Greco 2006 Roccamonfina igt


PORTO DI MOLA

Uva: greco e falanghina (15%)
Fascia di prezzo: da 1 a 5 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Abbiamo incrociato questo Greco a oltre 250 chilometri più a Sud da dove nasce, siamo nell’areale di Roccamonfina dove questo vitigno conosce la dignità dell’etichetta in purezza ma, legge del contrappasso, viene trattato come vitigno di fascia bassa rispetto alla Falanghina. Questa versione ci ha stupito molto per la sua strepitosa freschezza annunciata dal naso agrumato e ricco di frutta bianca croccante a cui contribuisce sicuramente quel poco di falanghina aggiunta al greco, un filo ossidato che riporta la firma di Maurizio De Simone al quale piacciono bianchi di lunga fermentazione possibilmente su fecce, quasi una versione in rosso insomma per bottiglie sempre di deciso carattere e mai banali, sicuramente poco omologate al festival floreale a cui siamo abituati in Italia. In bocca il frutto continua a trasmettere emozioni ma è soprattutto l’acidità a farla da padrone imponendo un ritmo serrato alla beva, acidità tanto più stupefacente perché parliamo di un vino a un anno e mezzo dalla vendemmia. Ma in questo caso giocano incrociate le caratteristiche dell’annata piovosa, infatti il limite è nella magrezza di questo bianco che si ferma a mezza lingua, e nell’areale alle falde del vulcano i questa splendida proprietà di 300 ettari proprio ai confini fra il Lazio e la Campania dove Antimo Esposito ci ha buttato tutta la sua passionale esistenza e dai cui nascono Falanghina e Aglianico di notevole spessore. Le istruzioni per l’uso di questo Greco sono quelle precise da noi adottate, meravigliose su gamberoni rossi crudi del Golfo di Policastro e sulle creazione di Nando Melileo della Cantinella del Mare di Villammare dove abbiamo appunto trovato la bottiglia che ha trovato consenso unanime nella effervescente tavolata con Luigi Cremona, Enzo Crivella e Raffaele Pagano. Sicuramente la sua esistenza ha una parabola in ascesa di almeno altri due, tre anni, vista l’integrità del frutto e lo scheletro di freschezza robusto e arrogante. Un vino, lo ricordiamo, dallo strepitoso rapporto fra qualità e prezzo perché esce a meno di 5 euro dall’azienda. Eccoci di fronte, dunque, ad uno degli elementi di forza della Campania: tipicità, carattere e prezzo da affare.

Sede a Rocca d’Evandro. Strada Statale 430, km 16. Tel. 0823.925907. [email protected] www.portodimola.it Enologo: Maurizio De Simone. Ettari: 300 di cui 30 vitati. Bottiglie prodotte: 50.000. Vitigni: falanghina, greco, aglianico.