Cara Meloni, noi camerieri siamo stanchi!


Da Matteo Zappile, general manager del ristorante bistellato di Roma Il Pagliaccio, riceviamo e pubblichiamo

Il Pagliaccio, Matteo Zappile

Il Pagliaccio, Matteo Zappile

Ill.ma Presidente Meloni, Ill.ma Ministro del Turismo Onorevole Santanchè

mi chiamo Matteo e sono un Cameriere fortunato, che ha scelto di fare il cameriere, ho studiato per diventarlo e ancora studio per esserlo. Ho accettato e fatto sacrifici dall’età di 13 anni, oggi ne ho 39 e orgogliosamente faccio il Cameriere e sono docente e collaboratore per diverse scuole di settore in Italia.

Lavoro in una piccola eccellenza della Capitale, dove 5 giorni su sette emozioniamo i nostri clienti che arrivano da ogni parte del mondo.

E credetemi se vi dico che so bene di cosa sto parlando…per questo posso affermare che:

 

siamo stanchi

Siamo stanchi di questo lavoro fatto così…

Siamo stanchi di come veniamo trattati dallo stato

Siamo stanchi della considerazione che avete del comparto e del settore,

Siamo stanchi della pressione fiscale per per il settore HORECA

Siamo stanchi dei programmi didattici delle scuole alberghiere fermi agli anni 70

Siamo stanchi che i datori di lavoro devono aver paura di assumere una donna che poi si mette in maternità lasciando in difficoltà l’azienda

Siamo stanchi della mancanza di fondi per la formazione

Siamo stanchi della considerazione 0 che avete per chi fa muovere miliardi di euro di fatturato per questo nostro Belpaese.

Il Covid ha fatto riscoprire la Vita ai camerieri e ai cuochi. Il comparto soffre di migliaia di posti vacanti e le nuove generazioni chiedono il Tempo per VIVERE e non per andare oltre le 8 ore da contratto. Non sappiamo davvero cosa offrire di più ai giovani, più soldi, più formazione, ma la richiesta è sempre la stessa:

più Tempo Maitre! Vogliamo Più Tempo!

Il comparto, cari tutti è allo stremo, i ragazzi giovani abbandonano sempre di più l’idea di lavorare il weekend e la sera e di “sacrificare gli affetti” e la vita privata per aziende costrette a quasi raddoppiare i turni pur di arrivare a fare un pò di utile.

Se solo imparassimo dai cugini francesi, o ancora meglio dai Paesi scandinavi di come si tratta lo staff di questo comparto, oggi avremmo di sicuro personale sorridente e fiero di lavorare per far felice clienti da ogni parte del mondo. Il Lavoro c’è ma non a queste condizioni..!

Non abbiamo un sindacato che ci appoggia e che ci difende, che è in grado di sedersi ad un tavolo con Voi e di PRETENDERE maggiori diritti, una retribuzione adeguata all’impegno e ai sacrifici

ma pensate solo se tutto il comparto SCIOPERASSE, se i nostri bei turisti, politici e professionisti si recassero in hotel, in trattoria, al bar o al ristorante e trovassero un bel cartello:

CHIUSO PER TEMPO DA DEDICARE ALLA MIA FAMIGLIA

allora si che capireste cosa significa aver sacrificato l’infanzia, i weekend, il natale, il capodanno, la pasqua e tutte le feste per una vita…e che è tempo di

CAMBIARE.

Si lo so, mille parole al vento tra ministeri e caselle fantasma, ma sono troppo innamorato del mio lavoro per non provarle tutte, per non prendermi 10 minuti dal mio servizio e scrivere a tutti voi, nulla cambierà, nulla succederà e alla fine io come il resto dei miei illustri colleghi saremo costretti ad andare all’estero per avere una vita dignitosa facendo il nostro lavoro.

grazie per l’attenzione e grazie di provare in qualche modo a fare qualcosa!

Matteo, un Cameriere italiano.

2 Commenti

  1. Sono titolare di una Azienda di Ristorazione a Zola Predosa in provincia di Bologna da 20 anni! È davvero triste essere arrivati al punto di limitare il numero dei prenotati, per la mancanza cronica di Personale di Sala e soprattutto Camerieri Professionisti. Ci barcameniamo con Ragazzi giovani con contratti intermittenti a chiamata, stiamo costantemente a fare formazione. Non troviamo altro…. Probabilmente è arrivato il momento di tentare una riqualificazione dell’intero settore!!

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