Grottaglie, 17-18 agosto. Dieci cuochi per le Orecchiette nelle ‘nchiosce


Orecchiette nelle ‘nchiosce

Orecchiette nelle ‘nchiosce

Expo si prepara ad ospitare a ottobre il World Pasta Day e in Puglia sono le orecchiette a fare marketing

Tutto pronto per Orecchiette nelle ‘nchiosce

Dopo il successo con Joe Bastianich grande attesa per il jazzista Cesare Dell’Anna e direttamente da Shark Tank, Stefano Guerrera, l’informatico che fa parlare i quadri

(il 17 e il 18 agosto a Grottaglie – Taranto – vicoli di gusto e isole gourmet)

Cinque piazze, dieci chef emergenti che racchiudono progetti etici e fenomeni mediatici; il più versatile dei jazzisti italiani, Cesare dell’Anna e il suo “Giro di Banda”, sodale – nel suo viaggio attraverso la musica popolare – di Joe Bastianich che, messo per un po’ in dispensa il suo cappello da chef, con il programma “On the road” ha esplorato e raccontato le sonorità inattese di un’Italia di provincia da riscoprire; il punk-dub e la “tradinnovazione” dei Mascarimirì e poi l’estro dissacrante e post-moderno di Stefano Guerrera, che ha fatto parlare i quadri, e che dall’alto del suo milione di follower solo su Facebook, si è aggiudicato il contest televisivo Shark Tank. Sullo sfondo Grottaglie, a una manciata di chilometri da Taranto, una delle capitali italiane della ceramica e della pittura vascolare, con le sue ‘nchiosce, vicoli ciechi del caratteristico centro storico, che per due notti diventeranno scenario di aggregazione sociale con arte, musica, spettacolo, e in testa? In testa l’orecchietta, ambasciatrice della pugliesità nel mondo e icona incontrastata dell’artigianato gastronomico regionale, amata e decantata da pugliesi doc come Lino Banfi e Renzo Arbore. E poi c’è la luce, che scandirà percorsi e performance fino alla via del gusto con il mercatino dei presidi pugliesi Slow Food, partner per la prima volta dell’evento clou dell’estate tarantina. Saranno, infatti, le elaborazioni artistiche luminose della ditta Memmola di Francavilla Fontana a dettare il passo del turista che incontrerà gli artisti sulla grande cassa armonica nella centralissima piazza Regina Margherita che per due notti diventerà il centro artistico del cuore della Puglia.

Tutto pronto, quindi, per la quinta edizione di Orecchiette nelle ‘nchiosce, l’evento pop dell’estate pugliese che nella tradizione spinta dell’orecchietta, simbolo identitario di un’intera regione e di un paese, diventa la regina dell’estate sulle rive dello Jonio.

Unire l’orecchietta alla tradizione artistica, quindi la gastronomia all’arte, diventa così un tutt’uno per una narrazione che il turista ricerca in una Puglia sempre più attrattiva e, come stabilito da un’indagine di SWG, meta ai vertici tra le location più richieste dagli stranieri che scelgono l’Italia per le loro vacanze sia per performance turistiche sia per capacità attrattive, confermando quanto già detto da National Geographic prima e da Lonely Planet poi che, nella top ten delle migliori destinazioni, pone la terra di Domenico Modugno al secondo posto assoluto.

La quinta edizione di Orecchiette nelle ‘nchiosce si presenta in una veste nuova e con un concept rinnovato. Nuovo, prima di tutto, il logo, frutto di una rivisitazione glam di un progetto grafico ideato da uno studente dell’Istituto Statale d’Arte “Vincenzo Calò” di ‪‎Grottaglie e che mette in evidenza i tre temi principali della manifestazione: l’orecchietta, regina dell’evento enogastronomico; Grottaglie, rappresentata dal suo simbolo – il gallo – e dalla forma che ne ricorda le sue ceramiche; e le ‘nchiosce, i caratteristici vicoli del suo centro storico, riassunte dalla labirintica coda del gallo.

«La pasta – spiega Cosimo Sanarica, presidente de Le idee non mancano, l’associazione ideatrice dell’evento – è un elemento portante sia nella promozione del nostro paese nel mondo sia come elemento di sviluppo economico. L’export legato a questo bene primario è in crescita a doppia cifra. Coldiretti, che tra l’altro è partner con Campagna Amica del progetto, ha diffuso dati confortanti. Un +12,7 % già nei primi tre mesi del 2015 con una tendenza a crescere sia nei consumi interni sia nelle esportazioni che per la sola pasta son passati dai 70.756.000 dei primi tre mesi del 2014 ai 79.752.000 dello stesso periodo del 2015». E sarà la pasta la regina dell’Expo 2015. Sarà celebrata infatti all’esposizione universale in corso a Milano la Giornata mondiale della pasta, il World Pasta Day che il 25 ottobre prossimo riunirà in quella che per quest’anno è la capitale dell’alimentazione consapevole, i pastai di tutto il mondo per un summit scientifico che si concluderà con la presentazione dell’Heathy Pasta Meals, un documento che unisce tecniche di produzione ed effetti sulla salute dell’uomo.

Ecco che così Orecchiette nelle ‘nchiosce si inserisce in una programmazione sostenibile che al marketing territoriale e al puro divertentismo, unisce una filosofia etica dell’alimentazione.

 

BIO-CHEF

 

Salvatore Carlucci / La Barca / Pulsano (TA)

Si parte dal mare e si approda a terra. E viceversa. Si naviga e si viaggia senza confini o limiti con la moderna cucina pugliese di Salvatore Carlucci. Prodotti tipici ed esotici, i frutti più freschi del mare e i migliori prodotti della terra sono i tasselli di un personalissimo e intrigante mosaico composto con arte e con pazienza negli anni, passo dopo passo, certezza dopo certezza.

 

Ottavio Surico / Osteria del Borgo Antico / Gioia del Colle

Sorridente e conciliante, la cucina di Ottavio Surico, incentrata e concentrata sulla valorizzazione dei prodotti tipici e stagionali pugliesi, sulla esaltazione di sapori, profumi e colori, sulla selezione e fidelizzazione di fornitori di assoluta qualità. A sostenerla, in bilico tra rispetto e creatività, c’è la voglia dichiarata di guardare alla tradizione sotto altri e sempre nuovi punti di vista.

 

Salvatore Amato / Borgo Valle Rita / Ginosa (TA)

Giovanissimo, Salvatore Amato ha già le idee molto chiare e un grande futuro davanti. Allievo del grande Angelo Sabatelli, ha fatto suoi gli insegnamenti e il rigore professionale del maestro e, aggiungendoci passione, umiltà e una capacità di apprendimento insolita alla sua età, ne sta diffondendo stile e filosofia dando vita a una brillante interpretazione della cucina pugliese lontana da stereotipi e folklore.

 

Stefano Di Gennaro / Quintessenza / Trani

“Tutti per uno, uno per tutti” potrebbe essere il motto dei fratelli De Gennaro, artefici di Quintessenza, la realtà ristorativa più nuova e dinamica di Trani. Se il servizio in sala stupisce per equilibrio e armonia, è Stefano a dirigere l’orchestra con mano sicura. Eleganza, rispetto della materia prima, solida tecnica e umiltà sono gli ingredienti della sua piccola grande cucina in irresistibile ascesa.

Anna Maria Di Gregorio / Falsopepe / Massafra

Gentile, sorridente e valida cuoca, Anna Di Gregorio sa bene come intrattenere i suoi ospiti. La sua cucina si avvale di rarità scovate con cura nelle masserie e dà vita a originali interpretazioni che mischiano con disinvoltura carni, frutta, verdure, vino e addirittura birra. Una cucina, insieme al maestoso albero di falsopepe davanti all’ingresso del suo ristorante, difficile da dimenticare.

 

Giovanni Pellegrino / Pellegrino Bros / Lecce

Tre fratelli salentini doc in giro da anni per il mondo a succhiare il midollo dell’alta cucina internazionale e i suoi segreti: Floriano – il capoclan – Francesco e Giovanni Pellegrino, con coraggio, determinazione e idee molto chiare, stanno viaggiando, studiando e lavorando senza distrazioni per promuovere, arricchire e sprovincializzare l’antica cultura contadina della loro terra.

 

Michele Rotondo / Masseria Petrino / Palagianello(TA)

Guascone e talentuoso, Michele Rotondo sembra uscito da quelle grandi e importanti cucine francesi dove si sa tutto, ma proprio tutto, della tradizione classica ma ci si concede il lusso di stravolgerla, reinterpretandola. Nel suo ristorante nel cuore della Murgia delle Gravine non c’è carne, pesce, verdura o frutta che, passando dalle sue mani, non diventi stupore, magia, puro divertimento.

 

XFOOD / Ex-FAdda / San Vito dei Normanni (BR)

Un progetto coraggioso fatto di tante facce, mani e cuori. In cucina non ci sono chef ma una brigata di bravi e appassionati cuochi che sanno come tirare fuori il meglio dai prodotti dell’orto e da quelle carni, pesci e latticini che sono l’orgoglio, la forza e l’identità del territorio di appartenenza. Primo ristorante sociale di Puglia, XFood restituisce alla cucina popolare regionale il primato e il rispetto che merita.

 

Cosimo Guarino / Four Seasons / San Giorgio Jonico (TA)

Dal suo ristorante, avamposto del buongusto e della ricchezza enogastronomica pugliese, Cosimo Guarino ha fatto della curiosità e dell’amore per la propria terra una filosofia di vita e professionale. Non c’è prodotto – nuovo, antico o ritrovato – sia di terra che di mare, che non abbia voglia di conoscere e uitilizzare al meglio. Per la gioia e lo stupore di chi non crede che ci sia sempre da imparare e crescere.

 

Nicola Russo / Al Primo Piano / Foggia

Lui, la sua cucina, ama raccontarla prima di farla. Perchè è una cucina che arriva da molto lontano, con le radici nell’antica cultura contadina foggiana cui sente di appartenere con orgoglio. Perchè è una cucina a due passi dallo storico Mercato Rosati dove Nicola va ogni mattina a fare la spesa prima di immergersi nel suo ristorante. E perchè, poi, ha sempre in mente e in serbo una piccola sorpresa per fartela amare.

 

Un commento

  1. Nell’edizione 2014 hanno utilizzato orecchiette Divella, speriamo che non si ripeta più una scelta così poco genuina…

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