Fiumicino, Osteria dell’Orologio: una buona idea per la cucina di mare


Orologio Il Lampadario

di Carlo Bertilaccio e Maurizio Valeriani

E’ sempre più difficile per i romani scegliere un locale dove fare una sosta rifocillante, a pranzo o a cena in una località che un tempo insieme ad Ostia, rappresentava il punto di ritrovo balneare dei cittadini della Capitale.
Parliamo di Fiumicino e del suo litorale, dove la difficoltà maggiore oggi è quella di districarsi tra una grande moltitudine di ristoranti o chioschi che propongono fritti misti di paranza a 7-10 euro oppure, dal lato opposto, pochissimi posti blasonati come Bastianelli al Molo e Pascucci al Porticciolo. L’Osteria dell’Orologio, invece, davanti alla Torre Clementina (dotata appunto di un orologio da cui il nome),  rappresenta un approdo sicuro, dove la creatività, l’entusiasmo, la bravura del giovane chef Marco Claroni e la professionalità e competenza di Gerarda Fine in sala, sono un connubio vincente, che permette di trascorrere una serata molto piacevole, salvaguardando anche il portafoglio. 

Interno del locale


Dalla primavera in poi (tempo permettendo) fino ad ottobre ci si può accomodare nei tavolini all’aperto e godere della frescura serale. Ovviamente parliamo di una cucina che si concentra sul mare e Marco è in grado di lavorare con qualsiasi pesce fresco riesca a procurarsi la mattina dai pescatori.

Ma bando alle chiacchiere, e veniamo a cosa potete trovare per allietare i vostri palati. Vero punto di forza è la lista gli antipasti, quasi interminabile,  sia crudi che cotti, che può da sola essere in grado di soddisfare ogni vostro desiderio.

Lustrino affumicato in casa con zucchine marinate e salsa alle acciughe

Quasi tutto ciò che abbiamo assaggiato è dal buono all’eccellente. Eccovi l’elenco dei piatti che abbiamo provato:
Come benvenuto, una pastella di gambero in salsa di zucchine e maccarello con pomodoro crudo, bufala e basilico. Buono. Un bonus per il pane a doppia lievitazione e nero di seppia, con focaccia fatta in casa.

Baccalà al forno con paprika affumicata, fagiolini, pesche e salsa di yogurt greco


Tra i crudi: un buon carpaccio di merluzzo con salsa di panzanella e lustrino affumicato in casa con zucchine marinate e gocce di salsa di alici. E degli eccellenti gamberi rossi con dadolata di pomodoro e burrata di bufala; e gamberi bianchi con yogurt greco e carote in scapece.

Tra gli antipasti cotti, invece, mazzancolla locale grigliata con finocchio arancia e senape antica; del baccalà cotto a bassa temperatura con pesca, paprika e crema di yogurt; il calamaro scottato ripieno di piselli, pancetta e crema di pecorino su “baffo di nero di seppia” e, infine, il pesce spatola su letto di melanzane con scamorza affumicata , pomodoro confit e basilico che, insieme al baccalà è il piatto che più ci ha entusiasmato.

Come primo piatto, gli spaghetti Cavalieri con lupini, calamaro spillo, pane, lime acciughe e peperoncino. Da segnalare il giusto equilibrio tra il dolce dei frutti di mare e l’acidità dell’agrume.

Girella di spatola ripiena di scamorza affumicata e basilico su crema di melanzane e pomodorini confit

Come secondo piatto, ancora delle più che convincenti mazzancolle in versione estiva, con pesche giallone a dadini e salsa affumicata con rosmarino fresco, patate novelle profumate con lemon grass.

Per quanto riguarda i dolci, invece, ci è sembrato che c’è margine di miglioramento.

Ed ecco i vini da noi scelti in abbinamento:

– Vermentino di Gallura Karagnanj 2012 – Tondini (http://www.cantinatondini.it/)  : Antonio e Orlando Tondini danno luogo in Alta Gallura, su terreni derivanti da disfacimento granitico,  a questo esemplare vermentino, pietroso ed avvolgente, che ha sentori di nocciolina americana , fiori bianchi e radici, teso e affilato,  ricco, pieno e persistente al tempo stesso. Sapido, minerale, chiude con ricordi di macchia mediterranea e granito. 92/100. Costo sullo scaffale dell’enoteca 14 €.

Pane a doppia lievitazione e nero di seppia


– Vermentino di Gallura Sciala vendemmia tardiva 2012 – Vigne Surrau (http://www.vignesurrau.it/) : giovane azienda che si trova sulla strada che va da Arzachena a Porto Cervo. Di grande struttura e persistenza questo vermentino che ha toni di frutta gialla integra (data l’annata, i grappoli non hanno subito nessuna eccessiva sovra-maturazione), granito e fiori bianchi. Teso e fresco, complesso armonico e di grande prospettiva. 91/100. Costo : 24 Euro in enoteca.

Osteria dell’Orologio
Via Torre Clementina, 114
Aperto tutti i giorni:
dal lunedi al giovedi solo di sera
dal venerdi alla domenica anche a pranzo
Tel. 06.6505251
www.osteriadellorologio.net