Carmenere il sale del San Leonardo, verticale storica a Palazzo Taverna con il Marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga


Degustazione di Carmenère San Leonardo 2020, 2019, 2018, 2016, 2015, 2010, 2007

Degustazione di Carmenère San Leonardo 2020, 2019, 2018, 2016, 2015, 2010, 2007

di Marina Betto

Carmenère contiene in se la parola carminio cioè rosso cremisi, scarlatto, un colorante naturale. Questo vitigno scambiato per Cabernet Franc arrivò dalla Francia (la zona di origine è quella di Bordeaux) nella tenuta di San Leonardo alla fine dell’800 e subito messo a dimora coltivato a pergola trentina. Rimasto sotto mentite spoglie fino ai primi anni “80 finalmente viene svelata la sua identità da Attilio Scienza e Giacomo Tachis, allora enologo dell’azienda, ma si deve arrivare al 2007 prima che il figlio di Carlo Guerrieri Gonzaga, Anselmo gli dedichi un ruolo da protagonista.

Fino ad allora era stato inserito come comprimario nell’uvaggio del grand vin della tenuta, il San Leonardo. Le sue sfumature erbaceo-speziate, la presenza discreta gli hanno valso la definizione di “sale di San Leonardo” da parte del marchese Carlo Guerrieri Gonzaga e il riconoscimento delle capacità del vitigno di definire lo stile della casa hanno permesso al Carmenère di diventare attore. Fa la sua entrata in scena nel 2007, un’annata ottima, con 1724 magnum (un numero simbolico che fa riferimento all’anno di inizio dell’attività vinicola della tenuta) in purezza, da allora il Carmenère verrà prodotto solo nelle annate ritenute migliori.

La sua caratteristica principale è di avere identità che si esprime al meglio crescendo su terreni sabbiosi, le viti allevate in regime biologico certificato dal 2018 vengono potate severamente per comprimere la produttività elevata e per concentrare le qualità dell’uva. La vinificazione per preservare le caratteristiche del vitigno viene fatta in vasche di cemento con lieviti indigeni; il vino poi matura per il 70% in barriques e il restante in tonneaux di rovere francese per completare l’affinamento per almeno due anni in bottiglia. Sette annate selezionate dall’archivio storico di famiglia ci raccontano il suo profilo, il suo carattere fortemente identitario attraverso questa prima verticale dove il vino, pur esprimendo sempre la visione enologica di San Leonardo, dialoga con la natura, la vigna, il tempo, mettendo in evidenza le diverse sfaccettature di cui è capace.

Degustazione verticale di Carmenère San Leonardo

Degustazione verticale di Carmenère San Leonardo

Carmenère San Leonardo 2020 ha una bassa gradazione alcolica (12% vol.) esprime subito delicatezza e finezza non solo in bocca con una bella succosità e freschezza ma anche attraverso i suoi sentori, i suoi profumi, un mondo antico che ritorna in auge con frutta e spezie dolci su un fondo di note erbacee.

Carmenère San Leonardo 2019 è più fruttato del precedente con riconoscimenti di frutta scura, matura, sottobosco ed erbe aromatiche. Grande acidità al sorso trascinata dai sentori aromatici e balsamici avvertiti al naso come le foglie di alloro, buona sapidità e tannicità sommessa, grande equilibrio.

Carmenère San Leonardo 2018 possiede un discreto grado alcolico(13%vol). Note calde al naso di rosa appassita, scorza di arancia matura, prugna, con punte di pomodoro secco, peperoncino e pepe. Sempre fresco il sorso ma un po’ più alcolico riporta sottili sentori di liquerizia e maggiore astringenza tannica.

Roma Palazzo Taverna degustazione di vini San Leonardo

Roma Palazzo Taverna degustazione di vini San Leonardo

Carmenère San Leonardo 2016 ha un profilo di spezie e rose fuse insieme. Un’ ottima integrazione nel sorso che lo definisce con finezza.

Carmenère San Leonardo 2015 ha degli aspetti simili all’annata 2016 ma una maggiore complessità che si avverte sia al naso con riconoscimenti di frutta rossa, bacche di rosa, pere, sorbe, spezie dolci e foglie di alloro. La freschezza in bocca è ben evidente con questa tipica nota verde, boschiva, che si dipana nel sorso pienamente piacevole.

Il Marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga ha tenuto personalmente la verticale di Carmenère a Palazzo Taverna

Il Marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga ha tenuto personalmente la verticale di Carmenère a Palazzo Taverna

Carmenère San Leonardo 2010 il più raffinato della batteria degustata, sfodera sentori di silice, pietra, cenere. Finezza e integrazione sono subito evidenti, ogni spigolo è attenuato su un tessuto di velluto.

Carmenère San Leonardo 2007, il primo della storia, è accompagnato ancora da una nota verde netta di aromi balsamici e liquerizia con una punta marmellatosa in retrolfatto. La bocca rimane fresca lievemente spigolosa, astringente forse più tannica rispetto alle altre degustate.

Un profilo quello del Carmenère San Leonardo sempre in linea con la concezione dell’azienda, una piena espressione di quelle che sono le caratteristiche del vitigno tramutate in espressività fine ed elegante che però sa mantenere un dialogo veritiero con la natura e il clima.

 

Tenuta San Leonardo

Borghetto all’Adige 38063 Trento

[email protected]

www.sanleonardo .it

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.