Greco di Tufo 2006 docg Vintage, Mastroberardino ha tempo da vendere


Greco di Tufo 2006 docg

Uva: greco di Tufo
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Invito sempre alla prudenza chi ama giudizi suggestionati dal momento e li trasforma in dogma. In primo luogo perché ogni fenomeno deve essere valutato in un arco temporale appena appena superiore al suo incontro soggettivo da parte del critico e dell’appassionato di turno. Nessuno scopre niente, magari può inventare, ma questo è un altro discorso.

Prendi il can can degli ultimi anni sul 2.0. A leggere la gran parte dei siti specializzati sembra non esistessero altro che piccole aziende da diecimila bottiglie impegnate in esecuzioni estreme, poi ti stacchi, guardi i dati economici degli ultimi sei mesi del vino italiano e scopri l’export e che il maggior aumento di fatturato è quello racchiuso nei grandi marchi già ben conosciuti.
Tutto questo avviene perché chi non ha professione si innamora del momento, del gesto, del sorso e tende a trasformarlo in qualcosa di assoluto, tende insomma ad identificarsi nell’oggetto perdendo di vista il contesto. Come fermarsi a decantare un albero lasciando perdere il resto in Amazzonia.
Dietro questo atteggiamento c’è anche la rinuncia culturale italiana degli ultimi vent’anni all’ambizione di governare o raccontare i processi nel loro insieme preferendo il comodo ritaglio di una nicchia e piantandovi il compasso del proprio centro psicologico, quindi mondiale.
Questo avviene quando l’individuo esaurisce se stesso nella propria fisicità, rinuncia alla rete e per questo dichiara la propria finitezza precipitando facilmente nella depressione o nella supponenza.

Un po’ come i paesani che non altro altro argomento se non quello che succedere davanti alle sedie del loro bar preferito.
Ecco dunque tanti petardi mediatici che fanno il botto per poi dileguare la loro luce effimera nel buio.
Sicché Mastroberardino allunga il passo verso tutte le altre aziende perché inizia a vendere il tempo. Tutti avevano il tempo a disposizione, ma hanno preferito vendere subito la loro quota e realizzare, come quanti hanno ceduto le case nei centri storici perché pensavano che il cemento dei centri commerciali fosse più chic e vantaggioso.
Non c’entra l’anagrafe aziendale. Volete che X non potesse conservarsi trecento Fiano del 1999 e Y trecento 1997? Certo che potevano, ma non avendo le loro radici nel mestiere di cantina, al più in quello di viticolture la cui psicologia è segnata dal dover vender l’uva prima che marcisca sulla pianta, quasi tutti hanno preferito il cash immediato. Insomma, vendere il vino come facevano con l’uva: il prima possibile.
Così avviene che gli appassionati l’unico modo che hanno per poter saggiare vecchi Taurasi è quello di aprire la caccia su internet oppure, più semplicemente, andare ad Atripalda e comprare 1997, 1999 a ottimo prezzo.
Il tempo regala il racconto mentre la degustazione le sensazioni di dieci, quindici secondi, e non si conoscono aree vinicole, a parte la commodity Prosecco, che non abbiano la possibilità di poter gestire la memoria degli anni di chi beve.
Greco di Tufo Vintage 2006, forse meno buono ed emozionante di tanti suoi coetanei di sei anni fa.
Ma lui c’è e costa in enoteca poco più di dieci euro. E, come si dice, gli assenti hanno sempre torto. Chi vuol sapere tutto di quella annata non ha altro da fare che bere questo campione. Come per il Taurasi 1968 del resto.
L’iperbole di questo bicchiere è questa: chi ha conservato il tempo, potrà vivere. Chi lo ha venduto non c’è più.

Sede a Atripalda, via Manfredi 75-81. Tel. 0825.614111, fax 0825.611431. www.mastroberardino.com Enologi: Massimo Di Renzo e Piero Mastroberardino. Ettari: 150 di proprietà e 150 in conduzione. Bottiglie prodotte: 2.400.000 Vitigni: aglianico, piedirosso, fiano, greco, coda di volpe, falanghina.