Bacalat 2005 Solopaca bianco doc


ANTICA MASSERIA VENDITTI

Uva: falanghina, grieco, cerreto
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Vendemmia dopo vendemmia, l’impianto risale all’inizio degli anni ’70, la conferma di questo piccolo grande bianco campano lavorato in acciaio da Nicola Venditti con uve proprie certificate biologiche. Questo blend classico nasce così nella nuova struttura aziendale, una delle più belle del Campania, nella quale all’estrema razionalizzazione del processo produttivo si affiancano la sala degustazione, lo spaccio, la vigna didattica con tutti i filari delle uve utilizzate in cantina e lo spazio all’aperto dove stare insieme per la bella stagione. Un  segnale forte per tutta Castelvenere, attraversata dalla voglia di migliorare la propria proposta e di riconquistare il ruolo leader che di fatto ha già dal punto di vista produttivo: basta pensare al fatto che in questo paesino che ha poco più di 2500 abitanti si producono diversi milioni di bottiglie ogni anno, senza mettere in conto lo sfuso. Ma torniamo al Solopaca bianco che nella versione 2005 si presenta in modo più asciutto rispetto al 2004, frutto dell’annata piovosa e certamente non facile, ma comunque ricco di profumi floreali e di frutta bianca mentre in bocca mantiene comunque una buona struttura ed è assolutamente pieno, con un buon finale baldanzoso e autorevole. L’annata magra ha esaltato stavolta la mineralità del terreno e la freschezza, sono queste infatti le due caratteristiche principali che si riscontrano nel bicchiere, queste lo rendono, come dire, più marinaro, adatto agli abbinamenti con i piatti di pesce e di crudo in generale più che alla cucina contadina senza pomodoro delle zuppe e delle minestre a cui in genere  abbiamo sempre accomunato. Nelle degustazione coperte per Vini Buoni d’Italia ha conquistato un buon punteggio piazzandosi bene anche nel rapporto tra qualità e prezzo. Nicola Venditti sta conoscendo una nuova giovinezza, lo sostengono la moglie e i figli a cui è affidata la continuità tra non meno, lui prevede, di una ventina di anni. Tanto lui vuole ancora lavorare, e noi scrivere dei suoi vini gentili e discreti come il suo carattere mai invadente ma deciso, chicche per appassionati riuscite a diventare un classico senza inseguire le mode. Per fortuna l’agosto 2006 annuncia che l’epoca dei furbetti sembra chiudersi non solo nelle scalate bancarie ma anche nel dopato mondo del vino dove i valori si stanno definendo nuovamente al di là della valanga di puttanate propinate in questi anni: è la bottiglia che fa l’evento, mai il contrario. E questa è la differenza tra lo stile classico commerciale francese e quello rampantino cafone italiano del terribile decennio berlusconiano a cui la crisi ha scritto finalmente la parola fine. Il barrique party è terminato, si torna a bere e a parlare di vino e di produttori veri. Grazie ai quali si potranno scrivere nuove pagine di storia agricola nelle nostre belle campagne meridionali.

Sede a Castelvenere, via Sannitica 122. Tel. 0824 940306, fax 0824 940301. E mail:  [email protected], sito:  www.venditti.it  Enologo: Nicola Venditti. Ettari: 11 di proprietà. Bottiglie prodotte: 100.000. Vitigni: aglianico, montepulciano, piedirosso, barbera, olivella, grieco, cerreto, falanghina