Tenuta Paraida Copertino Doc Rosato 2013 | Voto 87/100


Tenuta Paraida Copertino Doc Rosato 2013

Azienda Vitivinicola Marulli
Uva: negroamaro
Fascia di prezzo: 10,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 26/30 – Non omologazione 30/35

Assaggiando l’ennesimo capolavoro di un rosato salentino ricavato dal locale negroamaro mi è venuta un’idea non certamente malvagia: chiedere, attraverso l’amico Nicola Campanile, all’Assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Fabrizio Nardoni di proporre un gemellaggio vitivinicolo tra il Salento e la Provenza. E sì perché se è innegabile che i più famosi rosè del mondo (non sempre i migliori però!) sono prodotti nel territorio meridionale della Francia, è altrettanto vero che i rosati pugliesi, ed in special modo quelli salentini, sono i più buoni d’Italia! Il binomio Salento e negroamaro da una parte ed il Bandol ed il mourvèdre dall’altra, quindi, ed è sicuramente una bella sfida! D’altra parte, a suffragio di questa mia richiesta, c’è da rilevare che proprio il Salento, e precisamente la città di Otranto, com’è accaduto per i due anni precedenti, anche per il 2014 è stata scelta come sede della manifestazione di premiazione del 3° Concorso Enologico Nazionale dei Vini Rosati d’Italia il prossimo 31maggio. E quindi una ragione valida ci dovrà pur essere per aver preferito ancora una volta il territorio salentino per questo appuntamento così’ prestigioso.

Per ritornare all’assaggio del rosato in questione, si tratta dell’etichetta Tenuta Paraida Copertino Doc Rosato 2013 prodotta dall’Azienda Vitivinicola Marulli.

Controetichetta Tenuta Paraida Copertino Doc Rosato 2013 Marulli

Solo pochi mesi in acciaio per questo vino giovane e fresco, le cui uve sono state vendemmiate leggermente in ritardo ad inizio di ottobre e che hanno assaporato il contatto col mosto per sei-sette ore appena. Eppure il colore è bello carico di un cromatismo perfettamente ciliegioso e brillante. Il bouquet sprigiona netti sentori di fragole, visciole, agrumi canditi, zenzero e di fragranti fiori di sambuco. Il naso, dopo un attimo in cui prende fiato, riesce a captare profumate e limpide sensazioni sapide e minerali, con sottofondo di suadenti espressioni mediterranee. L’impatto del sorso sulla lingua è leggiadro ed avvolgente simultaneamente. La connotazione di un rosato di negroamaro si esprime in bocca proprio attraverso una presa diretta sempre intensa e coinvolgente, con una sua struttura di base, mai anonima, oppure labile. Il negroamaro rosato, è bene ribadirlo, non è un mai un vinello sciacquoso e leggerino, ma invece ha un suo carattere ed una forte e precisa personalità. Ecco, quindi, dove sta la differenza basilare con altri rosati! E’ poi fruttato di melograno e di sottobosco, è morbido, rotondo, armonico, intrigante, elegante e polposo. La sua naturale e composita espressione finale si estrinseca in un ricamo gradevolmente amarognolo che appaga interamente il palato. Tra qualche anno migliorerà ancora. Prezzo conveniente. Da preferire su piatti a base di pesce, anche in guazzetto, tagliere di formaggi freschi e di salumi e carne bianca. Prosit!

Questa scheda è di Enrico Malgi

Sede a Copertino (Le) – Via Grottella, 155
Tel. e Fax 0832 932831
[email protected]www.vinimarulli.com
Enologo: Francesca Marulli
Ettari vitati:20
Bottiglie prodotte: 55.000
Vitigni: negroamaro, primitivo, malvasia nera, montepulciano, merlot, syrah, moscato reale, verdeca e chardonnay.