Derthona Due.Zero 2025, anteprima Timorasso 2023: il bianco che sfida il tempo, seduce e promette
di Simona Paparatto
Da pochi giorni, si è conclusa la quinta edizione di Derthona Due.Zero, l’evento che consolida il protagonista Timorasso, come una delle più brillanti espressioni del panorama vitivinicolo italiano. Organizzato dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi, ha avuto come sede il Museo Orsi di Tortona, rivelatosi, per l’occasione, un vero e proprio palcoscenico di eccellenze, con il grande banco di assaggio, dove la nuova annata 2023 del Derthona si è svelata con autenticità, accanto a riserve in grado di raccontare profondità e longevità sorprendenti.
Con due masterclass tematiche di approfondimento sul vitigno e sul territorio, questa edizione ha saputo unire rigore tecnico e spirito divulgativo. Grande è stata la partecipazione da parte del pubblico, della stampa specializzata e degli operatori del settore, ai quali è stato dedicato un intero giorno, a conferma del crescente interesse commerciale intorno al vitigno – “Sono stati tre giorni di grande successo che ci hanno confermato ancora una volta l’interesse per questo grande vino bianco, che abbiamo la fortuna di produrre sulle nostre colline” afferma Gian Paolo Repetto, presidente del Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi, che raggruppa 116 produttori. “Per la prima volta abbiamo deciso di presentare le tante interpretazioni di Timorasso, presenti sui Colli Tortonesi, attraverso le tre tipologie che caratterizzeranno la futura sottozona Derthona, ormai in via di approvazione definitiva, che consentirà di donare definitivamente una identità chiara e distintiva a questo vino, sul mercato nazionale ed estero”.
Oggi, Derthona è una MGA all’interno della DOC Colli Tortonesi, che ha trovato nell’unione tra i produttori, nel perseguimento dei medesimi obiettivi (pur presentandosi ognuno con le proprie diversità), nella forza del territorio e nella qualità produttiva, i suoi assi portanti. Tuttavia, è in atto un percorso di riconoscimento di Derthona, come denominazione autonoma. Questo passaggio, che prevede i tempi tecnici ministeriali per essere formalizzato, è fortemente voluto dai produttori e sostenuto dal Consorzio, con l’obiettivo di garantire maggiore chiarezza al consumatore, valorizzando ulteriormente il legame tra vitigno ed identità territoriale. Per questo si è deciso di dare al vino il nome storico della città di Tortona: Derthona, che ormai è un nome forte, riconoscibile e che certifica l’adesione ad un disciplinare rigoroso. Nella memoria di un nome antico, Derthona si proietta, quindi, al futuro, rappresentando la chiave di volta, per parlare al mondo con voce nuova.
La futura sottozona Derthona si concentrerà su circa 400 km², nella vasta area dei Colli Tortonesi (sud est del Piemonte, al confine con la Liguria, in provincia di Alessandria), che ricopre 786 km² e 1300 ettari vitati. Qui si coltivano 440 ettari di timorasso, ma solo 330 potranno rientrare nelle tre categorie: Piccolo Derthona, Derthona e Derthona Riserva, racchiuse nella sottozona “questo perché il Consorzio intende governare con oculatezza la crescita della superficie vitata a timorasso e lo fa, ogni anno, con un bando dedicato” ha aggiunto il presidente del Consorzio.
Un accenno ai terreni dei Colli Tortonesi è doveroso, poiché la complessa matrice geologica, incide profondamente sul profilo dei vini. La zona è caratterizzata da Marne di Sant’Agata Fossili, marne calcareo-argillose di origine marina, con presenza di arenarie, calcare attivo, gesso e fossili: suoli che conferiscono al vino mineralità marcata, struttura, profondità e lunga evoluzione.
Al Castello del Dongione – Carbonara Scrivia), l’anteprima Derthona Due.Zero del 29 marzo, ha riguardato 78 assaggi da 50 produttori, tra Piccolo Derthona 2024, Derthona 2023 in anteprima assoluta e Derthona Riserva 2022, tutte tipologie che prevedono la vinificazione del Timorasso in purezza, con resa massima per ettaro di 7,5 quintali, e l’uso obbligatorio di bottiglie leggere, il cui peso non superi i 600 grammi, in linea con i principi di sostenibilità. L’estratto secco, indicatore del corpo e della struttura della tipologia, cresce progressivamente:15 g/l per Piccolo Derthona (min.11% vol.), che debutta il primo marzo dell’anno successivo alla vendemmia, 17 g/l per Derthona (min.12,5%vol.), che esce sul mercato il primo settembre dell’anno successivo alla vendemmia e 18 g/l per la Riserva (min.13%vol.), che vede l’immissione sul mercato, il primo marzo del terzo anno successivo alla vendemmia.
Quelle in anteprima “sono state tre annate con caratteristiche alquanto differenti sui Colli Tortonesi” ha spiegato l’agronomo Davide Ferrarese, che ha mostrato alcuni parametri importanti per la loro interpretazione, come il numero di giorni con temperature superiori ai 35°C o la piovosità annuale, compresa quella durante la stagione vegetativa. “In generale i Colli Tortonesi sono contrassegnati dalla presenza di un clima continentale, con inverni mediamente freddi, ma climi anche molto differenti per via delle altitudini che variano dagli 80 sino a 1500 metri. L’ultima annata, la 2024, è stata una stagione impegnativa per via della copiosa quantità di pioggia caduta, ben superiore alle medie stagionali, che ha comportato un grande lavoro in vigna. Più equilibrata, invece, la 2023, contraddistinta da diverse piogge sia in primavera che in estate ma anche giornate di sole e caldo. La 2022, infine, verrà ricordata da queste parti come l’annata più sorprendente ed estrema degli ultimi 25 anni, con temperature giornaliere molto calde a una vendemmia precoce iniziata a fine agosto”.
Durante Derthona Due.Zero, presso il Teatro Civico di Tortona, si è tenuto l’incontro per la consegna del premio Ambasciatore Derthona 2025, iniziativa ideata dal Consorzio Tutela Colli Tortonesi, in accordo e con la partecipazione del comune di Tortona, per premiare il lavoro e la dedizione di quei professionisti del settore, che ogni anno si impegnano a far conoscere questo territorio e il suo vitigno simbolo, con anche la consegna del premio Ambasciatori Derthona Grosso d’Oro 2025, a Walter Massa. Ne parlo qui.
Di seguito, propongo le annate che, a mio avviso, si sono maggiormente distinte, per qualità e personalità, a Derthona Due.Zero 2025.
Piccolo Derthona 2024 è stato pensato per anticipare l’uscita del Derthona e come tale, non è da considerarsi un’alternativa ad esso, bensì un prodotto a sé, proveniente da uve escluse dalla selezione principale, dal basso tenore alcolico, più immediato, più accessibile nel prezzo e non paragonabile in termini di struttura, complessità e capacità di evoluzione al Derthona: concetto fondamentale, da comunicare chiaramente, per evitare aspettative errate e per permettere la valorizzazione di entrambe le etichette.
La Stellara Piccolo Derthona 2024 – Impatto diretto e nitido, con note fresche di erbe di campo e agrumi. Il profilo è ancora in definizione, ma già emerge una buona rotondità fruttata, che anticipa una chiusura sobria e lineare.
Mariotto Claudio Piccolo Derthona 2024 – Profumi immediati e puliti, giocati su freschezza floreale, frutta a polpa gialla e sensazioni agrumate. In evidenza una trama aromatica quasi cremosa, che richiama la maturità del frutto (non certo l’evoluzione). Sorso ben bilanciato tra sapidità e una delicata morbidezza.
Derthona 2023 L’anteprima ha confermato la crescita qualitativa della denominazione: vini sempre più definiti, longevi e sempre più fedeli al territorio, con coerenza stilistica convincente. Vini di precisione, di tensione minerale, ma anche ricchi, di struttura, scolpiti nella materia e nella sapidità, seppur ognuno con la propria personalità.
Sassaia – De Alessandrini Derthona 2023 – Profumi di frutta gialla matura e cenni di pietra focaia. Legno dosato sapientemente, attraverso l’arte della fermentazione in barrique, che dona eleganza, spessore e rotondità. Sorso misurato e raffinato, con tensione salina, buona progressione e finale sottile, saporito, pulito. Un vino equilibrato, di visione e controllo, moderno nella definizione, classico nell’anima.
Oddero Derthona 2023 Monlià – I profumi sono di pesca bianca polposa, glicine, scorza di lime, erbe officinali e lievi tratti salini. Il sorso è teso, snello, sostenuto da acidità e salinità incalzanti. La parziale vinificazione in legno grande, conferisce materia e profondità senza appesantire, mantenendo l’identità varietale integra. Chiusura lunga, con ritorni fruttati e floreali.
Mariotto Claudio Derthona 2023 – Colpisce per profondità e coerenza stilistica Espressivo, dalla forte identità territoriale, partendo dai profumi: la frutta è quella matura e croccante della pesca e della susina, poi erbe aromatiche, camomilla ed un accenno di pietra focaia, che prosegue in bocca, con un riverbero minerale ed una freschezza/sapidità, capace di dare una spinta incisiva. Pieno e strutturato, regala un finale lungo, dai contorni balsamici ed ancora fruttati. Da attendere, ma pronto già adesso.
La Colombera Derthona 2023 Montino – Apre su un bouquet fine e stratificato, con richiami ai fiori di tarassaco, biancospino e camomilla, intrecciati alle delicate e dolci note di miele. La componente fruttata, ricorda la pera Williams, la mela renetta e la pesca bianca. Al palato si distingue per densità materica e slancio, con tessitura sapida e fervida freschezza, che ne allungano la progressione. Chiude con ritorni agrumati e lievi accenni di pietra focaia, di grafite, promettendo un’evoluzione di carattere.
Vigneti Massa Derthona 2023 – Profumi fini, puliti e delicati di mela Renetta, pera, zeste di limone, fiori di pesco. Bocca generosa, dal sorso vibrante. Di pieno corpo e ottima struttura e dal finale lungo, fresco e godurioso.
Cantine Volpi Derthona 2023 La Zerba – Profumi nitidi di lemongrass, agrumi, frutto giallo polposo e succoso. In bocca è fine, teso, verticale, senza sovrastrutture. Equilibrato e di buona struttura. Finale lungo e sapido.
Tenuta Garetto Derthona 2023 – Naso teso e definito, con richiami di mela golden, susina e fiori di campo. Leggero sentore gessoso. Al palato mostra slancio e volume, sorretto da acidità tagliente e da spiccata sapidità. La chiusura è nitida, lievemente agrumata, con ritorni floreali ed ammandorlati. Vino calibrato, già leggibile, ma con margine evolutivo.
Romanzo del Vino Derthona 2023 – Al naso domina il frutto giallo carnoso: albicocca, nespola, susina matura, sostenuto da un sottofondo floreale delicato e da accenni gessosi, che donano verticalità. In bocca è corposo, di buona struttura, con un asse fresco/sapido vibrante. Dal finale pulito, asciutto, con ritoni fruttati ed un’allusione minerale, che ne prolunga la persistenza gusto-olfattiva. Un Timorasso diretto, autentico, dalla matrice territoriale marcata, poiché concepito per comunicare l’identità profonda del Derthona: progetto collettivo, che nasce sotto la guida visionaria di Walter Massa, padre nobile del Timorasso contemporaneo e che ha coinvolto diversi produttori, in un’espressione corale dei Colli Tortonesi, naturalmente con tappo a vite e bottiglia ultraleggera.
Oltretorrente Az. Agr. Derthona 2023 – Timorasso che colpisce per l’equilibrio tra densità materica, l’avvolgenza e lo slancio. Al naso sensazione gessosa, quasi polverosa, seguita da audaci richiami agrumati. La bocca è piena e strutturata, con una buona estrazione, che non appesantisce grazie ad una decisa spinta minerale e ad una freschezza/acidità tesa e precisa. Il sorso è gustoso, agile, convincente. La sapidità prorompente, accompagna fino alla chiusura, asciutta e lunga. Espressione raffinata di Derthona, che unisce forza e vigore, con grande coerenza territoriale.
Terre di Sarizzola Derthona 2023 – Timorasso generoso e sfaccettato, in cui il frutto giallo domina, con toni ricchi e maturi: nespola, pesca pochée, composta di albicocca. Il profilo aromatico si arricchisce di nuance balsamiche e mediterranee, con richiami a timo, salvia e a una sottile vena mentolata. Il palato, corposo e strutturato, è accompagnato da una freschezza viva e da una prorompente sapidità, che ne slancia il sorso. La chiusura è elegante, lunga e lascia intravedere un interessante potenziale evolutivo.
Derthona Riserva 2022 Rappresenta la versione più compiuta e profonda del Derthona, semmai quest’ultimo non lo possa già essere! Bianco di grande spessore, capace di unire materia, tensione e longevità.
Mariotto Claudio Derthona Riserva 2022 Pitasso – Naso prorompente: frutto maturo, fiori essiccati, erbe aromatiche ed una certa componente gessosa. Intenso e persistente. Corposo in bocca, con una sapidità che corre di pari passo con l’esuberanza della freschezza, capace di equilibrare l’imponente alcolicità, che lo rende strutturato ed avvolgente. Buono.
Jandolo Francesco Az. Agr. – Derthona Riserva 2022 – Profumi intensi e complessi con note di idrocarburi e frutta matura. In bocca è strutturato, con ottima sapidità, che ne esalta la verticalità. La massa glicerica importante, regala avvolgenza, mentre la componente acida, tipica del vitigno, sostiene il sorso schietto, fresco e minerale, con la promessa di evolvere e stratificarsi con il tempo.
Vigneti Massa Derthona Riserva 2022 – Profumi eleganti ed articolati, con note di frutta gialla matura e croccante, insieme alla spinta agrumata del limone candito a cui seguono i delicati sentori floreali di ginestra e acacia. In bocca, la struttura ricca, avvolgente e glicerica, viene alleggerita da una vivace acidità e da una scattante sapidità, che donano slancio e verticalità al sorso. Il finale è lungo, saporito e salino, con una persistenza che lascia ricordi agrumati ed ancora minerali.
Vigneti Boveri Giacomo Derthona Riserva 2022 Lacrima del Bricco – Bianco di gande materia e concentrazione, dal profilo olfattivo dominato da frutta matura, polposa, succosa, anche sciroppata. Il naso è ricco e avvolgente, con sfumature di miele chiaro e toni lievemente balsamici. In bocca è denso, strutturato, quasi oleoso nella trama, ma ben sostenuto da una vena fresco-sapida viva e incisiva, che ne bilancia la sontuosità. Un Timorasso di “peso” e profondità, che non perde in equilibrio.
Boveri Luigi Derthona Riserva 2022 – Filari di Timorasso – Impronta solida e matura, con naso che combina: pesca gialla, albicocca disidratata, sfumature di fieno, erbe aromatiche, salinità marina. Al palato è ampio, strutturato, compatto, con un centro bocca denso e stratificato, sostenuto da freschezza e sapidità marcate. Chiusura lunga, tesa e sapida. Vino di spessore e prospettiva.
Vigneti Repetto Derthona Riserva 2022 Origo – Vino raffinato, identitario, che esprime con nitidezza la voce dell’essenzialità del Timorasso: coerente, profondo, dal profilo olfattivo sobrio, ma penetrante, con trama salina vibrante e loquace. Ottimo l’equilibrio tra volume e tensione, con una freschezza ben integrata a dare slancio e prospettiva. Dal finale certamente lungo, che insiste su ritorni fruttati e minerali.
I Carpini Derthona Riserva 2022 Rugiada del Mattino – Timorasso di grande personalità, dal profilo olfattivo articolato: dal frutto succoso e goloso alle erbe officinali, ai fiori di sambuco. Il sorso è generoso, denso, avvolgente, sapido, strutturato, ben bilanciato da una freschezza incisiva e da una tensione minerale, che allunga il finale salino. Espressione intensa e coerente, con un approccio agronomico olistico alla viticoltura, rispettoso dell’equilibrio naturale del vigneto e dell’ecosistema.
Cantine Volpi Derthona Riserva 2022 Zerba Antica – Sentori di frutta gialla matura ed in composta, al naso. Poi miele, fiori d’acacia e agrume candito. In bocca è delicato, fine, elegante e raffinato, dall’ottima complessità aromatica. Corposo. Polposo. Equilibrato tra componente materica e vena fresco-sapida. Il finale è lungo e persistente, come ogni Derthona che si rispetti.
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