Barbera d’Asti Superiore Docg 2012 Vigneti della Val Sarmassa | Voto 89/100


 

Barbera d'Asti Superiore Docg 2012 Vigneti della Val Sarmassa La Giribaldina

Barbera d’Asti Superiore Docg 2012 Vigneti della Val Sarmassa La Giribaldina

Azienda Agricola La Giribaldina
Uva: barbera
Fascia di prezzo: 14,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 27/30 – Palato 27/30 – Non omologazione 30/35

“Dai prova questo vino e poi mi dirai cosa ne pensi”. Nel mio recente viaggio tra la Lombardia ed il Piemonte mi sono imbattuto in una persona amica che non vedevo da molto tempo, che mi ha invitato ad assaggiare un vino piemontese molto famoso: la Barbera. Per la precisione la Barbera d’Asti Superiore Docg 2012 dei Vigneti della Riserva Naturale della Val Sarmassa, che è prodotta dall’azienda biologica non certificata La Giribaldina di Calamandrana.

L’azienda è stata fondata nel 1995 da Mariagrazia Macchi, che la gestisce insieme con il giovane figlio Emanuele Colombo ed è situata in uno degli angoli più suggestivi del Monferrato circondata da boschi e vigneti. La Giribaldina offre anche ospitalità in bed & breakfast a chi vuole trascorrere un piacevole soggiorno in completo relax nella verde campagna astigiana.

L’uva della Barbera d’Asti Superiore Docg 2012 è stata ricavata da una vigna vecchia e da un’altra impiantata recentemente nel comune di Vaglio Serra, proprio nel cuore del territorio classico di produzione. Come si sa la Barbera è un vino legato alle antiche tradizioni contadine piemontesi, che nel tempo ha saputo rinnovarsi ed adeguarsi alle mutate esigenze di mercato, tanto da essere considerato tra i più importanti vini rossi italiani ed è anche molto apprezzato all’estero.

Controetichetta Barbera d'Asti Superiore Docg 2012 Vigneti della Val Sarmassa La Giribaldina

Controetichetta Barbera d’Asti Superiore Docg 2012 Vigneti della Val Sarmassa La Giribaldina

Fermentazione in tini di acciaio per quindici giorni e dopo la malolattica il vino viene travasato in botti di rovere francese per un anno e mezzo e poi sosta ancora in vetro per altri sei mesi. Quattordici i gradi di alcolicità.

Colore rosso rubino, con tendenza al granato. Al naso si coglie un bouquet persistente di frutti rossi e scuri come la ciliegia, la prugna, la mora ed il ribes, seguito da caratteristici sussurri floreali ed erbacei. E poi ancora deliziosi e penetranti profumi balsamici, tostati, speziati, di cacao, di liquirizia e di foglie di tabacco. L’impatto del sorso in bocca è elegante, fresco, morbido, armonico, ampio, rotondo, vellutato e di buona stoffa. Tannini già morbidi. Slancio finale appagante e dinamico. Ottimo il prezzo della bottiglia. Ed ottimo vino davvero (è questa la mia risposta alla domanda dell’amico), da poter conservare ancora a lungo e da abbinare a primi piatti sostanziosi, a carni rosse e a formaggi piemontesi come il bettelmatt o il castelmagno. Prosit!

Questa scheda è di Enrico Malgi

Sede a Calamandrana (At) – Regione San Vito, 39
Tel. 0141718043 – Fax 0141769842 – Cell. 348 5205041
Enologo: Giuseppe Caviola
Ettari vitati: 11 – Bottiglie prodotte: 70.000
Vitigni: barbera, grignolino, sauvignon blanc e moscato