Domaines Paul Mas ha celebrato 25 ans de découvertes à Paris, nella prestigiosa École Le Cordon Bleu de la Place de la Concorde
Un rendez-vous d’exception tra haute gastronomie, grands vins et élégance française, per festeggiare l’anima visionaria della Maison Paul Mas
di Tonia Credendino
Nel cuore di Parigi, all’École Le Cordon Bleu, all’interno dell’Hôtel de la Marine affacciato su Place de la Concorde, si è celebrato un compleanno straordinario. Une fête de l’identité, du vin et du goût, un racconto multisensoriale intessuto di arte, savoir-faire e terroir, tra piatti iconici, cuvée senza tempo e accenti dal mondo.
L’anniversario dei 25 anni della Maison Paul Mas ha preso la forma di un viaggio: non un evento statico, ma un’esperienza dinamica, elegante e immersiva. Un défilé gastronomico, un’orchestrazione raffinata di venticinque chef e venticinque vini, che ha saputo tenere insieme mondi diversi con l’armonia di una partitura perfetta.

Jean-Claude e Alexandra Mas insieme ai 25 chef dell’École Le Cordon Bleu Paris – 25 ans de Paul Mas
Non è un caso che a ospitare questo evento sia stata proprio l’École Le Cordon Bleu: fondata nel 1895, la celebre scuola di cucina rappresenta da oltre un secolo il cuore pulsante della gastronomia francese, un laboratorio di eccellenza, dove tradizione e innovazione convivono tra pentole di rame e gesti tramandati con rigore.
“Ho scelto questo luogo come simbolo, per restituire al vino ciò che rappresenta: cultura, disciplina, intuizione, arte del tempo. Volevo un luogo in cui la sapienza della terra incontrasse la raffinatezza della tavola, dove il sapere si trasmette attraverso il gusto.” Queste le parole pronunciate da Jean-Claude Mas, tra i sorrisi degli ospiti e il tintinnio dei calici, a suggellare lo spirito profondo dell’evento.
L’ho osservato muoversi tra gli ospiti, con il garbo di chi non impone ma ispira: il suo modo di accogliere, diretto, fiero, generoso, parlava di cura e coerenza. Ho letto molto di lui, ho studiato la sua storia, le sue scelte, le sue parole, e tra le frasi che più lo rappresentano, ce n’è una che continua a risuonare nella mia mente: “Le vin est le fruit de la terre, mais surtout de la volonté.”
Ed è proprio da questa volontà ostinata e appassionata che ha preso forma un progetto visionario, capace di evolversi senza mai snaturarsi. In venticinque anni, Jean-Claude Mas ha costruito una delle realtà più dinamiche del panorama vitivinicolo francese: 15 château, oltre 850 ettari di vigneti di proprietà, lavorati in agricoltura biologica e sostenibile, distribuiti tra Pézenas, Montagnac, Limoux, Béziers e altre zone chiave del Languedoc-Roussillon. A questi si aggiungono più di 1.300 ettari in collaborazione con viticoltori indipendenti, selezionati per la qualità dei suoli e la sensibilità agronomica. Tra le radici più profonde di questa visione, Jean-Claude Mas riconosce l’incontro con Giorgio Grai, enologo italiano tra i più raffinati d’Europa, che gli ha trasmesso un’idea di vino fondata su eleganza, equilibrio e rispetto del terroir. Una lezione indelebile, che ha aperto la Maison a un respiro internazionale e rafforzato, al tempo stesso, il suo legame con l’Italia.
Accanto a Jean-Claude, la presenza di Alexandra ha donato grazia e misura all’intera regia dell’evento. Discreta, luminosa, profondamente partecipe. Un’intesa che non ha bisogno di parole, visibile nei sorrisi scambiati, nella cura e nei dettagli. Un equilibrio raro, il loro, che ha reso ancora più evidente quanto la Maison Paul Mas sia non solo un’impresa enologica, ma un pensiero condiviso, una forma di bellezza da abitare insieme.
Al check-in dell’Hôtel de la Marine ci è stato consegnato un passaporto speciale, una piccola guida poetica di viaggio: venticinque piatti da timbrare, ognuno firmato da uno chef internazionale, ognuno in abbinamento a una cuvée della Maison Paul Mas. A colpirmi più di tutti è stato l’hareng cru dei Paesi Bassi: essenziale, marino, schietto come un paesaggio del Nord. Poi la Corea del Sud, con le sue œufs à la vapeur, delicate e intime come un pensiero sussurrato. L’Australia con la meat pie, intensa e profonda, il Brasile con le sue coxinhas, fragranti di strada e festa. E ancora la Grecia, con il feuilleté à la feta et olives Kalamata, e la Danimarca, con uno smørrebrød semplice e preciso.
Ogni piatto lasciava il segno, come un timbro sulla mappa del gusto, e si condensava un frammento di mondo, un’istantanea in punta di lingua. Nessuna ricetta ripetitiva, nessun eccesso. Solo equilibrio e narrazione, con vini che non si limitavano ad accompagnare, ma dialogavano con i piatti come protagonisti della stessa storia. A guidare questa regia gastronomica corale, due figure chiave dell’École Le Cordon Bleu Paris: le Chef Éric Briffard – Meilleur Ouvrier de France, Directeur de l’Établissement – Cuisine, e le Chef Fabrice Danniel – Vice-Directeur des Arts Culinaires, Pâtisserie. Sotto la loro direzione, i venticinque cuochi coinvolti nella creazione dei piatti salati hanno dato vita a un’esperienza coerente e sorprendente. Ogni assaggio è diventato una tappa, un racconto, un pezzo di mondo tradotto in sapore.
E tra un assaggio e uno scatto, si sono svelate le cuvée più rappresentative della Maison: le selezioni degli Château, le espressioni rare e le magnum delle annate più simboliche. I grandi classici convivono con linee come Astelia, Réserve, Claude Val, Laurinya, Belluguette, e naturalmente con Arrogant Frog, la più iconica, che ha saputo unire ironia e internazionalità, rimanendo fedele al carattere del Languedoc. Nessuna ha prevalso sulle altre, tutte hanno raccontato qualcosa: l’eleganza del Syrah, la freschezza del Picpoul de Pinet, l’energia del Mourvèdre, la struttura del Cabernet.
A chiudere il cerchio gustativo con coerenza e profondità, un dessert che arriva dallo stesso universo creativo e territoriale e a firmarlo, lo chef Julien Gonzales, anima del ristorante Côté Mas, nel cuore della tenuta di Montagnac, premiato dalla guida Michelin con il riconoscimento Bib Gourmand nel 2025.
La sua cucina, autentica, contemporanea e profondamente legata alla stagionalità, riflette perfettamente la filosofia della Maison: un’idea di luxe rural che valorizza la semplicità elevandola a stile di vita. Per l’anniversario, ha scelto di chiudere in dolcezza con una crema al mascarpone arricchita dall’olio extravergine d’oliva Les Tannes, prodotto all’interno delle proprietà Paul Mas. Un finale poetico, che ha saputo unire eleganza, equilibrio e sostenibilità, racchiudendo in un solo cucchiaio il gusto pieno del Mediterraneo e la bellezza del gesto essenziale.
Un carattere profondo che si riflette nella natura stessa della Maison, radicata nel Sud, tra le vigne del Languedoc, dove la luce è più viva e i venti portano con sé la memoria del tempo. È qui che Jean-Claude Mas ha saputo trasformare l’eredità agricola di famiglia in un progetto culturale e produttivo, elegante e consapevole, capace di guardare lontano senza mai tradire la propria origine: “una simbiosi di passione ed eccellenza.”
Un’essenza che si è espressa appieno anche nell’esclusività dell’evento: un invito selezionato, una celebrazione raccolta e autentica, dove ogni dettaglio raccontava accoglienza, visione, misura. “Le respect du vivant, c’est le début du goût”, ha dichiarato. E davvero tutto, dalle fermentazioni spontanee alle bottiglie in vetro leggero, dal restyling delle etichette ai progetti per il clima, racconta oggi una bellezza che nasce dal rispetto: una forma di estetica agricola capace di farsi universale.
E così, tra sapori internazionali, profumi e calici senza tempo, questo anniversario è stata la conferma di una visione chiara e luminosa: un modo di fare vino che unisce la forza dei numeri alla delicatezza dell’ascolto, la concretezza al pensiero, la cura del dettaglio a un’eleganza senza ostentazione.
Porto con me il valore di ciò che resta, di un passaporto gastronomico che conserverò tra le cose importanti, e l’eco gentile di una Parigi che mi ha accolta e sorpresa. Porto con me il Sud della Francia, con le sue vigne battute dal vento, il sole vivo tra le foglie e quel modo silenzioso e profondo di raccontare la vita attraverso il vino.
Domaines Paul Mas
Route de Villeveyrac
34530 Montagnac – France
+33 (0)4 67 90 16 10
www.paulmas.com
[email protected]