
di Marco Galetti
“In una casseruola rosolare poca cipolla tritata finemente con un cucchiaio di olio evo, aggiungere il riso e portare a tostatura, sfumare con il vino bianco e far evaporare, versare il brodo caldo e portare a cottura, mantecare il risotto con il burro e il parmigiano.
Dosi per 4 persone: 220 g di riso carnaroli – 1,5 lt di brodo vegetale – 100 ml di vino bianco secco – 1/2 cipolla bianca
q.b olio evo, sale Maldon, pepe nero, 40 g di burro – 50 g di parmigiano grattugiato”
La modalità di preparazione e le dosi sono di Chicco Cerea, nomen omen…
Questo il mio regalo alle giovani generazioni fast che pensano che il food sia qualcosa di già pronto, abissi imperscrutabili le donne degli amici e le motivazioni per le quali non si riescano più a trovare venti minuti per preparare un piatto versatile, che appaga&rincuora, un piatto all’onda che sull’onda dell’entusiasmo definirei insurrogabile, di seguito qualcuno degli ultimi degustati:
Trattoria Visconti, Ambivere, risotto carnaroli con ortiche, funghi pioppini e Stracchino all’antica delle Valli Orobiche, presidio Slow Food

Lipen, Canonica di Triuggio, risotto piselli e gorgonzola

Il mio risotto alla zucca, all’onda, lancio un subliminale per il mio amico risottaro e nuotatore…

Lorenza Riccardi, La Cantinella di Villammare, risotto di benvenuto a Sud, salicornia e spada

Osteria Oss Büs, Meda, risotto con luganega brianzola

Dei Mille, Riccione, risotto alla marinara conviviale

Risotto maison, zafferano e funghi secchi

La Piazzetta, Montevecchia, risotto cacio e pepe con pere al vino rosso e limone candito

Rosmarino, Riccione, risotto alla marinara

Lipen, Canonica di Triuggio, risotto con salsiccia

Trattoria Samperone, Certosa di Pavia, risotto alla milanese con ossobuco

Trattoria Visconti, Ambivere, risotto con Stracchino all’antica delle Valli Orobiche, presidio Slow Food e riduzione di Moscato di Scanzo

Osteria Oss Büs, Meda, risotto alla milanese

Carnaroli con fave e pecorino, la mia preparazione casalinga che invita al sorriso e ad un altro assaggio

“ e dai remoti campanili intorno un’ondata di riso empie la villa”
Giovanni Pascoli, Myricae, L’ultima passeggiata, Mezzogiorno.
Ognuno nelle poesie ci legge quello che vuole, lo dico col sor-riso sulle labbra
6 commenti
Marco contursi
13 novembre 2019 - 13:37Un solo risotto campano?epoure siamo specializzati in riso qui giù…
Marco Galetti
13 novembre 2019 - 14:11Ci sono battute involontarie o, come nel tuo caso, mirate, che rendono i miei pomeriggi uggiosi improvvisamente luminosi, anche se il sartù, in effetti… trova un monzù e vengo giù
Francesco Mondelli
13 novembre 2019 - 14:34Capito.Serve urgentemente una fornitura straordinaria di buon Fiano.Non così bravo ne famoso ma in fondo sono un Chicco anch’io ! PS Ho sempre pensato a Lei come al Re del Sor-Riso che diventa Risotto ma credo che allo stato attuale il titolo le stia stretto per cui mi permetto di farla Imperatore pur non essendo esperto del settore ma un semplice degustatore e a tempo perso anche manipolatore di una buona materia prima ricercata e trattata col rispetto che merita un grande risotto.FM
Buccia
13 novembre 2019 - 15:16Provati alcuni dei risotti citati, trovo che il Marcoriso sia sempre il migliore.
Enrico Malgi
13 novembre 2019 - 15:38Amen!
Antonio Prinzo
13 novembre 2019 - 15:50Dopo l’ Amen di Enrico non si può aggiungere altro. 😉