I vini per gli Spaghetti alla Nerano


di Antonella Amodio

Tempo di zucchine, e noi iniziamo a preparare la forchetta per affondarla nel piatto icona (di recente tradizione) della Costiera Amalfitana: gli Spaghetti alla Nerano.

Il piatto è stato creato nel 1952 dal ristorante “Mariagrazia”, nel piccolo borgo di Nerano, a Marina del Cantone, e si è diffuso a macchia d’olio in tutta la Campania, per la sua bontà e bellezza, diventando ben presto un piatto “ cult” regionale.

Pochi e semplici ingredienti: pasta, zucchine e provolone del Monaco (formaggio semiduro a pasta filata) stagionato, prodotto sui Monti Lattari solo con latte crudo, vero tocco segreto per la riuscita del piatto, poiché si scioglie durante la mantecatura finale, conferendogli cremosità ed un incredibile sapore leggermente piccante.

In giro si trovano moltissime varianti di questa ricetta, ognuna con il proprio tocco segreto, ma con un unico comune denominatore: la magia che solo il connubio ben armonizzato di ingredienti di qualità riesce a dare.

Noi vi abbiamo abbinato vini che sposano perfettamente il piatto e che hanno la capacità di non coprire nessuna sua sfumatura di sapore, creando anzi un equilibrio che ne esalta il sapore.

Ginestra, pepella, ripolo, fenile, biancazita, falanghina, forastera e biancolella sono i vini della costa e delle isole che generano lo sposalizio lussurioso, il matrimonio perfetto, con quella tipica impronta mediterranea.

I vini per gli Spaghetti alla Nerano

I vini per gli Spaghetti alla Nerano

Fiorduva Furore Bianco Costa D’Amalfi Marisa Cuomo

Un grande classico da bere quando si ha nostalgia della Costiera Amalfitana. Profumi di cedro, ginestre ed erbe aromatiche si alternano alla traccia iodata, mentre al gusto ha freschezza e verticalità, chiudendo poi con una persistente nuance salmastra.

 

Per Eva Costa D’Amalfi Bianco Tenuta San Francesco

Sin dalla prima annata, Per Eva, prodotto con falanghina, ginestra, pepella, ci ha conquistato per l’olfatto ampio di fiori e frutta bianca che trovano corrispondenza al gusto, dove la traccia marina è particolarmente evidente.

 

Aliseo Tramonti Costa D’Amalfi Azienda Agricola Reale

Chi ama la verticalità e la freschezza nel vino, non può fare a meno di Aliseo, ottenuto con uve biancazita e biancolella. Olfatto di menta, albicocche e foglia di pomodoro, mentre all’assaggio rimane snello e nel contempo complesso, regalando una lunga chiusura su nuance di erbe di campo.

 

Dall’ Isola Joaquin

Un vino non disponibile in tutte le annate, prodotto con uve che arrivano dall’isola di Capri e che ricorda nel timbro olfattivo la ginestra, la camomilla e il frutto della passione. Blend di falanghina, greco e biancolella al gusto è evidente la nota di mandorla e la sapidità che solca  il sorso.

 

Kalimera Ischia Biancolella Cenatiempo

Il biancolella in purezza proveniente dall’isola di Ischia a 450 metri sul livello del mare, mostra complessità nei profumi di cedro, pesca bianca, albicocca e macchia mediterranea. Il sorso è salmastro, fresco e verticale. Chiude con persistenza.

 

Il Colle Tramonti Bianco Costa D’Amalfi Ida Giordano

Ottenuto da uve fiano, falanghina e biancolella al naso palesa profumi di fiori di arancio e di foglia di limone. Poi macchia mediterranea e iodio. All’assaggio è fresco, snello e di notevole persistenza.

 

Ibis Ischia Biancolella Tenuta Montecorvo

Il biancolella di questa giovane cantina arriva dai vigneti impiantati sui terreni vulcanici di Ischia. Un vino dove si riconoscono i profumi di pompelmo, biancospino e aghi di pino, mentre al gusto lascia la traccia di sapidità e di freschezza.