Cantina Ripoli: tutta un’altra storia di un Chianti de garage a Barberino val d’Elsa


Ripoli

Ripoli

di Monica Bianciardi

I vini così come gli uomini non sempre vedono la luce nelle migliori situazioni, alcuni  e  nascono in ambienti di fortuna tra mille difficoltà dove l’unica cosa che riesce veramente  a cambiarne il destino è la passione e la perseveranza. Così come le creature viventi i vini hanno bisogno di cure ed attenzione costante sia in vigna che in cantina in un insieme di accorgimenti che se ben eseguiti con perizia ed intuizione possono dar luogo a risultati veramente sorprendenti.

Ripoli è una piccola azienda che nasce nelle verdi colline che da Poggiponsi  salgono nel panorama vitato della Val d’Elsa. Una ripida discesa con  piccolo spazio di fronte ed una porta in ferro costituiscono l’entrata di quello che può essere a tutti gli effetti considerato la sede di un vero e proprio ” Vin de Garage”.

Francesco Sarri è il vulcanico produttore di Ripoli. Ingegno da vendere ed idee ben realizzate  Francesco  è da considerarsi un figlio d’arte in questo campo. Il padre cantiniere di mestiere,  fin da piccolo lo ha introdotto nella penombra delle cantine dove botti e mosto in fermentazione hanno iniziato a  far parte della quotidianità, scatenando quella passione per il vino che ha finito per scorrergli sotto pelle.  Crescendo apprende i sistemi per una buona conduzione della cantina, un bagaglio di conoscenze che più avanti l’ha portato a voler ampliare le esperienze fino a spingerlo a diventare lui stesso un produttore. Inizia con le prime vinificazioni artigianali con mezzi di fortuna ed uva locale in Lunigiana dove ha un agriturismo. I risultati sono incoraggianti ed i suoi vini si fanno da subito notare, Francesco inizia così a produrre vino con uva parzialmente comprata ma scelta con cura ed altra raccolta da un vigneto a Radda in Chianti  che lui stesso segue.  Prende in affitto la cantina e la attrezza riutilizzando vasche di cemento che trova all’interno. Tutte le varie fasi che passano dalla scelta dell’uva che trasporta con un camion refrigerato direttamente nelle vasche, alla vinificazione che effettuata con lieviti indigeni sono eseguite con molta attenzione. Dopo ogni passaggio pulisce meticolosamente ogni contenitore attentissimo ad evitare pericolose contaminazioni del mosto che potrebbero dar luogo a fastidiose volatili. Gli spazi in cantina sono esigui e le bottiglie prodotte sono circa 6000 ma l’ingegnoso Francesco Sarri ha idee chiare ed un piano già pronto per aumentare la produzione, del resto “L’ingegno è fatto per un terzo di istinto, un terzo di memoria, e l’ultimo terzo di volontà”… in quanto a noi non rimane che attendere.

 

Ripoli - Chianti classico 2016

Ripoli – Chianti classico 2016

Tasting Notes 

Ripoli 2017

Bagaglio olfattivo intenso e ricco di frutto rosso maturo e succoso, tocchi mentolati e pietra, palato con entrata morbida subito tesa da incalzante freschezza ed esuberanza fruttata, tannini finissimi e una lunga chiusura con scia sapida.

Ripoli 2016

Olfatto convincente dove arrivano per prime note floreali di violette, bacche aromatiche e frutti rossi ricchi di agrume e lampone dove spuntano note fresche di bergamotto, tamarindo e menta. Palato puro dai  tratti gustativi tipicamente Raddesi bevibilità estrema e profondità data da un palato vibrante di tensione acida che lascia spazio al frutto, tannini fitti ma smussati conducono un sorso piuttosto lungo che propone un finale carnoso e fiorito.

Ripoli

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