Gelato d’autore a Torino: le 5 gelaterie artigianali da non perdere
di Federica Guerra
Torino è città di gelato. Lo è per vocazione sabauda, per la qualità delle materie prime che scorrono tra le colline e i mercati, e per una cultura gastronomica che fa della cremosità una religione. È la città della nocciola gentile, del gianduia nato da un’idea geniale, del cioccolato che da secoli attraversa salotti e laboratori. Ma è anche una città che sperimenta, che fa ricerca, che abbraccia le nuove tendenze senza mai tradire la sostanza.
In occasione della Gelato Week 2025, evento nazionale che ha coinvolto numerose città italiane in una celebrazione diffusa del gelato artigianale, abbiamo deciso di scoprire e raccontare cinque indirizzi torinesi che interpretano questa arte con stile e personalità.
In ogni tappa abbiamo assaggiato quattro gusti simbolici: cioccolato fondente, pistacchio, gianduia e una crema a scelta tra quelle proposte in menù. Un piccolo viaggio, fatto di attenzione, curiosità e cucchiaini colmi di emozione. Non cercavamo la “migliore”, ma quelle capaci di raccontare qualcosa. Di restituire, attraverso un gelato, un’idea, una filosofia, una storia.
1. MODO – Corso Ferrucci
Un angolo contemporaneo dove il gelato si fa arte di precisione. MODO colpisce da subito per la cura con cui ogni gusto è pensato e lavorato. Il cuor di pistacchio è un inno all’intensità: cremoso, profumato, ricco di sfumature, con un equilibrio perfetto tra dolcezza e tostatura.
Il cioccolato extra fondente è avvolgente e profondo, dalla texture compatta e il gusto deciso, mentre la crema alla vaniglia del Madagascar sorprende con la sua aromaticità piena, elegante, profumata.
Interessante anche la proposta di sorbetti senza latte e gusti in continua sperimentazione: una gelateria viva, creativa, attenta, che lascia il segno già dal primo assaggio.
2. D’ANTAN – Via Nicola Fabrizi
D’Antan è una gelateria di quartiere che racconta con autenticità la tradizione torinese. Il gianduiotto torinese conquista con la sua cremosità compatta e l’inconfondibile intensità della nocciola IGP, mentre il cioccolato fondente 75% avvolge il palato con morbidezza e calore.
Delicato e vellutato il pistacchio integrale, che affascina con la presenza di piccoli pezzetti e una consistenza materica. Tra le proposte, anche gusti ispirati al territorio, come la crema del Roero, a testimoniare il legame con le eccellenze locali. Una tappa sincera, che restituisce comfort e genuinità.
3. LA TOSCA – Via Cibrario
Elegante e curata, La Tosca è una gelateria che punta dritto alla pulizia del gusto e alla nitidezza degli aromi. Il fondente senza latte è straordinario per profondità e persistenza: un gusto puro, dal tratto deciso e raffinato.
Il pistacchio rivela un carattere profumato e rotondo, mentre il gianduia avvolge con la sua cremosità equilibrata. La proposta cambia spesso grazie a gusti speciali legati alla stagionalità o ad eventi, come il delizioso abbinamento tra pan di Spagna al mirto, fiordilatte e mirtilli realizzato per la Gelato Week.
Un luogo che parla agli amanti della sperimentazione quanto ai puristi, dove ogni cucchiaino è pensato per restare impresso.
4. VIA TRENTO – Via Po
Un locale moderno, in cui si respira attenzione al benessere e all’innovazione. La proposta è centrata su ingredienti selezionati, tra cui latte di capra bio e bevande vegetali, che donano ai gusti un’identità distintiva.
Spicca il fiordilatte con latte di capra: cremoso, ricco, con una nota aromatica unica che racconta la materia prima. Il gianduia colpisce per la piacevolezza al palato e il sapore autentico.
Via Trento è anche caffetteria, un punto di ritrovo giovane e luminoso, dove il gelato diventa esperienza quotidiana, originale e consapevole.
5. ARIA – Via Santa Giulia
Un colpo di fulmine. Aria è una gelateria moderna, essenziale, dove il design dialoga con la sostanza. Il cioccolato 100% vegano è tra i gusti più intensi dell’intero itinerario: pieno, deciso, ma con una rotondità sorprendente.
Il pistacchio è ricco, saporito, definito, con una cremosità che accarezza il palato. Il gusto “pane burro e zucchero” diverte con la sua evocazione d’infanzia, mentre il gianduia conferma un’identità elegante e soddisfacente.
Lo staff è sorridente, rapido, accogliente: qui si sta bene, e si torna volentieri.
Cinque gelaterie, cinque visioni. Torino conferma la sua vocazione artigianale anche nel gelato, con una scena vivace fatta di passione, tecnica e gusto per il dettaglio. Se cercate un’esperienza autentica, andate a provare questi indirizzi: lasciatevi guidare dai profumi, dalla cremosità, dai silenzi tra un cucchiaino e l’altro. È lì che il gelato parla davvero.