I Taurasi di Taurasi 2004 con Slow Wine: orizzontale completa


Alessandro Barletta, Slow Food Taurasi (Foto Lello Tornatore)

di Roberta Raia

Nell’ambito della manifestazione “Andar per Taurasi” è stata organizzata un’ orizzontale di vino che ha visto protagonista, ancora una volta, il Taurasi nella sua annata 2004.
Nel 2004 frequentavo la scuola superiore, la vendemmia e la conseguente espressione di una annata nel bicchiere non erano ancora una mia preoccupazione, il mio storico non arriva a questa data e non ho purtroppo un’esperienza diretta, dunque la mia analisi sarà un po’ distaccata. Le mie conoscenze sono il frutto di racconti di operatori del settore, studi sull’andamento climatico e considerazioni di degustazione personali e di terzi.

L’annata 2004, caratterizzata da un’estate calda e asciutta e da un autunno tra i più caldi dell’ultimo decennio, è considerata un’ annata ricca ed elegante ma anche non facile ed austera,
regolare e senza eccessi, anche in riferimento delle due annate precedenti, particolarmente eccessive: la 2002 con le sue abbondanti piogge e la 2003 contraddistinta dall’  eccessiva calura.
Non considerando le singole realtà e valutando il trend produttivo generale, quella del 2004 si caratterizza come un’annata elegante, determinata da carattere e longevità, ritenuta favorevole alla produzione di rossi da invecchiamento.

La degustazione (Foto Lello Tornatore)

Questa annata risulta essere, se analizzata a fondo, particolare e complessa,
e in essa la variabile “uomo” ha rappresentato un ruolo fondamentale. Acquistano sostanziale  importanza la gestione della vigna, delle “emergenze” legate all’andamento climatico e dell’ epoca di raccolta, elementi che se giocati bene in un’annata così favorevole, ma anche delicata, accrediterebbero la risoluzione di punte d’eccellenza.

 

L’andamento climatico

La vendemmia 2004 è stata una delle più tardive degli ultimi tempi, caratterizzata da consistenti sbalzi climatici.
L’inverno è stato freddo e piovoso, fattore che ha contribuito ad accumulare riserve idriche consistenti, determinando però nel contempo un ritardo nella ripresa vegetativa.
La primavera è stata contraddistinta da un aprile mite e da una presenza, nei mesi di maggio e giugno, di giornate decisamente più fredde, abbondanti  le precipitazioni, ciò ha apportato durante la fioritura un sensibile incremento della produzione favorendo nel contempo l’insorgere della peronospora (primo momento critico dell’annata).
L’estate  è stata calda ma senza eccessi, con precipitazioni scarse e significative escursioni termiche intensificatesi nei mesi di settembre e ottobre.
L’autunno è stato nel complesso molto caldo e piovoso, nella prima decade di ottobre  precipitazioni durate circa una settimana hanno destato preoccupazione e un nuovo ritardo di maturazione (secondo momento critico).
La seconda metà di ottobre ha beneficiato di un clima quasi ideale, caratterizzato da giorni caldi, ventilati e da forti escursioni termiche.
La vendemmia si è protratta dalla metà di ottobre fino alla prima metà di novembre, a seconda dei casi specifici e delle scelte aziendali.

E’ stata un’annata particolare, che ha prodotto espressioni diverse a seconda della zona e dei casi specifici, nella quale è risultato determinante l’intervento dell’uomo, specialmente nei momenti  critici evidenziati, nei quali bisognava farsi trovare pronti. Un dato sempre importante, ma che acquista particolare valore in questo caso, è la sanità delle uve vinificate e l’epoca di vendemmia.
Snodo fondamentale: l’eventuale disagio provocato delle piogge autunnali.

I Taurasi di Taurasi (Foto Lello Tornatore)

 

La degustazione
 Guastaferro- Taurasi 2004

Il campione ha subito sfoggiato una vivace freschezza, risultato poco pronto nonostante i tannini fossero equilibrati e non eccessivamente duri.
Legno prevalente ma non invasivo.


Mier vini- Taurasi 2004
Il trend aziendale non si smentisce ancora una volta, vino classico, di vecchio stampo. Tannini rustici e note aromatiche peculiari.

Retrogusto leggermente amarognolo.

 

Russo- Taurasi 2004
In questo caso è possibile notare uno stile più moderno.
Al naso è contraddistinto da note di tostatura.
In bocca è armonico, acidità non particolarmente elevata, Tannini ancora giovani.

 

Cantine Lonardo- Taurasi 2004
Un vino piacevole, dotato di acidità esuberante e tannini eleganti.

Poco in linea con gli standard aziendali, mostratisi in genere decisamente più estremi.
Nel complesso armonico ma con poca personalità.


Villa Vignae- Taurasi 2004
Si è distinto dagli altri per il profilo olfattivo: particolarmente intenso il profumo di frutti rossi e la speziatura.

In bocca risulta dotato di una vivace freschezza, tannini sottili ed evoluti.
Poco strutturato ma nel complesso molto piacevole alla beva.

 

Antico Borgo.-Taurasi 2004
Contraddistinto da particolari sensazioni olfattive che spaziano dalla terra bagnata all’eucalipto.

I n bocca è austero dotato di buona freschezza e di tannini taglienti.
Lettura non immediata.

 

Caspariello- Taurasi 2004

Un vino di medio corpo, i tannini sono sottili ed evoluti.
Contraddistinto al naso e al palato da note fresche e balsamiche.
Pronto da bere.

 


Taurasi di Taurasi (Foto Lello Tornatore)

I vini in degustazione, in generale, sono parsi dinamici con giuste dosi di asperità e accomunati, nella maggior parte dei casi, da particolare freschezza.

Protagonista una componente acida e minerale congiunta a tannini ancora abbastanza “ispidi”.
Un’altra caratteristica comune riscontrata è stata la complessità olfattiva dei singoli campioni ed un ventaglio variegato di profumi che li ha diversificati l’un l’altro. La “consueta” esplosione di frutta ha lasciato spazio a note tendenzialmente più vegetali e balsamiche.
Di sicuro i campioni in degustazione non sono stati immediati e di facile approccio ma tutti dotati di voce propria.

E’ interessante notare come una stessa annata possa dar luogo a diverse espressioni, con differenze scaturite da una quantità notevole di variabili.
La degustazione, come rito, con queste premesse acquista un valore aggiunto: la vigna, il territorio, le scelte dei singoli produttori, i momenti critici insiti di un’annata, l’ansia degli interventi tempestivi…tutto questo in un sorso di vino!

 

9 Commenti

  1. Brava Roberta. Non ho potuto essere con te a confrontarci perchè ero con le mie bimbe, ma li ho degustati tutti dietro le quinte e ho sbirciato nei tuoi appunti. Mi trovi concorde con il tuo giudizio.

  2. come sempre: vivace ed accattivante, anche per chi di vino poco se ne intende. roberta, ci piaci!

  3. Rendi tutto molto semplice e facile da capire anche per chi non ha la tua conoscenza in materia..ora mi toccherà assaggiare ognuno di questi vini per capirti più a fondo :) brava Roby

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