Diomede 2000 Aglianico del Taburno doc


OCONE

Uva: aglianico del Taburno
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno

Una domenica uggiosa può essere salvata solo da un vino capace di solleticare la memoria dei primi assaggi, quando ancora il boom era molto lontano da venire. Quei vini, intendo, non alcolici, abbastanza morbidi, con sentori di tabacco, cacao. Caspita,  parlo proprio dell’idealtipo weberiano dell’Aglianico del Taburno, un rosso che ha ancora grandissimi margini di crescita. Ecco dunque il Diomede 2000 di Mimmo Ocone, gran signore meridionale, appena uscito dalla cantina e subito assaggiato mentre è in distribuzione. Un aglianico a 10 euro, tutto sommato non poco ma neanche costoso, comunque importante: infatti rispetto alle precedenti edizioni abbiamo una leggera concentrazione di colore in più, siamo ovviamente sul rosso rubino, ma soprattutto notiamo un miglioramento per la persistenza e l’intensità al naso dove lo spettro degli odori è ampio e durevole per molte ore. Ecco un vino di mio gusto, sicuramente retrò, ma quando devo stappare una bottiglia per riconciliarmi col territorio scelgo sempre questa tipologia, per capirci il Canneto di D’Angelo, il Naturalis Historia di Mastroberardino, il Campoceraso di Struzziero, il Taurasi di Contrade di Taurasi, l’Impeto di Torre Pagus. In bocca il Diomede 2000 entra abbastanza morbido e abbastanza fresco, sgrassante, resta a lungo ma soprattutto lascia il palato pulito, pronto al sorso successivo. La mente si rilassa mentre fuori piove e la gente si rincoglionisce in tv divisa tra il festival di Sanremo e il Grande Fratello, come dire tra sushi e hamburger,  mentre noi ci impossessiamo nuovamente dell’essenza, del ritmo giusto delle cose e del loro valore, si disvela il Sud autunnale, discreto, laborioso e piovoso. Lo beviamo sulla carne di agnello con le patate, magari cucinata dalla Frangiosa a Ponte, oppure su un capretto di Cannalonga servito alla Chioccia d’oro di Vallo della Lucania. Secondo me abbiamo almeno una decina d’anni per studiarlo al meglio.

Sede a Ponte,  Via Monte, località La Madonnella. Tel.0824 874040. fax 0824 874328 . E mail: [email protected], sito www.oconevini.it. Enologo: Carmelo Ferrara. Ettari: 11 di proprietà più 25 in conduzione. Bottiglie prodotte: 240.000. Vitigni: aglianico, piedirosso, coda di volpe, greco, falanghina