Breaking news. Carlo Cracco si trasferisce a Forte dei Marmi. Nella cucina dell’Hotel Principe


Carlo Cracco

Carlo Cracco si trasferisce al Forte dei Marmi. Dai primi di agosto, lo chef milanese preferito da Ilaria Bellantoni, passerà dalla via Victor Hugo al viale Morin dell’Hotel Principe.

Non il Principe di Piemonte che è a Viareggio, ma in uno degli alberghi nella zona di Roma Imperiale, in mezzo alle ville di Moratti, Alberoni…
Anche i ricchi mangiano in vacanza. E bene.

15 Commenti

  1. A me Forte dei Marmi non piace molto. Ma in generale è tutta la Versilia che non mi entusiama.
    Cracco è uno chef che potrebbe essere estremo, avanguardista: non lo vedo bene a cucinare per un certo tipo di clientela. La sua è una cucina potenzialmente di buon valore artistico. E non si dice che non ha senso parlare di valore artistico! Il valore artistico è qualcosa di ogettivo. E chi sia interessato a come si determina, può dare un’occhiata all’unico post attualmente presente qui: http://www.diariofilosofico.com
    Ma non poteva andarsene, che so, a Portofino, Cracco?

    Giovanni

    1. Giovanni è un personaggio troppo “fuori dagli schemi” per potergli piacere la Versilia ma ne parla come se la conoscesse mentre, imho, l’ha vista solo di passaggio. La Versilia è arte e cultura ai massimi livelli ed è solo parzialmente gossip e mondanità (portata da quei bauscia di Sbriatore e della Santadechè in quella nicchia che è il Twiga, snobbato dai veri vacanzieri storici). Non si possono confondere gli avventori che fanno “struscio” in centro al Forte o in passeggiata a Viareggio o i frequentatori delle (poche) discoteche con coloro che affollano i concerti, le serate al teatro o i numerosi dibattiti alla Versiliana. L’idea che invece ha di Portofino è molto old-style: Giovanni vede il paese ligure come un’oasi di benestanti con lo yacht o magari la barca a vela.. io vedo invece un piccolo (e bello, per carità) paese stra-affollato di turisti giornalieri sbarcati da traghetti puzzolenti o da gigantesche navi da crociera che girottolano qua e là acquistando souvenirs kitsch e lamentandosi dei prezzi alti di ristoranti con “passate glorie”.

      Ma credo che il suo intervento fosse mirato esclusivamente a pubblicizzare il suo diario filosofico, di cui Vignadelmar è un noto lettore :-)

      1. No Leo, ma che dici !!!
        Lagnese è un intellettuale a tutto tondo, che mai si sognerebbe di linkare i suoi utilissimi ed intelligentissimi pensieri filosofici così a casaccio nel web. Deve essere stato per forza un suo detrattore a riproporli nel forum del GR, in Passione Gourmet, nel Papero Giallo ed in tanti altri ancora….
        .
        Daltronde, pur essendo stato fatto fuori da tutto, da tutti ed anche da parecchie tutte, ha ben il tempo per approfondire i suoi personalissimi massimio sistemi.
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        Ciao

      2. Non parlavo della vita culturale, ma della bellezza, punto.
        Non della storia, ma della bellezza, punto.
        Forte dei Marmi (dove ho passato diverso tempo, fra l’altro) non mi è mai piaciuta.
        Del resto, nemmeno Roma mi è mai piaciuta.
        Io per bellezza intendo quella della Costiera amalfitana, della Riviera di Levante, di Taormina, di Erice, di Cadaques, di Saint Paul de Vence: posti diversissimi se si bada a quelli che per me sono accidenti, ma accomunati dalla bellezza.

        Giovanni

  2. Ho parlato con fracco; sara’ fisicamente presente al forte dal primo di agosto per rutto il mese. Si occupera’ di tutto il ciclo della ristorazione , compresa la prima colazione. Una bella sfida, nella sonnecchios versilia dei soliti noti e degli chef da due lire a rimorchio..

    1. Fracco e rutto sono due errori di battitura bellissimi ! potrebbero piacere persino a Lagnese..

      NdR fracco significa “grande quantità, tantissimo”, per esempio “ti dò un fracco di botte”

  3. @ Luca : non e’ che ha firmato una cambiale in bianco: si vedra’ . Tu puoi sapere con certezza che succedera’ nel tuo futuro? @ lagnese: a Portofino? Ma quant’e Che non vai a Portofino?

  4. Caro Giuseppe : non so di che cambiamento parli , ammesso che cambiare parere possa essere cosa disdicevole. Dopo aver provato tutti e tutto preferisco, lo sai benissimo, i soliti due noti, che conosci meglio di me ed e’ inutile citare. Poi i luoghi si evolvono e crescono, vedasi serendepico e vigna Ilaria e vino e convivio, dove tu non mi hai ancora accompagnato. Ma quelli non sono in Versilia. Gli chef da due lire sono quelli che comprano i calamari a 4 euro dai grossisti e li spacciano per freschi. O quelli che scrivono chianina e propongono scottona. Io cerco di non frequentarli, tu non so:-)

    1. Io frequento la versilia da pendolare del we.
      Devo forse capire che oltre un paio di ristoranti gli altri usano materie prime di basso valore “spacciandole” per pesce fresco?
      Se fosse così mi cadrebbe il mondo addosso.

      p.s.: che razza è la scottona? pensavo fosse un vitello femmina che non ha ancora partorito

      1. Infatti, la scottona è proprio quella. E natualmente può essere di tutte le razze, o forse Maffi conosce qualche vitella di razza…particolare? ;-))

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