre Giovanni Gagliardi stona alla chitarra. Lo si ribeve il giorno dopo, all’Arbustico con cucina raffinata e ricca di tecnica e il pensiero di dover andare al lavoro: funziona sempre, come la vecchia Rex.
Ecco la strada sicura per il Gaglioppo: una apertura semplice che diventa complessa negli anni ed eterna nel tempo. Un vino commovente, come testimoniato da un vecchio 1989 beccato nella memoria di Pinuccio Alia.
Un vino che mai avrebbe potuto presentarsi con le carte in regola negli anni ’90 e che invece è moderno perché antico, come il Piedirosso o il Dolcetto piemontese. Che gioia e che goduria.
Tieniti vecchio, Sergio, e rimarrai giovane in eterno

Sede a Cirò Marina. Via Roma Vico III, 3. Tel. 0962.31723. www.vinisergioarcuri.it. Ettari: 4 di proprietà. Uva: gaglioppo. Bottiglie prodotte: 6.500.  Enologo: la tradizione collettiva condivisa.

9 Commenti

  1. Sergio Arcuri è una persona semplicisisima e modesta, innamorato del suo mestiere e della sua terra.
    Mi ha detto che nei suoi vini c’è tutta la maestria di suo padre che ad 85 anni suonati è sempre li in vigna pronto a dispensare consigli.
    Producono Gaglioppo nel territorio di Cirò dal 1924 anche se hanno iniziato ad imbottigliarlo solo nel 2009.
    L’Aris proviene da un vigneto impiantato nel 1980 (il mio anno di nascita!) ed è prodotto in sole 2.600 bottiglie.
    Io non ho avuto il piacere di assaggiare la 2009 ma condivido pienamente il tuo giudizio sulla 2010.
    E’ stato bello ascoltare Sergio e vederlo confrontarsi con Franscesco Scilanga di Cote di Franze e Francesco de Franco che prima di essere competitors sono amici e colleghi vignaioli con cui fare sistema per tirarsi fuori dall’anonimato dei confini regionali.
    Il Gaglioppo, questi giovani e tutta la Calabria del vino meritano di più.
    Sta a queste nuove generazioni conquistarsi tutti gli spazi necessari.

  2. siamo le sorelle di sergio arcuri, leggere questa pagina ci riempie di orgoglio e ci emoziona. Siamo felici che nostro fratello stia, a piccoli passi, realizzando il sogno di nostro padre, il quale ci ha tramandato le sue tradizioni e i suoi principi. Sergio crede molto in questo progetto e noi gli auguriamo con tutto il cuore che possa riuscire a realizzarlo come lui desidera.
    forza gaglioppo, forza cirò e forza sergio arcuri. vorremmo ringraziare chi ha dedicato questo spazio ai tanti giovani imprenditori che cercano, con mille difficoltà, di far conoscere le risorse della nostra terra.

    p.s. da parte di mio figlio vincenzo (6 anni): sono orgoglioso di mio zio Sergio, perchè fa un vino buonissimo.

    1. Avete ragione, care ragazze, ad essere orgogliose di vostro fratello e di vostro padre che ho avuto il piacere di conoscere personalmente quando ho visitato la cantina. Ci sono tante cose belle e incoraggianti, la prima è che è stato un altro produttore, Francesco De Franco, a farmi consocere sergio ed è la primavolta che mi succede da quando frequento la Calabria per motivi legati alla produzione di vino, ormai quindici anni.
      La seconda è la semplicità e complessità del vostro vino, così moderno e così antico. Così bevibile nel corso della lunga notatta trascorsa alla cantina di Rossano eppure così importante da piacere anche a persone come Vizzari che ha il vino francese e piemontese nelle vene.
      Infine la speranza, il sorriso, di una terra che potrebbe essere la nostra Florida per qwuanot è bella e straordinaria d aun punto di vista orografico e paesaggistico e dove torno sempre con immenso piacere.
      Auguri a tutti voi

  3. Grande Calabria … Amo Neostos di Spiriti Ebri … Ci scommetto saranno famosi … Complimenti ad Arcuri !!!

    1. Finalmente dopo una giornata di lavoro manuale e mentale riesco a scrivere, premetto che non sono una persona che scrive molto.
      Un grazie di cuore va a Francesco da parte mia, se in Calabria, ma anche nel mondo, ci fossero più persone leali come lui, sarebbe un mondo migliore…
      per noi produrre un Cirò 100% Gaglioppo e una missione possibile, non come il film …
      ci vuole unione per raggiungere grandi risultati, noi lavoriamo con entrambe le braccia non stiamo a guardare destra o sinistra…
      Grazie a te Luciano per aver risposto alle mie sorelle e per il buon lavoro che fai con lealtà e passione, con te la missione è possibilissima, a Rossano il quadro era completo, tu, Gagliardi con la chitarra e Ziliani, ho passato una splendida serata, un motivo in più per continuare a produrre vino buono.
      Grazie tutti per i commenti .
      Grazie sorelle, se avete un pò di tempo ricordatevi che una mano serve sempre tra vigna e cantina :)
      Grazie nipotino

  4. Aspetto a giorni che mi arrivi a casa il 2010, fresco di ordine, dopo aver conservato qualche 2009, nel frattempo mi affianco ai complimenti agli Arcuri per la valorizzazione in maniera assolutamente tradizionale del Gaglioppo ( http://grappolospargoloo.spazioblog.it/179934/Chiaro-scuri+di+un+Cir%F2+classico+superiore.html ), penso inoltre che tra un anno la 2009 sarà ancora meglio, per la 2010 mi fido di Luciano sulla prontezza attuale del sorso, ma il tempo potrà dare solo maggiore complessità.

    Di De Franco poco da dire un uomo semplice e profondo come i suoi vini.

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