Vallo della Lucania, Pizzeria Da Zero – Pizza e territorio


Da Zero, il bancone

Da Zero, il bancone

di Antonella Petitti

Nessuna andata e ritorno, piuttosto un piccolo cerchio. E’ questo il percorso che sta compiendo “Da Zero”, realtà emergente nel mondo della pizza di qualità.

Un cerchio, ripreso dal logo che rappresenta quello zero, dove il punto di partenza (come quello d’arrivo) è il territorio.

Come? Grazie agli ingredienti ovviamente, rigorosamente locali nella quasi totalità. Il cuore è Vallo della Lucania, o più propriamente il Cilento, quella regione nella regione che ha una forte identità, ma che a volte stenta a sottolineare.

Da Zero, il menu

Da Zero, il menu

Ma loro, i fondatori di “Da Zero”, credono fermamente alla possibilità di dar vita ad un circuito virtuoso che guardi con ottimismo alla valorizzazione dell’economia agricola locale.

I prodotti utilizzati, a vista sul bancone – da dove si può scegliere anche di mangiare guardando i pizzaioli – hanno tutti un nome e cognome.

Una scelta etica e di qualità che va a braccetto con un altro mantra: l’utilizzo quasi esclusivo di farina 1 derivante da alcuni campi di grano di cui seguono l’intera filiera. Bando a pesticidi, prodotti chimici ed anche a viaggi inutili.

“So per esperienza della scarsità di igiene che contraddistingue i carichi di grano che viaggiano in mare per mesi e poi arrivano in Italia”, spiega Paolo De Simone – noto panificatore cilentano, “quindi avere la nostra farina è il primo importante punto di partenza da cui non prescindo. Da lì poi la nostra ricerca delle buone produzioni locali si è estesa a tutto ciò che compone una pizza. All’inizio è stato difficile ottenere un buon impasto con una farina 1, ma ora abbiamo trovato un nostro equilibrio e ne andiamo fieri, è riconosciuta la salubrità di una farina meno derubata dalle sue proprietà”.

Da Zero, confronti tra farine

Da Zero, confronti tra farine

Ad unire Paolo De Simone, Carmine Mainenti e Giuseppe Boccia è stata prima una grande amicizia cementata dalla passione per la pizza, poi questa scommessa che sta per compiere il suo primo anno di vita con grande successo.

“Era un sogno, ma non credevamo saremo riusciti a realizzarlo così compiutamente”, racconta Carmine – scherzando – “facevamo davvero molti chilometri per assaggiare pizze gourmet e di qualità. Quando abbiamo deciso di aprire la nostra pizzeria non sapevamo nemmeno che sarebbe mancato il tempo di mangiarle insieme”.

Amano giocare, sorridenti, generosi nella loro presenza, questo trio ha aperto la strada ad una ristorazione nuova in una zona purtroppo avara di realtà di ampio respiro.

Oltre alle pizze nei gusti classici, interessanti i tentativi di proporre alternative territoriali e commistioni di buon vicinato, come succede in “Fino e contraffino” – datterini gialli, nduja e mozzarella nella mortella. La nduja è da domare, ma l’uso della mortella è cosa più unica che rara.

Da Zero, nduja e mozzarella nella mortella

Da Zero, nduja e mozzarella nella mortella

Altrettanto carattere per gli altri due assaggi: l’integrale al piennolo e la bianca che unisce datterini gialli, alici di Cetara e mozzarella di bufala.

Da Zero, la pizza col piennolo integrale

Da Zero, la pizza col piennolo integrale

 

Da Zero, alici e bufala

Da Zero, alici e bufala

Un’ottima lievitazione conferisce leggerezza e digeribilità a tutte le pizze “Da Zero”. Aperti sempre a cena ed anche a pranzo dal lunedì al venerdì, rappresentano un riferimento per chi ama la buona pizza.

Ovviamente grande rispetto per la stagionalità e dunque forte ricambio nell’offerta. Non mancano altre chicche, dalle montanare con cacioricotta cilentana ai fritti, passando per i taglieri e chiudendo sui dolci fatti in casa.

Da Zero, la montanara

Da Zero, la montanara

La birra artigianale è rappresentata essenzialmente dal riferimento del piemontese Baladin e da una realtà di Castelnuovo Cilento: il birrificio Fiej. Una folta carta dei vini chiude anche quest’altro cerchio.

Lunga vita a questo interessante palcoscenico del gusto territoriale.

Una tappa senza rimorsi.

 

“Da Zero” – Pizza e territorio

Via Angelo Rubino

Vallo della Lucania (SA)

Tel. 0974.717387

Prenotazione consigliata

Aperti sempre a cena

A pranzo dal lunedì a venerdì

Costo medio 8/15 euro

4 Commenti

  1. che vergogna… che vergogna…
    ormai è quasi un anno che “Da Zero” e ancora non sono riuscito a sedermi ai suoi tavoli. Che vergogna di vallese, ormai solo un pallido ricordo, e che vergogna di cilentano anche quello nell’oblio…
    Ma non demordo, prima o poi riuscirò a sedermi assieme a Carmine e ai suoi “pards” in torno ad una delle loro pizze (più di una)… e recupererò il tempo perduto.
    Buon lavoro e buon divertimento.

  2. Siete un bel trio bravi. Buon primo anniversario. Auguri è buona fortuna. Non mancherò nella mia prossima visita.

  3. Ci voleva proprio una pizzeria così, non facile da trovare nemmeno a Roma, dove oramai sono tutte standard. Vivendo e lavorando nel Cilento, trovo molto interessante il loro progetto, speravo solo nell’effetto traino per altre pizzerie, le quali avrebbero potuto abbracciare la filosofia del Km0.
    Purtroppo non sempre c’è voglia di migliorarsi e conoscere prodotti nuovi e di qualità.
    Caldeggio molto il loro progetto e spero che si evolva sempre più. Carmine, Giuseppe e Paolo sono stati molto bravi.

    P.S.
    Paolo De Simone non un panificatore, è molto altro.

I commenti sono chiusi.