Gargano: torna Grani Futuri, il movimento internazionale del pane


Grani Futuri

Grani Futuri

di Floriana Barone

Dibattiti, confronti fra cuochi e fornai sul pane e la panificazione con numerose degustazioni, visite presso antichi mulini e masserie, passeggiate nordic walking e déjeuner sur l’herbe: la terza edizione di Grani Futuri si svolgerà il 15 e il 16 giugno a San Marco in Lamis e Rignano Garganico (FG). La manifestazione riunirà sotto le stesse insegne il Movimento Internazionale del pane.

Dalla coltura della terra alla cultura del pane, passando per la scelta delle sementi di grano, le tecniche di molitura, la selezione delle farine e delle modalità di impasto, lievito, cottura e conservazione: protagonista assoluto dell’evento sarà il pane buono, laico, salutare e quotidiano in undici gesti, quelli scanditi nel Manifesto Futurista del Pane.

Grani Futuri

Grani Futuri

Il tema di questa edizione è “Di pane e di terra”: il pane, dunque, come tratto d’unione e trattato di pace, simbolo della “riuscita alleanza tra energie di natura e braccia umane”, da lasciare in consegna alle generazioni future.

 

IL PROGRAMMA

L’evento, ricco di iniziative, è aperto al pubblico e si svolgerà in due tempi. Il primo, il 15 giugno, nel piccolo comune di San Marco in Lamis, terra di pane e di acqua per naturale vocazione: nelle architetture originarie ciascuna delle abitazioni del centro storico era dotata di pozzo e molte lo sono ancora. La densità dei mulini era altissima e fino agli anni ’50 contava ventidue forni comuni: un autentico primato. È qui che cuochi e panettieri, in arrivo da diverse parti del mondo, invaderanno le strade del centro storico lavorando fianco a fianco per elaborare ricette a base di pane, con l’intento di restituire una centralità all’alimento.

Grani Futuri

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Il 16 giugno la manifestazione proseguirà poi presso la Masseria Paglicci, a Rignano Garganico, straordinario esempio di architettura rurale, dove dimora una delle ultime mandrie di mucche podoliche custodite dall’allevatore Giuseppe Bramante.

Al Panenutrice sarà invece dedicata la cena conclusiva del 16 giugno, preparata presso la Masseria dai grandi cuochi del movimento: Franco Aliberti (Tre Cristi, Milano), Corrado Assenza (Caffè Sicilia, Noto), Luca Lacalamita (LuLa,Trani),  Riccardo Monco e Alessandro Della Tommasina (Enoteca Pinchiorri, Firenze), Errico Recanati (Ristorante Andreina, Loreto), Domingo Schingaro(Borgo Egnazia, Savelletri), Salvatore Vicari (Ristorante Vicari, Noto), Antonio Zaccardi (Pashà, Conversano) e Antonio Lebano (Terrazza Gallia, Milano). Il ricavato della cena sarà destinato alla creazione di laboratori del pane per i piccoli pazienti del reparto di Oncologia pediatrica della Casa sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.

“Panenutrice, un lemma di nuovo conio che speriamo entri nel linguaggio comune come la riscrittura dei modi di coltivazione del grano, della panificazione e del consumo del pane – spiega l’ideatore e promotore di Grani Futuri Antonio Cera, economista e panificatore-, ovvero una parola che unisce in sé gli archetipi maschile e femmineo, immagine e simbolo di un ciclo vitale che parte dalla terra e feconda e innesca la vita, lievita ed evolve in un inconscio collettivo che va ben oltre l’individualità dell’agricoltore, del fornaio, del consumatore”.

GRANI FUTURI
https://www.granifuturi.com/
Il programma completo

È possibile acquistare i biglietti di tutte le iniziative a questo link
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