Due anni fa veniva ucciso Angelo Vassallo: l’assassino è ancora libero


Angelo Vassallo

Il 6 settembre di due anni fa veniva ucciso Angelo Vassallo, un sindaco impegnato per una vita contro il partito del cemento e dei pirati dell’ambiente.

Ieri un sindaco di un comune vesuviano sbraitava pubblicamente contro le norme che impediscono di costruire e di mettere altro cemento sul vulcano già soffocato dalle costruzioni che hanno messo l’identità architettonica e rurale in ginocchio in uno dei posti più belli del mondo.

Forse per questo è così difficile arrestare l’assassino: perché la cultura della prevaricazione, della incoscienza e degli interessi personali su quelli comuni è ancora troppo forte.
Forse la più forte. Ma noi questi rifiuti dell’umanità non ci fanno paura.

Ciao Angelo

 

7 Commenti

  1. e sarebbe serio gettare ombre su una persona morta ammazzata, in sostanza “giustificando” il suo omicidio con il fatto che, essendo stato eletto sindaco, n esercitava il ruolo? ma per cortesia veramente, ma ci faccia il piacere….

  2. Probabilmente c’è anche dell’ipocrisia nelle commemorazioni di questi giorni,ma trovo gravissimo e inopportuno offendere la memoria di chi non può aime’difendersi e che era conosciuto come uno che le cose non le mandava a dire,ma nel bene o nel male metteva in quello che faceva la propria faccia e il propio nome non avendo bisogno di nascondersi dietro anonimi nickname .

  3. Più o meno, dalla foresta, sì. Aveva presentato un progetto per insediamento produttivo nel cuore del parco del Cilento a cui Vassallo si era opposto.
    Vuoi che un progetto del genere non valga più di nove pallottole su un uomo disarmato per questi che divorano l’ambiente e stanno uccidendo un paese intero per i loro interessi?

  4. Sono disgustato dalla piega presa da certi commenti,ma ormai sui blog si scrive per sfogare frustrazioni e non offrire un contributo significativo alla discussione,tutto si può dire ma nei giusti modi senza offendere il prossimo,vivo o trapassato che sia,sign Kreo mediti su cosa è stato il suo apporto e se i toni che lei usa hanno facilitato o meno la discussione.

  5. rinunciando a ciò che spesso ti conviene (a te sindaco come a te semplice cittadino), si combatte la criminalità. sono le piccole “oliature” di ingranaggi, che una sull’altra fanno un mare d’olio, su cui alla fin fine qualcuno, particolarmente esposto e particolarmente onesto, scivola (e talvolta ci rimane pure), come questo sindaco del cilento.
    per questo io non ho mai creduto alle grandi crociate per combattere la mafia. e non ho mai creduto a saviano, se non come un apprezzabile scrittore. uno fra tanti, peraltro.

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